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Dic
Oggi su Nova c’e’ un articolo del buon Arturo di Corinto sulle ipotesi di modifica alla legge sul diritto d’autore che si stanno discutendo all’interno delle “due commissioni speciali all’interno del Comitato Consultivo permanente sul diritto d’autore”. Di Corinto individua il punto fondamentale della questione (un punto noto ahime a tutti da molti anni) : la necessaria forte riduzione del periodo di copertura temporanea delle opere che la rivoluzione digitale richiede. Ecco io, con tutta la buona volonta’ possibile non ci credo. Non credo che questo paese, esposto come pochi altri al potere di lobby e lobbette, possa fare nulla al riguardo di un problema serio come quello del diritto d’autore e della sua necessaria temporaneita’: nulla che vada oltre l’istituire i soliti comitati e le solite commissioni. Troppo alta la posta in gioco e troppo modesto lo scenario che i nostri politici hanno davanti agli occhi, tanto piu’ in questioni che li toccano marginalmente come questa e che quindi possono essere placidamente abbandonato al cannibalismo dei gruppi di potere seduti in cortile. Decidera’ l’industra, come sempre. L’unica speranza e’ che l’Italia vada al traino, domani, di una riforma del diritto decisa in paesi meno codardi del nostro. Il che non e’ per nulla pacifico che accada data l’aria che tira.
Dicembre 6th, 2007 at 04:37
ha fatto specie anche a me leggere una proposta del genere. nulla di nuovo sotto il sole. ma su nova non si doveva parlare di innovazione? commento sarcastico a parte, solo se si facessero avanti veri intellettuali o almeno quelli più esposti forse si riuscirebbe a smuovere qualcosa. o per lo meno riuscire a destare il grande pubblico, verso una massa critica.