21
Ott
Contrappunti, su Punto Informatico di domani.
Io ormai non mi meraviglio più di niente. Se mi chiedete se sia possibile che una commissione parlamentare spenda tempo, culture, inchiostro e consulenze per partorire decreti legge senza senso, vi risponderò che sì, questo è possibile, che non è la prima volta che accade e non sarà nemmeno l’ultima. Mi riferisco ovviamente al progetto di legge di cui Punto Informatico ha dato notizia venerdì scorso presentato dal sottosegretario Ricardo Franco Levi sulla iscrizione al ROC dei siti web con finalità editoriale. Volendola dire tutta fin da subito è il processo legislativo stesso che in questo paese è ormai corrotto fin dalla radice e tutto ciò non riguarda ovviamente solo le cose della rete. Il DDL in questione serve solo a dimostrarlo, se ce ne fosse bisogno, per l’ennesima volta. Perchè è indubbio che in Italia si legiferi troppo spesso per sostenere interessi particolari (quasi sempre i medesimi tra l’altro) ed è proprio questo che rende intrinsecamente fragile e talvolta francamente vessatori molti dei provvedimenti emessi. (continua)
Tags:
Ottobre 21st, 2007 at 06:38
ciao, sto organizzando una raccolta firme contro il DDL.
Il link è questo: http://www.firmiamo.it/nointernettax
Se ti va di firmare o di dare una mano a far girare la voce…
Grazie
Sara
Ottobre 21st, 2007 at 08:34
Scusate, qualcuno potrebbe dirmi se i quotidiani online pagano già qualcosa? Perchè se così non fosse, a loro farei pagare una tassa, almeno a quelli che chiedono l'abbonamento per poter leggere gli articoli. Grazie.
Ottobre 21st, 2007 at 09:19
ma con la nuova legge sull'editoria i contributi ai giornali denunciati da report l'anno scorso, come cambiano?