Da molto tempo a questa parte faccio una discreta pubblicita’ a Twitter fra i “non credenti” (che sono molti). Scuoto la testa quando sento dire (lo dicono tutti in effetti quindi avranno certamente ragione loro) che si tratti di un sistema di microblogging. Personalmente non ho mai creduto sia cosi’ ma fa niente. Quello che mi pareva di questo strumento l’ho scritto ormai molti mesi fa su PI e non ho cambiato troppo idea da allora. Non posso non notare pero’ che quasi tutti i miei contatti lo utilizzano in maniera differente dalla mia. Mentre io seguo solo una trentina di “friends” (beccandomi i frequenti e giusti rimbrotti di quanti si sentono da me tagliati fuori) quasi tutti ne hanno parecchi di piu’. Alcuni anche diverse centinaia. Io invece, se qualcuno mi spara 20 twitt al giorno ho immediatamente l’impulso di cancellarlo dalla mia lista anche se e’ un amico fraterno. Cosi’ mentre io cerco di seguire le comunicazioni irrilevanti (anche se spesso non sono tali) di poche persone che conosco bene e delle quali mi interessa tutto o quasi (anche paradossalmente a che ora si sono svegliati la mattina) perche’ trovo che simili informazioni aggiungano “sapore” alla mia giornata, non sono ancora sufficientemente rincoglionito per non accorgermi che spesso, dentro i twitt, viaggiano link ed informazioni nuove e preziose. In questa ottica una lista breve di utenti diventa chiaramente un limite. Pure la scelta opposta, quella di essere diluviati da una marea di messaggi brevi uno in fila all’altro, mi pare abbastanza deleteria perche’ tanto non avrei tempo e voglia di ripercorrere a ritroso centinaia di messaggi ogni giorno. La soluzione per ora e’ che mi tengo questa specie di Twitter monco, che mi racconta umori e meteo direttamente dalla voce degli amici e mi informa poco o nulla su cose meravigliose che stanno accadendo proprio ora da qualche parte. E grazieadio che da qualche tempo a questa parte c’e’ la sezione “replies” nella quale almeno posso leggere cosa dicono i followers che si rivolgono a me. Meglio di nulla, anche se magari vedo i loro messaggi qualche ora o qualche giorno dopo. Voi che ne pensate?

Tags:

12 commenti a “FENOMENOLOGIA DEL CINGUETTIO”

  1. .mau. dice:

    che ho un twitter ma mi dimentico sempre di aggiornarlo, che forse ho dei followers (i messaggi di twitter vanno automaticamente nello spam :-) ), che c'è persino qualcuno che seguirei, ma non aprendo mai la pagina relativa non mi accorgo di quello che sta succedendo.

  2. Fabrizio dice:

    Finora mi sono imposto di non usarlo per due motivi:

    – voglio veramente far sapere a tutti quello che sto facendo (e se lo legge il mio capo??) ?

    – ho tempo per seguire centinaia di cinguetii (dato che già  si fa fatica a leggere i feed)?

    Sono sempre tentato comunque di provarlo.

  3. Carlo dice:

    Mah. Alla fine mi hanno talmente rotto gli zebedei che ho aperto un account su twitter per provarlo, però continua a sembrarmi una terribile stronzata. Attendo di essere smentito.

    Aggiungo tre cose:

    1) sono già  talmente alluvionato di email e sms che ogni volta che il telefono emette un suono alzo gli occhi al cielo e bestemmio mentalmente, ma questo può essere un problema solo mio (sogno che i cellulari e la posta elettronica un giorno smettano di funzionare, per sempre);

    2) non esiste persona, per quanto possa essere amico fraterno o amore eterno, di cui mi interessi sapere tutto ma proprio tutto ma proprio tutto ma proprio qualsiasi cazzata che gli passa per la testa;

    3) la quantità  di tempo per stare appresso a tutte queste cose è finita, nel senso che le giornate restano sempre di 24 ore.

    Come dicevo, attendo di essere smentito e scoprire che twitter è una ficata.

  4. hronir dice:

    Mi sento molto vicino a Carlo: faccio fatica a star dietro a feed…

  5. manfrys dice:

    Ognuno usa a suo modo twitter, come del resto quasi tutte le applicazioni ;-) Io ho commentato a modo mio le dieci regole di twitter qui: http://www.manfrys.it/wordpress/?p=206

    Ciao.

  6. Annarella dice:

    Lo trovo divertente e, spesso, anche utile per alcuni servizi, vedi feed di delicious o techmeme.

    Come gia detto da Manfrys credo che ognuno lo usi un po' come vuole :) secondo l'umore, la disponibilita' o il tempo.

    Personalmente non vedo obbligo di star dietro a tutto o meno. Se ho voglia lo faccio altrimenti non lo apro per giorni o do una scorsa veloce ai feed.

  7. Lunar dice:

    senza commento: :)

    http://www.youtube.com/watch?v=Dv5QxRVizG0

  8. Bricke dice:

    Condivido il commento di Carlo.

  9. Joe Tempesta dice:

    Ma fatemi capire, ché Twitter non l'ho provato ma tutti i Vib ne parlano e lo usano come fosse una rivoluzione: non è che stare su un canale IRC 24 ore su 24 è un po' la stessa cosa?

  10. Folletto Malefico dice:

    Personalmente seguo il tuo stesso principio: poche persone, selezionate, e ho eliminato – a volte a malincuore – chiunque faccia un numero eccessivo di post consecutivi o al giorno.

    Al momento ho persone che twitterano poco ma quei pochi esistenti mi danno un migliore contatto. Come dici tu: danno un sapore aggiuntivo e mi fanno sentire molto più vicini amici lontani.

    Odio l'uso a chat di Twitter (per quello c'è appunto la chat).

    E fino a questo momento non sapevo neppure della funzione Replies, tanto per dire. :P

  11. Zeno dice:

    Concordo. L'ho riscoperto dopo mesi di assoluto distacco . Pochi contatti ma buoni. Ne parlavo l'altro giorno con dei ragazzi cui ho fatto un seminario. Può essere utile per le microcomunità , i gruppi di amici o gli studenti di un master.

    La sua semplicità  e usabilità , l'integraizone con altri media, inoltre, lo rendono uno strumento ideale per mantenere i contatti.

    Che twitter – cm tutte le cose di inetrnet – sia prodromo alla socialità  vis-à -vis!

    ciao

    z

  12. Ed dice:

    Però se leggi di un dato amico che si è svegliato alla data ora in un dato giorno che non è più quello non ti si confondono le idee?

    Scherzo.