Ora, quando diciamo che la blogosfera è autoreferenziale e poco inclusiva, in realtà la stiamo guardando troppo da vicino, dall’interno di un cluster. E soprattutto stiamo ignorando la potenzialità dei legami deboli, concentrandoci su quelli forti, che fanno gruppo.
15
Set
Gran bel post di Federico Fasce sulla annosa e ciclica questione della blogosfera come casta introdotta oggi, come molte altre volte in passato, da questo intervento di Gigi Cogo.
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Settembre 15th, 2007 at 11:40
Cito Mammifero bipede:
"Suvvia, non ci sono solo i "blogghers" al mondo, è pieno di tante cose!
Come direbbe Troisi: "…scappa, tocca 'e femmene, va a rubbà !"
;-)
Ciao, Fabio.
Settembre 15th, 2007 at 11:57
Be', non so chi sia Gigi Cogo ma i suoi discorsi sono in gran parte condivisibili. Oltre che divertenti… quando parla di pisciatine di cani, leccatine alle blogstar, teste di legno ai Barcamp… Certo che potrebbe anche fare qualche nome. E aspetto la puntata sul "formidabile" Twitter.
;-)
Soprattutto, Cogo ha ragione quando sottolinea che il tutto non raggiunge manco lo 0,5% della popolazione italiana, che non e' un caso che l'Italia in Rete sia uno dei Paesi piu' arretrati (il meno interessante culturalmente, direi io) e che, ancora soprattutto, e' il meccanismo dei blogh che non funziona.
Come dico da sempre, tutte queste strampalate teorie sui link che fanno reputazione, sui legami deboli tra i cluster, ecc. sono tutte palle.
Il sistema blogh non funziona, le pochezze e la nullita' che ha prodotto in questi anni in Italia le abbiamo viste tutti, e persino Granieri non crede piu' in queste sue vecchie fantasie e adesso si e' messo a studiare Second Life.
Ciao, Fabio.
Settembre 15th, 2007 at 16:03
Il fatto stesso che Federico, in relativamente poco tempo, sia diventato una delle voci più ascoltate della "blogosfera", è la prima dimostrazione che essa non è una casta.
Settembre 15th, 2007 at 18:02
Fasce? Ascoltato da chi? Da me no di certo, se non nelle rare volte in cui ha parlato di me (e senza ritorno, perche' io link da dare non ne ho, e infatti lui non mi cita molto spesso).
;-)
Anyway, mi faccia il piacere, Eio, Fasce e' noto perche' collaboratore fisso e con rubrica di Apogeonline, non e' certo che e' spuntato dal nulla su un blog.
Comunque, anche come bloggher, e' proprio uno "del giro", gradito e citato da Mantellini, inserito nella categoria "gran bel post", forse anche in quella "formidabile", e potrebbe addirittura entrare nella "con una marcia in piu'", il che e' notoriamente difficilissimo.
Per cui… Quod demonstrandum erat.
E miiiiiiii… ma come siete ideologici. Negate anche le cose piu' evidenti e banali, pur di dimostrare una realta' che esiste solo nella vostra testa.
Anche Mante e' chiaro che ha citato Cogo solo per dovere, per sembrare democratico e perche' certe idee critiche iniziano a essere pericolosamente diffuse (come si evince anche leggendo i non pochi commenti al post di Cogo stesso), e sia mai che un domani ai bloggher nessuno dia piu' i Tramezzini, per cui dette critiche non possono essere sistematicamente ignorate, come si e' sempre fatto, ma ogni tanto occorre far finta di rispondere.
Pero', precisa bene Mante, il post veramente giusto, segnalato come da leggere, quello che ristabilisce la Sacra' Verita' contro gli infedeli, e' quello di Fasce. E non azzardatevi a leggere quello sbagliato, eh…
Post che ho letto, tra l'altro, quello di Fasce, e che in verita' mi sembra a dir poco banale e noioso. Almeno Cogo scrive qualcosa di diverso dal solito, e di divertente. Torno a dire, pero', che potrebbe anche fare qualche nome, tanto non lo mangia mica nessuno. Ai bloggher bastano i Tramezzini; loro in fondo non sono cosi' cattivi.
Ciao, Fabio.
Settembre 15th, 2007 at 18:03
Mah, se devo dire non è molto interessante la discussione sull'autoreferenzialità di questa (a quanto pare così minuscola) frazione della blogosfera (i soliti primi della classifica). E' una casta? Esageruma nen. Il circolo della parrocchietta un po' livoroso? A leggere Macchianera verrebbe da pensarlo. L'alternativa all'informazione tradizionale? Qualche volta Mantellini lo è, Andrea Beggi ci dice cose che altrove non leggeremmo mai, De Biase è un ottimo cronista e assai poco autosbrodolante, il tronista Sofri è a volte stimolante, ma in casa sua non fa entrare nessuno, da vero snob della rete.
Con tutto ciò il dopolavoro della hit di BlogBabel è una cosuccia. Una galassietta nell'enormità della blogosfera reale. Avete mai dato un'occhiata al blog di Linus (il dj)? Una messe di adoranti messaggi, una profluvio d'incensamenti, un plotone di donne in ginocchio. Leggete l'ultimo post intitolato "Il blog", è una sciocchezza? Niente affatto e sono sicuro che Angela, Sabrina o Ariella (firme a caso di commenti) non sanno nulla della casta circoletto, eppure…
Avete mai osservato Placida Signora? Che esercito di brave signore genovesi e di madamin raccoglie? Tutte mamme (e sospetto nonne o aspiranti mariti) in ansia quando per tre giorni non scrive. Lei da sola fa una galassia, lontana milioni di chilometri da questa e da altre.
E' così la blogosfera, la Casta pecca quando crede di essere rappresentativa di una nuova frontiera della comunicazione. Per ora (è una una modestissima opinione personale) non lo è. O almeno lo è nella misura in cui lo sono tutte le altre galassie del sistema. Compresi Linus, Placida Signora e almeno altri mille.
I numeri. Quelli sono sono come il terzo segreto di Fatima. Sarebbero invece assai utili per valutare quanto i membri delle galassiete portano a casa. Possiamo sapere quanto spettatori ha Tele Vipiteno Uno, ma mai nella blogosfera una cifra definitiva. Grafici, statistiche, link, backlink, feedburner, classifiche più o meno aggregate, ma i numeri (visitatori unici al giorno, all'ora, al minuto) dove sono?
Settembre 15th, 2007 at 18:14
Kit, di nuovo, come per Grillo: Linus avrebbe stuoli di ammiratrici anche se invece dei blog scrivesse su pezzetti di carta igienica che poi lancia fuori dalla finestra.
E i bloggher hanno una grande differenza, rispetto a tutti gli altri: sono quelli che da anni "si teorizzano", come avrebbe detto Gaber.
Gli altri, i blog li usano e basta, ciascuno come riesce e come gli pare, senza parlare di rivoluzione e senza vendersi come esperti di comunicazione solo perche' raccontano di avere 1.000 lettori (che neppure un giornale parrocchiale….). E sono quelli che fanno gruppo e muro contro chiunque non la pensa come loro, fino, negli ultimi tempi, a rasentare il ridicolo.
Tutta qui la differenza.
Ciao, Fabio.
Settembre 16th, 2007 at 02:01
Fabio: Federico lo era già ben prima di cominciare a collaborare con Apogeo, ed è proprio a causa del blog che scrive su Apogeonline e non viceversa.
Settembre 16th, 2007 at 02:55
Difatti i primi 100 di Blogbale siete qui o da Mantellini a farvi sponda uno con l'altro. Gli altri danno ragione a Gigi.
E poi dite di non essere una casta.
Eio lascio perdere, perchè non pubblichi su Blogbabel questa discussione visto che sei il padrone di Blogbadel.
Settembre 16th, 2007 at 03:17
Che idiozia. Io non sono il padrone di Blogbabel, son solo uno che ogni tanto dà una mano. Le discussioni, poi, sono automatizzate, dipende dal numero di blog partecipanti.
Se debbo dire la mia, poi, io penso sia un errore da parte di Mantellini e di Federico dare spazio a un post che utilizza la polemica come pretesto per pubblicizzare le iniziative dell'estensore. Poi voi siete liberi di pensarla come volete.
Settembre 16th, 2007 at 04:42
Ciao Massimo, ho letto il tuo commento al mio articolo e quindi faccio visita per leggere anche qui che si dice.
Polemica.
Parola grossa di alcuni commentatori. Io penso che il dibattito aiuti. SEMPRE. Se poi chi non vuol dibattere si arrocca dietro alla parola POLEMICA, nessun problema, è un suo diritto.
C'è, a mio modesto parere, un altro modo per dissentire:.ignorare il dibattito.
Inclusione.
Molti hanno letto il post senza soffermarsi a guardare, e capire, di cosa si occupa il mio blog. Io ho aperto un blog per provare a fare quattro chiacchere in croce sulla "conoscenza". Materia di cui mi occupo da molto tempo come estensione del concetto di formazione/apprendimento/trasferimento, ecc. ecc. Non sto qui a farla lunga. Quindi l'articolo voleva dire proprio questo. La Blogosfera fa troppo poco per la conoscenza e la cultura digitale se è presa dal narcisismo delle classifiche che nessuno (fuori dalla blogosfera stessa) comprende.
Nomi.
Non ho nomi da fare. In assoluto. Ho un sacco di amici anche fra i primi 100 di BB (come diceva un commentatore) e li giudico persone in gamba, per quello che leggo.
Deserto culturale.
Su questo (sempre collegato alla mission del mio blog) non posso non osservare che, anche fra quelli della classifica ci sono molti blog ai "vertici" che hanno sfruttato solo il gioco dei link e di altri cazzabubboli, ma poi (sempre per la mia mission…….quindi la considerazione che faccio va contestualizzata a quello in cui io credo come concetto di "inclusione"…….) non danno nessun valore al resto della rete. Non aiutano ad estendere il concetto di "cultura digitale".
Resto dell'idea che, forse, sarebbe meglio concentrarsi sui contenuti piuttosto che sulle classifiche. I lettori sanno giudicare e lo faranno con tutti, me compreso ovviamente.
Se dirò cazzate o cose incomprensibili ai più me lo diranno.
p.s. per Eio. mi dispiace proprio ma non sono nella posizione di dovermi avvantaggiare in "visibilità " con questa che tu chiami "polemica". Per mia fortuna ho un lavoro che mi piace e diverse reti sociali dove discuto senza problemi di classifiche. Qui hai preso un granchio grosso. Spero di conoscerti di persona perchè il "mezzo digitale" è mediato e non consente alle persone di confrontarsi adeguatamente ma solo per supposizioni.
Buona giornata a tutti
Gigi
Settembre 16th, 2007 at 10:23
OK, Eio, allora mi sono sbagliato, Fasce non e' un giornlaista, ma fa parte della Cricca del Tramezzino, i tanti che grazie ai loro blog sono riusciti a vendersi a qualche testata non professionale come "esperti" di qualcosa. In effetti, Fasce non lo conosco quasi.
Ciao, Fabio.
Settembre 16th, 2007 at 11:43
Fabio Metitieri scrive di Federico Fasce : "fa parte della Cricca del Tramezzino, i tanti che grazie ai loro blog sono riusciti a vendersi a qualche testata non professionale come "esperti" di qualcosa".
Sinceramente mi pare una frase poco felice, che per certi versi denota anche un pò di invidia.
Adesso ci manca solo un pò di polemica sulla cricca di chi usa Twitter e abbiamo fatto il pieno di sciocchezze.
Settembre 16th, 2007 at 12:29
Conti, ripeto, Fasce so a stento chi sia e di certo non l'invidio, perche' su Apogeonline ho scritto in passato e adesso non mi interessa collaborare con loro, nonche' non me ne fregherebbe proprio nulla di essere un bloggher "influente".
Premesso questo, e' innegabile che ci sia stato e ci sia il fenomeno di un sistematico arrembaggio delle testate informatiche, come dire, meno specializzate e piu' arrendevoli, da parte dei bloggher.
Seguo il settore dagli anni '80 e ci lavoro dal '94. La mia non e' affatto una frase infelice, ma solo una descrizione della realta'.
D'altra parte, quella che io scherzosamente chiamo Sindrome del Tramezzino e' una filosofia che e' stata addirittura teorizzata pubblicamente dai bloggher stessi, piu' volte e e senza la minima ombra di vergogna.
E adesso vorreste negare l'esistente? Devo fare l'elenco dei nomi dei bloggher e delle testate? Questo si', forse sarebbe un po' infelice… d'altra parte, i giornali sono a disposizione di tutti e li leggete anche voi, no?
;-)
Anche il gioco dei link e il fare gruppo e' chiarissimo… Solo negli ultimi giorni: Sofi che definisce il post di Mante su Grillo come un'ottima sintesi, ingnorando le critiche nei commenti, Fasce che interviene per controbattere le tesi eretiche di Cogo l'infedele, Mante che spiega al popolo che quello di Fasce e' un gran bel post. Per chiudere, tu (vedo che sei un bloggher, un twitterista e un barcamper) entri in difesa di Fasce. Ottimo palleggio.
E ti diro', non contesto affatto questi giochetit per motivi personali, ma perche' secondo me, al contrario di quanto i bloggher predicano, tutot cio' negli ultimi anni ha contribuito (poco, ma un po' si') a uno scadimento della qualita' dell'informazione in Italia in questo campo.
Nonche', ha avuto un'influenza non lieve nel determinare lo scarso livello di interesse culturale della comunita' on line italiana (intesa nel senso piu' ampio del termine).
Non so, potrei definirlo: l'Appiattimento sul Tramezzino.
Ciao, Fabio.
Settembre 16th, 2007 at 12:36
Ah, e sulla Cricca di Twitter io ho poco da dire. Lo conosco molto poco, Twitter. Aspetto che ne parli Cogo, come ho gia' detto, visto che l'ha promesso.
Ciao, Fabio.
Settembre 16th, 2007 at 13:12
GigiCogo: ti incontrerò volentieri ma mi scuserai se le mie aspettative non saranno eccessivamente alte, visto che sei l'UNICA persona che io abbia mai rimosso da twitter per l'atteggiamento tra il piazzista e il venditore di cocco fresco.
Mi dispiace.
Settembre 16th, 2007 at 13:40
kit, ma tu credi che sia possibile avere degli "accessi unici" sul web? Non ci credo nemmeno per Rep.it o il Corsera.
I miei dati di feedburner ogni tanto li dico, se qualcuno vuole saperli basta chiedere, tanto sono numeri risibili :-)
Settembre 16th, 2007 at 14:24
Per la verità .mau. anch'io ci credo poco, d'altra parte sappiamo quanto l'Auditel per la tv sia drogata. E persino i dati di vendita (e di diffusione) dei giornali sono spesso manipolati. Ma è per avere un punto di riferimento. Quanto fa un blogger della Casta? Mille, duemila, tremila al giorno? Se è così ha ragione Metitieri. Il giornaletto del mio quartiere (quasi 150 mila abitanti) ha in confronto una diffusione paragonabile solo a quella del New York Times. Io non sono d'accordo con chi dice che i numeri non contano, anche qui nella blogosfera hanno un valore. Se le cifre di lettori della Casta sono alte, beh chapeau. Vuol dire che sbagliano quelli che ne contestano il diritto di proporsi come i padri, i figli e i maestri della blogosfera. E se sono basse?
Settembre 16th, 2007 at 15:30
kit, avessi messo un indirizzo email valido (anche se usa-e-getta) ti avrei mandato il link ai miei accessi così avresti potuto farti un'idea :-)
Settembre 16th, 2007 at 15:49
Detto onestamente esiste una casta? echissenefrega. Il problema si porrebbe se m'interessasse farne parte altrimenti direi che non sposta di un mm il fatto che legga alcuni blog. L'elite impedisce la diffusione della conoscenza? Mi pare un falso problema perche', se sono realmente interessata ad informarmi su qualcosa, cerchero' anche al di fuori .
Twitter nn ho capito cosa c'entri perche' non vedo speciali elites, vedo gente che comunica o gioca.
Cosa mi sfugge e' dove sia la novita': da sempre sono esistite le elites in rete si trattasse di mailing list, newsgroup o forum e, ad essere onesta, il tema mi ricorda molto gli scazzi sul lavoro quando qualcuno pensa che essere invitati ad una riunione sia simbolo di status. L'unica differenza e' che per lavorare mi pagano :) e, da quel che mi risulta, il mio macellaio non accetta ancora pagamenti sulla base del numero di accessi.
Settembre 16th, 2007 at 15:59
Le cifre dell'audience sono basse, Kit, sono certamente molto basse, malgrado tutta la pubblicita' che i bloggher si sono fatti in questi anni invadendo alcune testate qua e la', e tutti i barcamp e i convegni possibili
(E non dite che sono invidioso, perche' come tutti sanno io ai convegni, quando mi invitano come relatore spesato e Tramezzinato, comunque non vado, perche' non mi interessa).
Mante sostiene di avere 2.000 lettori fissi (cosi' disse l'ultima volta che dichiaro' qualcosa in merito).
Io a naso non ci credo, sia guardando il numero di commenti sia quanti "abbonati" ha su Bloglines, e il tutto rispetto ad altri blog che seguo. O anche valutando quanti accessi ho sulle mie pagine personali dopo un commento qui o una mail altrove.
Io direi che Mante ha 500 affezionati, 1.000 al massimo, se proprio vogliamo esagerare.
Pero' non concordo con te. Secondo me i numeri non sono cosi' importanti. Dove c'e' buona informazione, dove c'e' intelligenza competenza e dibattito, chissenefrega se si e' in pochi, secondo me.
In Italia, a discutere di Internet, on line o a convegni, prima del 1994 eravamo veramente pochissimi, e guardati come dei pazzi o degli imbecilli. Si e' fatto comunque un buon lavoro, credo, per quelli che sono arrivati dopo, e che fossimo pochi non era cosi' importante.
Il guaio peggiore di questa blogosfera e' proprio la mancanza di qualita', di competenze, di conversazione, di tutto.
Insisto: e' l'Appiattimento sul Tramezzino.
Ciao, Fabio.
Settembre 16th, 2007 at 16:02
Annarella, va bene, a te della qualita' dell'informazione e della diffusione della conoscenza non te frega una cippa, tanto tu le cose che vuoi le trovi. Pero', se permetti, sono questioni molto importanti.
Ciao, Fabio.
Settembre 16th, 2007 at 16:18
@Fabio: ho espresso esattamente il contrario darling. Se voglio un'informazione standard, allora m'accontento di cosa mi passano i nomi che vengono ritenuti piu' famosi. Siano essi la versione web del giornale cartaceo o i blogger piu' nominati. Se voglio approfondire o andare oltre esistono comodi strumenti chiamati motori di ricerca.
Se poi per te muovere il culo per cercare le informazioni e' sinonimo di "disinteresse", your choice, ma suppongo che diamo un valore diverso.
Settembre 16th, 2007 at 16:24
Anna, io il culo lo muovo, non preoccuparti, soprattutto in quanto produttore di informazione. Ma proprio perche' giornalista e divulgatore mi preoccupo anche per chi non sempre ha voglia di muovere il culo.
E tutta questa cialtroneria tramezzinara e blogosferica, che da tempo e' sconfinata anche sui media tradizionali, a me pare dannosa.
Ciao, Fabio.
Settembre 16th, 2007 at 17:20
Chiedo scusa a Mantellini, ma è per .mau. il mio indirizzo è assolutamente valido e da anni, uso un nick per le solite ragioni…:;ripeto:
kitwiller@yahoo.it
Settembre 17th, 2007 at 10:32
@eio
Le aspettative non son alte perchè i mezzi (blog, forum, twitter, ecc.) sono mediati. Il mezzo offusca i sentimenti. Di questo potrai convenire. Difatti non tendo mai a giudicare le persone prima di conoscerle. Semmai tendo a giudicare i "modi" digitali delle persone che conosco solo virtualmente. E non dovrei fare nemmeno questo a pensarci bene……proprio perchè c'è il "media/mezzo" di mezzo. Scusa il gioco di parole.
Per il giudizio da "piazzista e venditore di cocco", sorrido e non mi arrabbio perchè scriverò un articolo su Twitter in difesa della libertà di cazzeggio :-)
10 minuti fa prima di rispondere a questi commenti ho fatto un passaggio su Twitter e c'era un enorme pubblicità di link e di post, ma a me sta bene. Se a te non sei, giustamente, libero di eliminare i tuoi friends, ma riprenderò tutto in modalità più articolata anche per confrontarsi.
Ciao