14
Ago
Stefano Tura va ad un appuntamento a Londra convinto di intervistare Valentino Rossi sulla faccenda delle contestazioni fiscali e si vede invece consegnare da un tizio una videocassetta di due minuti con tanto di sfondo di caminetto londinese e libreria stracolma di libri il cui passaggio fondamentale e’ la smentita della relazione del campione con Elisabetta Canalis. Ed il colmo e’ che il TG1, immagino dopo qualche patema, decide pure di trasmetterla cosi’ com’e’, senza alcun contraddittorio. Prossima volta, ad organizzarla meglio, si potrebbe tentare un comunicato a reti unificate.
Agosto 14th, 2007 at 16:51
Ad un ragazzo che passeggia nudo con la Canalis sulla spiaggia avremmo potuto perdonare tante cose, invece….
Agosto 14th, 2007 at 17:05
Se l'avesse fatto nel suo blog (ne ha uno?) saremmo tutti qui ad elogiare l'arte comunicativa del blogger Valentino…
Agosto 14th, 2007 at 18:39
Per un attimo ho temuto che si candidasse per le prossime elezioni.
Agosto 15th, 2007 at 04:52
Potrebbe anche aver ragione dal punto di vista strettamente legale.
Se le leggi permettono questo tipo di trucchi, però la maggior parte delle persone non ha queste possibilità .
Caso mai sarebbero da cambiare le leggi, ovvero hai la cittadinanza italiana, allora paghi le tasse in Italia anche se stai tutto l'anno in crociera su una nave battente bandiera liberiana e non tocchi mai terra. oppure ti prendi la cittadinanza inglese o del burundi e te la vedi col fisco locale.
Agosto 15th, 2007 at 05:45
in effetti il tg1 è già un blog: niente mediazione giornalistica, i protagonisti delle notizie parlano senza contraddittorio, il primo (politico) che passa dice la sua e gli altri vanno a ruota, sondaggi e interventi dell'uomo della strada…
Agosto 15th, 2007 at 07:50
sbronzo, non e' proprio cosi': d'accordo che il comportamento di chi si appiglia a cavilli legali non e' eticamente corretto, ma quella legge vale per tutti quelli che vanno a lavorare all'estero. e che magari vorrebbero anche prendere la cittadinanza, ma non lo possono fare dalla sera alla mattina (nella maggior parte dei paesi e' necessario acquisire un certo numero di anni di residenza). per non considerare quelli che magari sono all'estero per un lavoro a contratto e non hanno la minima intenzione di stabilirsi nel paese in cui stanno lavorando.
e visto che se risiedi continuativamente in un paese ne utilizzi i servizi pubblici, e' opportuno che a quel paese vadano a finire i soldi delle tue tasse.
Agosto 15th, 2007 at 13:22
Che si il caso di consentire anche un contraddittorio quando i TG nostrani lanciano notizie il piu' delle volte infondate o basate su voci, sospetti, o, come spesso ultimamente succede, false?
Da un po', per sapere cio' che accade in Italia e nel mondo mi tocca vedere Euronews…
Agosto 15th, 2007 at 14:57
Vai vale stracciali tutti a Brno!!!
Per quanto riguarda le tasse quasi quasi tifo per la GB.
Del resto cosa ne farebbero in italia? A ingrassare i politici, infrastrutture per i campi nomadi ecc. Ovvero tutti ai parassiti.
Agosto 15th, 2007 at 15:56
A me il comportamento del governo italiano col signor Rossi (che vive veramente in Inghilterra da anni, lo sapevano anche le pietre) sa dello sgherro che si presenta a chiedere il pizzo per lasciarti in pace. D'altra parte, se non fanno così, i soldi per mantenere i raccomandati e i privilegi dove li prendono?
Agosto 15th, 2007 at 20:12
fatemi capire perchè di finanza e paradisi più o meno fiscali ne so poco. Io lavoro in Italia (e considero solo la pubblicità ). mi pagano in Italia con euro "italiani" e poi vado a pagare le tasse alla regina del regno unito che sta sotto con le spese? a lavorare, no? (la regina con i suoi sudditi)
…quasi quasi mi faccio assumere dalla McLaren. :)
Agosto 16th, 2007 at 04:05
Valentino rossi ha detto che sono sette anni che risiede in inghilterra, inoltre il suo lavoro non è stanziale a londra dato che i circuiti di moto sono in giro per il mondo.
Io ho semplificato troppo, però se VR fa causa ad un giornale di gossip italiano usufruisce della magistartura italiana, se gli rubano a casa sua chiama i carabinieri italiani, se è nell'adriatico con la barca ed ha un problema chiama la guardia costiera italiana, se fa un incidente mentre è in italia va al pronto soccorso italiano.
Il trucco sta nell'abitare a londra ma dichiararsi residente ma non domiciliato e alla fine non si pagano tasse in italia (tranne l'ICI) e si pagano tasse in inghilterra solo sui redditi prodotti là (una miseria). E il grosso sfugge.
Quindi in pratica frega entrambi i paesi, usufruendo dei servizi di qua e di là .