La nemesi di Pierangelo Buttafuoco in questa intervista antitecnologica su La Stampa e’ quella di ripetere senza saperlo frasi e concetti ormai lisi da anni di enuncazioni sempre uguali da parte di altri giornalisti dai simili ristretti orizzonti. Un minino di originalita’ insomma, dopo tanto tempo, non guasterebbe, specie quando si e’ convinti di essere intelligenti citando una citazione che e’ a sua volta (ma temo che Buttafuoco lo ignori come ignora tutto il resto) la citazione di una citazione.

«Il caso più eclatante è quello dei blog, pullulano di narcisisti impazziti pronti a scrivere su ogni argomento che gli capita a tiro. E finiscono per diventare un raccoglitore di banalità  con un mucchio di ripetizioni e fesserie. Non solo. Molto spesso si riducono a un vero e proprio sfogatoio per egocentrici incompiuti. Si potrebbe tranquillamente fare a meno di tutti questi impazzimenti tecnologici. Non è che la colpa sia di Internet, ma Internet offre lo strumento».

Ma lei non usa la rete per il suo lavoro?

«Se ho bisogno di qualche cosa me la vado a cercare negli archivi cartacei dei giornali. Mai più mi affiderei a un mezzo stra-abusato come Google, a meno che non ci sia il riferimento a un libro».

10 commenti a “VIVA GLI ARCHIVI CARTACEI”

  1. Pablo Moroe dice:

    Una dimostrazione in più per chiarire il motivo che sta dietro all'essere retrogrado dell'italiano medio.

  2. luigibio dice:

    — questa fa il paio con la sparata di Elton John!

    .. gente aperta con ampi orizzonti?

    No gente che ha fatto il suo tempo e difende la posizione raggiunta!

  3. Stefano dice:

    contento lui…

  4. franco dice:

    Il primo pensiero è stato: ma che è amico di Elton John?

    Poi ci credo poco che consulti gli archivi cartacei dei giornali, deve fare delle camminate incredibili dal suo ufficio e forse usa i pattini.

    Poi dare autorevolezza ai giornalisti come categoria mi sembra azzardato ed esagerato. Un piccolo esempio pochi giorni fa. Una notizia ANSA, la corsa di cammelli più grande del mondo ad El Ouali la città  più importante del Sahara Occidentale dove costruiranno un cammellodromo. Notizia ripresa di pari passo da più giornali. Peccato che la città  si chiami El Aayun e El Ouali sia stato il leader più importante alla resistenza verso gli spagnoli prima e marocchini e mauritani dopo. Nessuno che se ne sia accorto (nei film statunitensi controllano le fonti :-) ) e la mia mail all'ANSA ignorata. Nel mio blog tematico certi errori non li faccio e cito sempre la fonte quando è una sola scrivendo che lo dicono loro.

    Ci sono anche ottimi giornalisti.

  5. franco dice:

    Dimenticavo:

    Citare la fonte, oltre che doveroso e forma di rispetto del lavoro altrui, ti para il culo.

  6. dade dice:

    Ma le domande se le e` fatte da solo? Non c'e` un minimo di contraddittorio da parte dell'intervistatore..

    dade

  7. tangue dice:

    nono, semplicemente crede di anticipare i tempi, che prima o poi essere luddisti sarà  da raffinati trendy. anzi da raffinaty trendy.

  8. Alessio dice:

    Represso sfigato…

  9. emanuele chesi dice:

    Buttafuoco non fa il giornalista, a volte fa l'editorialista, a volte il conduttore televisivo, a volte l'autore di libri. Non so quale delle quattro categorie sia la più screditata, ma si tratta di cose diverse.

    L'editorialista (specie Buttafuoco), tanto per capirci, non ha il problema di cercare notizie, pareri, riscontri ecc ecc. Dice quello che gli va (in Italia va così)

    Se facesse il cronista userebbe internet, eccome (il problema è anzi che si usa troppo e acriticamente)

    Che setacci ancora gli archivi cartacei mi sembra poi una gran balla: non esistono più neanche nei giornali della parrocchia. Di solito chi fa queste considerazioni è perché non ha ancora imparato a usare gli archivi informatizzati (è un vezzo di quelli che si credono grandi giornalisti, in Italia va così)

  10. axell dice:

    magari semplicemente non sa usare Internet… è normale tra i giornalisti anche più giovani di lui…