una norma del garante prescrive che tu possa, mentre parli con l’operatore, chiedere da dove hanno avuto i tuoi dati, quando e in che modo hai prestato il consenso, e che tu possa richiedere contestualmente la cancellazione, senza dover scrivere
se ti richiamano, fai cosi’…
lei: “buongiorno sono tizia di fastweb…”
tu: “un attimo”
e dai un paio di colpetti sulla cornetta del telefono
poi dici “mi puo’ ripetere per piacere ?”
poi la interrompi e le chiedi “mi chiama per una proposta commerciale ?”
lei “si vede…”
tu la interrompi e le dici
“la informo che sto registrando questa telefonata al fine di documentare eventuali violazioni delle norme sulla privacy e se lei riaggancia sara’ la dimostrazione che non intende garanire i miei diritti per cui dovro’ inoltrare la registrazione al garante. ora mi dica : dove ha ottenuto i miei dati ? (al massimo ti dice “tabulato o terminale”); se nicchia, le ricordi che e’ un tuo preciso diritto saperlo subito e chiedi di parlare con un responsabile dicendo chiaramente che in difetto del rispetto dei tuoi diritti segnalerai la cosa al garante e il garante in casi simili ha spesso stabilito l’interruzione del trattamento dei dati, che vuol dire nel vostro caso delle vendite, per cui mi passi subito il responsabile…
a quel punto parli con il responsabile che in genere non avendo informazioni cerchera’ di prendere tempo e ti dira’ “ti richiamo” tu opponiti, in virtu’ della norma che dice che hai diritto di saperlo contestualmente, e gli chiedi il suo nome e cognome e sede di lavoro “
anche lui sara’ nelle pesti e gli chiedi di parlare con il suo capo che tipicamente non sara’ on duty e insisterai per fartelo passare al telefonino al che non potranno al che gli dici “quindi non siete in grado di ottemperare ai vostri obblighi, non ho rimedio che segnalare la cosa all’ufficio del garante; intanto cancellatemi”
non otterrai nulla, ti cancellano di sicuro perche non vogliono un rompiballe, ma tu ti diverti 5 minuti…
Giugno 16th, 2007 at 04:18
Uhmm, un pò troppo lungo. Inapplicabile quando cucini qualcosa o ti hanno interrotto il riposino pomeridiano… forse è meglio il metodo Torriero, anche se il metodo Mantellini è quello che viene in mente prima…:)
Giugno 16th, 2007 at 04:21
non è male, ma in effetti serve una certa prontezza d'animo per mettere in scena sta recita…
Giugno 16th, 2007 at 05:05
Mi spiace, non ci trovo nulla di divertente, neanche per 5 minuti.
Mi metto dall'altra parte del telefono, per esperienza.
Non fa certo piacere a chi non ha trovato miglior lavoro che quello di telemaketing dover andare ad interpellare il suo superiore. Il superiore penserà che "la tizia di fastweb" non è in grado di gestire il cliente e la tizia farà fatica a spiegare che è stata sfortuna, colpa di quel protocollo che sta girando per internet. Letta così poi, sembra uno scambio di cortesi opinioni, ma vi garantisco che quando si cominicia a parlare di privacy e diritti al telefono, da tutte e due le parti sale la tensione. Facilmente, al termine della chiamata, la telefonista avrà bisogno di una sigaretta in più e passerà il suo prossimo break ad insultarvi con i colleghi. Anche voi masticherete amaro il boccone lasciatò a metà perché interrotti, a meno che non proviate soddisfazione a sapere di avere qualcuno in più tra i vostri nemici.
Suggerirei un compromesso: se lei non molla dopo averla informata della registrazione in corso, passare bruscamente al metodo Torriero (se la tizia ha un contratto decente apprezerà pure 10 minuti di relax).
Se la compagnia insiste quasi ogni sera, allora magari vale la pena anche per voi insistere, ma rimanendo sempre nei limiti della cortesia. Ripeto, al telefono è troppo facile diventare maleducati.
Giugno 16th, 2007 at 05:37
Avendo visto cosa succede dall'altra parte del telefono anch'io sono per essere cortese, dal principio.
Se però insistono vale tutto.
Giugno 16th, 2007 at 05:50
Forse non ce ne sarà più bisogno.
http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=26050&idSezione=1
Giugno 16th, 2007 at 05:50
Questo metodo
http://www.youtube.com/watch?v=fPAb3JhkxXg
e' piu' divertente
Giugno 16th, 2007 at 06:07
diabolico! non lo posso sperimentare perché non mi chiama mai nessuno di questi tizi. una volta tanto vorrei mi chiamassero.
Giugno 16th, 2007 at 07:03
Non vedo l'ora di metterlo in pratica, grazie. Mi dispiace per la categoria, ma ho subito troppe telefonate inutili da Sky/Tele2/Fastweb/Telecom per avere ancora un briciolo di pazienza. Ne ho davvero le scatole piene, e molto stesso gli operatori sono tutt'altro che cortesi. Se mi chiemeranno in una giornata buona userò questo sistema, se lo faranno quando mi girano già le scatole di mio riattaccherò senza alcun rimorso.
Giugno 16th, 2007 at 07:17
Tempo fa feci questa prova, alla fina la povera operatrice si rifiutò persino di dirmi il nome dell'azienda che pubblicizzava, poveretta. In ogni caso registrare le telefonate senza il consenso dell'altro interlocutore dovrebbe essere un reato, e infatti gli operatori te lo dicono subito, forse minacciare una richiesta dei tabulati è piu conveniente, anche se sono misure estemporanee. il metodo Torriero è il migliore effettivamente, io a volte canto pezzi di Albano e Malgioglio o tento di vendere a loro improvvisato materiale pornografico fino a che stanche delle mie cazzate riattaccano. Stanno solo lavorando, e hanno pure contratti di merda, inutile buttargliene altra.
Giugno 16th, 2007 at 08:29
io lo faccio sempre e solitamente riagganciano quando cerco di parlare con il responsabile.
Per quanto riguarda la registrazione delle telefonate non è illegale senza il consenso, è illegale senza l'informativa, ossia io devo dire a chi è dall'altra parte che lo sto registrando. A quel punto io sono a posto, eventualmente sta a lui riagganciare o semplicemente stare attento a quello che dice…
Giugno 16th, 2007 at 09:47
a me dispiace far perdere posti di lavoro a certe persone oppure creargli stress ma ci sono dei casi (tipo tele2 che tra l'altro dove abito ha un'adsl ridicola… roba di 2,5kb/sec di media nelle ore pomeridiane…) che diventano davvero molestie. Si dovrebbe inserire nel database un campo "chiamato l'ultima volta il" e la data, in modo che ti rompano in media ogni 15 giorni.
Giugno 16th, 2007 at 10:31
Per esperienza so che l'80% dei clienti, incavolata dopo tanti tentativi falliti di risolvere un problema, che chiama un cal Center minaccia l'operatore di registrare la chiamata ma si tratta di un bluff, oltretutto questo tipo di registrazione sarebbe illegale perchè il cliente avvisa della registrazione solo dopo aver fatto magari arrabbiare l'interlocutore-operatore, per cui l'operatore che chiama è spesso uno che risponde e quindi sa che è un bluff. serve poco anche l'iinvocazione di parlare con un superiore perchè ci sono molti operatori che pssano altri operatori che si fingono supervisor e riescono a calmare il cliente e a promettrgli provvedimenti contro l'operatore, mentre quasi sempre nome e cognome dell'operatore sono falsi e sostituiti da nomi di battaglia così come il numero chiamante non appare, spesso promettono di cancellare il nominativo dall'elenco e lo fanno pure, ma un utente può essere chiamato per conto di Telecom Italia da più operatori di Call Center diversi8esterni a Telecom ) nello stesso giorno e spesso telecom come gli altri gestori cambia Call center in appalto.
Giugno 16th, 2007 at 10:37
Ci sono casi di operatrici che hanno accettato la corte di chi avevevano chiamato, che magari aveva iniziato a flirtare per allontanarle, e magari ci sono uscite, non hanno rimediato un contratto ma una cena o un cinema, in qualche caso un fidanzato. Ci sono operatrici che se trovano un cliente che fa il portco riattaccano e passano il numero a Call Center che propongono quessti servizi(è successo). C'è un uomo che continua ad essere chiamato da operatori Telecom eppure ha vinto anche una causa al giudice di pace e il Garante ha riconosciuto le sue ragioni intimando a telecom di non chiamarlo più, il problema non sono i Call Center ufficiali che già operano nel rispetto di regole e si adegueranno alle nuove ma un vasto mondo di call Center in nero, nemmeno dichiarati, con operatori in nero che lavorano non solo per i gestori telefonici ma più spesso per altre ditte, a volte anbche truffaldine come nel caso della false raccolte di fondi a fini umanitari.
Giugno 16th, 2007 at 14:56
Mitico sistema… se solo avessi un telefono fisso :)
Dario, anche io conosco l'altro lato della barricata, per così dire. E non mi fanno affatto pena, proprio per nulla. Non sono dei disgraziati, sono solitamente studenti o casalinghe che vogliono arrotondare. Ci sarà pure qualche disgraziato, ma se *scegli* di fare un lavoro che consiste nello scassare il cazzo alla gente a casa propria (NESSUNO sceglie di farsi chiamare a casa, non dimentichiamolo), non hanno né mai avranno la mia compassione. Non mi fanno pena, mi fanno rabbia.
Ci sono decine di lavori più dignitosi: friggere patatine in un fast food, fare la cameriera in un pub; poi tutti quei mestieri che appaltiamo agli stranieri che sono gli unici che vogliono farli: muratore, carpentiere, asfaltatore, eccetera.
Giugno 16th, 2007 at 15:17
In genere sono spiccio, ringrazio, dico che non mi interessa, saluto e riaggancio. Il tutto in 10 secondi.
L'operatore risparmia tempo, richiama al massimo un'ulteriore volta e poi ti fa una croce sopra. Inoltre non possono dire che in 10 secondi hai aderito ad alcunchè.
Dario, tensione dellìoperatore o no ho dei diritti e chiedo cortesemente che siano rispettati. L'obiettivo non è l'operatore che ho davanti ma la strategia aziendale (drammaticamente diffusa, tra l'altro). Se la pietà per chi non ha trovato di meglio che un lavoro malpagato e stressante mi (ci) fermasse il problema non si risolve.
Come per lo spam, il problema è che in un modo o nell'altro il lavoro dei call center qualche frutto lo porta, a spese anche mie, però.
Giugno 16th, 2007 at 16:51
Il problema, almeno nella mia esperienza dato che ho ancora un telefono fisso, è che nonostante tu ripeta fino alla nausea che non ti interessa abbonarti e che anzi vorresti essere cancellato dai loro elenchi, questi continuano a richiamarti come nulla fosse. Non è affatto vero che smettono.
Così per Sky, così per Tele2, e credo anche per tutti gli altri. Certo che l'operatore non è il colpevole principale, ma nemmeno a me fa molta pena chi sceglie di rompere le palle alla gente come lavoro, mi dispiace: anche perché ci marciano sopra alla grande. Quando ho protestato per aver ricevuto ormai una ventina di telefonate analoghe da Sky mi sono sentito dire dalla signorina di turno: "sì, ma le altre volte non l'avevo mica chiamata io". Con qualcuno che ti risponde in questo modo ti passa tutta la voglia di essere cortese.
Giugno 16th, 2007 at 18:00
il metodo più carino lo usa mio padre.. dice che lui è il maggiordomo e che il padrone non è in casa…
Giugno 17th, 2007 at 04:39
ma non è illegale rompere i coglioni alla gente a casa? perchè se lo è, allora chi sceglie di fare sto lavoro è un po' come chi sceglie di spacciare droga. se invece non è illegale, sarebbe ora di farlo diventare illegale.
Giugno 17th, 2007 at 05:20
La maggior parte degli operatori che lavora in aziende di telemarketing non ha trovato niente di meglio, non per nulla la maggior parte dei Call Center che chiamano il Nord sono collocati al Sud e presto saranno collocati in Paesi in via di sviluppo(ce ne sono già in Romania e Tunisia che rispondono e chiamano per l'Italia, in Francia è molto più diffuso per la forte diffusione del francese nell'Africa del Nord e Centrale), le casalinghe e gli studenti universitari sono fasce marginali di questo mercato del lavoro. A S. Marino esistono già dei Call Center che operano in spregio alle leggi italiane e, probabilmente si moltiplicheranno. Per molte di queste ragazze, anche italiane, l'alternativa potrebbe essere il marciapiede e non mi sembra un granchè. Comunque il nostro futuro è l'America: se continuano così a rompere le balle si farà come negli Usa: il Congresso, nonostante la resistenza delle lobby, ha proibito il telemarketing, questo ha fatto perdere circa 144.000 posti di lavoro secondo le aziende del settore ma gli americani non ne potevano più.
Già oggi se si volesse le Regioni potrebbero introdurre delle limitazioni orarie come per i negozi: che so niente domenica e sabato, niente dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 22 e la notte, sarebbe già qualcosa
Giugno 17th, 2007 at 06:17
Lo faccio di sicuro. Grazie della dritta. Ci sarà da divertirsi.
Giugno 17th, 2007 at 08:08
Tolardo, forse ti merita dare un'occhiata agli annunci su stepstone o monster per farti un'idea di quanti call center outbound ci sono a Milano e dintorni. E se ti capita facci anche un giro dentro: vedrai che di 'poveretti che non hanno trovato di meglio' non ce n'è molti, tantomeno di stranieri.
Poi magari da qualche parte qualche bandito sfruttatore ci sarà pure, ma quelli che ho visto io hanno contratti a progetto con una paga oraria superiore (di poco) al minimo sindacale. E comunque non dimentichiamoci che a Milano di altri lavori, quelli veri dove si fatica invece di raccontare fregnacce alla gente chiamata a casa, di certo non ne mancano.
Sfatiamo una volta per tutte il mito del callcenter come un lager: per lavorare in uno outbound non serve alcuna qualifica, alcuna esperienza, alcuna preparazione. Non devi curare il cliente, perché tanto nemmeno è un cliente. L'importante è telefonare (che poi neanche:è il sistema che chiama), in un turno di quattro ore si fanno 100/120 telefonate, a meno che non proponi scemenze (ma magari un'adsl) uno o due interessati li trovi.
Per quel che è la mia conoscenza (diretta) del fenomeno si lavora in un callcenter outbound perché è facile e non ci vuole nulla.
Altro discorso ovviamente l'inbound, dove se fai 80 telefonate sono 80 clienti e quelli devi soddisfarli.
Giugno 17th, 2007 at 10:58
Onestamente, per una donna a Milano, tranne un posto da badante che non è disonorevole e che viene lasciato occupare soloda ucraine e moldave, non ci sono posti diversi da operatrici di Call Center, i posti da commesse sono rari e a termine e difficilmente vengono rinnovati, mentre non penserai vero che ci siano banche, aziende o che altro che assumano impiegate o magari dattilografe? Ora che la colpa dei Call Center che rompono le balle sia degli operatori o che il mercato del lavoro lo facciano i lavoratori è una delle prime volte che lo leggo e non si finisce mai di imparare. Penso che le cose siano un po' diverse: il telemarketing è l'attività che costa meno, una chiamata al Call Center costa come traffico telefonico non più di un centesimo l'una, l'operatore può costare al massimo 8 euro l'ora, qualunque campagna postale costa molto di più, anche la stessa pubblicità costa di più, mentre tu l'hai detto bene, almeno 2 clienti all'ora ci cascano. Certo avere un operatore in inbound che dia assistenza ai clienti Adsl ha un costo elevato in termini di formazione, anche se si parte da un diploma tecnico, e, infatti, tutti i gestori ne hanno pochissimi e non ne assumono, da qui tutti i casini mentre un operatore per la commercializzazione il Call Center lo fa in un'ora, se sono raffinati(ma sono pochi i raffinati) 3 giorni di tecniche di vendita e via. Nessuno dice che il Call Center è un lager, prova solo tu a farlo per un po' e poi capisci che non è neanche il paradiso.
Giugno 17th, 2007 at 11:08
Neanche nelle grandi aziende poi l'Outbound è una scelta: Telecom Italia nei mesi scorsi ha creato un proprio reparto interno di outbound che aveva deciso in precedenza di esternalizzare integralmente. Ci ha messo dentro 600 persone: ex dipendenti dei negozi che ha chiuso per cederli in franchising, ex dipendenti di aree di staff che riteneva in esubero. A nessuno è stata data la possibilità di scelta, nemmeno di andare presso il 187-191 che sono i servizi inbound, e si tratta di persone di 50 anni passati in maggioranza, una parte dello stipendio fisso sarà sostituita con premi di commercializzazione e dovranno fare un orario 12.00-21 Sabato compresoper riuscire a coprire gli orari della clientela. Eppure ci sono ore in cui 191-187 fanno attendere 4-5 minuti e non possono tenere l'utente in linea più di 2 minuti, qualunque sia il problema. Quindi è una scelta quella delle aziende di rompere le balle e non degli operatori e qui parliamo della più grande azienda del Paese con sindacato, leggi, contratti, etc, figuriamo gli altri.
Giugno 17th, 2007 at 13:02
Io lavoro in uno studio e mi chiamano anche 3-4 volte al giorno per vendermi qualcosa o per farmi cambiare gestore telefonico. A me un po' discpiace per queste persone che devono stare tutto il giorno al telefono a sentirsi maltrattare per guadagnare due soldi, per cui di solito li lascio parlare e poi declino dicendo che "non m'interessa". Spero sempre che li paghino per ogni chiamata che fanno, così almeno una mano gliel'ho data, anche se temo che li paghino solo per i contratti effettivamente firmati…
Simone
Giugno 18th, 2007 at 02:40
Onestamente, per una donna a Milano
—-
Quindi lei sa persino quali sono i problemi lavorativi delle donne.
E ovviamente sa tutto sul calvario dei precari e disoccupati.
Ma ho idea che lei Toraldo non sia né donna, né precario né disoccupato.
Però è Tuttologo. E sa come va il mondo.
Giugno 18th, 2007 at 03:44
detesto citarmi, ma se serve, ti propongo anche il mio manuale di autodifesa telefonica http://www.piersantelli.it/2005/04/manuale-di-autodifesa-telefonica.html
Giugno 18th, 2007 at 04:16
Godo nell'autocitarmi e quivi segnalo il mio post: una 15ina di risposte che faranno divertire il vostro interlocutore del call center istigandolo a chiamarvi più spesso. Non raggiungerete il vostro scopo ma il vostro post verrà affisso nei call center stessi e un giorno potrete vantarvi di questo fatto con vostra suocerca e presso il vostro abituale bar tabacchi (non traendone peraltro alcuna soddisfazione) nonché nei commenti dei blog più letti.
http://burp.splinder.com/1146120309#7881873
Giugno 18th, 2007 at 06:02
L'unico che non conosco è Toraldo, che ha un nome che somiglia al mio, però. No, non sono tuttologo ma i problemi del precariato li ho studiati per parecchio tempo, sarebbe bene che li studiassi anche tu Alessio, leggendo saggi sul tema, parlando con molti precari, visitando molti Call Center, più siamo meglio è.
Di donne non ne so e non ne capisco molto, non vivo a Milano, per cui altro non saprei dirti.
Giugno 18th, 2007 at 06:17
Caro Tolardo, io ho già provato a lavorare in un callcenter outbound in un periodo in cui mi faceva comodo un lavoro part-time senza menate per fare altre cose nel resto della giornata. A Milano, in una ditta serissima, che paga oraria più alta del minimo sindacale, che ti faceva fare 5 giorni fulltime di corso di cui uno dedicato alla 626, contratto a progetto di due mesi, pause, liquidazione, pause a norma di legge, tutto quanto. Non c'era una paga a cottimo (per contratto concluso), il che è un buon metodo per non istigare gli operatori a fregare il prossimo.
Sono scappato dopo quindici giorni (inclusi i 5 di corso) perché non sopportavo di rompere le balle alla gente, di convincere la pensionata vedova (magari da due giorni!) ad abbonarsi a una roba che non serve, di sentirmi dire che non fanno fatica ad arrivare a fine mese, di farmi passare i figli dai genitori stranieri perché non parlano l'italiano. Rompere i coglioni alle persone non faceva per me. Non ho beccato mai nessuno che abbia insultato l'operatore, erano tutti educati, magari sbrigativi ma educati.
La questione però è che non c'era nessuno (dico: NESSUNO) che fosse straniero o povero o che non aveva trovato altro impiego. Studenti e casalinghe la maggior parte.
Prima e dopo per lavoro (quello vero) ne ho visitati altri, sempre a Milano, e da nessuna parte c'è quello che sostieni tu.
A quelli che stavano lì, salvo poche eccezioni, non importava nulla di rompere le balle alla gente, di beccare la vedova o la pensionata o lo straniero muratore che non parla la lingua.
Chi inizia a lavorare per il telemarketing può non sapere cosa sta per fare quando inizia, ma pochi giorni sono più che sufficienti per capirlo. Chi resta *sceglie* di restare.
Giugno 18th, 2007 at 07:39
Posso concordare con te Joe che se rimani in un Call Center dove si fa telemarketing accetti certi metodi, ti fai una corazza, diventi cinico ed insensibile, così se invece rispondi un un Call Center e gli insulti o anche solo la rabbia dei clienti alla fine ti scivola sopra, ci fai il callo, non devi coinvolgerti se vuoi sopravvivere. Meno d'accordo sul fatto che tu abbia molta scelta alternativa.
Giugno 19th, 2007 at 17:24
Ecco questo credo che questo post e alcuni commenti successivi sia un esempio perfetto di digital divide e delle sue nefaste conseguenze. Ok così è un po' troppo criptico.
Chi ha scritto questo post e chi ha replicato con i commenti ha una possibilità di scelta. Scrivere o commentare un post non è un imperativo o comunque non può essere catalogato tra le necessità impellenti della vita di tutti i giorni. Diciamo che è più un nostro passatempo, molto vicino al pettegolezzo delle vecchie signore di un tempo. Puro divertissement.
L'argomentare può essere dei più vari e alcune volte si sofferma sulle abitudini e le vite di certi altri individui, si quelli avete capito benissimo, quelli che non leggono i libri e che forse, così si dice in giro, non hanno idea di cosa sia internet.
Questi riprovevoli individui, inoltre, fanno lavori ben strani; passano il loro tempo a disturbare la tranquillità del nostro focolare domestico cercando di convincerci in tutti i modi che la nostra velocità di connessione internet aumenterà in maniera strabiliante. Questo se passeremo seduta stante all'operatore di telefonia tal dei tali.
Ma questi figuri, che per somma sciagura sono nostri compatrioti, italiani come noi insomma, non potrebbero andare a fare
lavori meno fastidiosi…per noi, invece di ritrovarci i ristoranti pieni di quelli altri lì? Potrebbero ad esempio andare a fare il barista la mattina presto e servirci il più rapidamente possibile un cappuccino, perchè per noi gente impegnata il tempo è denaro:" ragazzo mi raccomando con schiuma fredda e una spruzzata di cioccolato".
Anzi un idea migliore sarebbe che loro, quelli lì, andassero a raccogliere i pommodori, perché la nostra povera agricoltura langue e ha bisogno di braccia e non parole.
Considero quanto ho scritto sopra frutto di pura fantasia e me ne dissocio completamente in quanto non daccordo con me stesso ;-)
saluti
Giugno 20th, 2007 at 09:06
Io me la sbrigo meglio di tutti voi (mi pare). Ad ogni chiamata rispondo subito : Guardi, lavoro alla Telecom (ed è anche vero). L'operatore risponde, capisce che non caverà mezza lira dalla telefonata, saluta cortesissimo e chiude.
(Sky non mi chiama, ce l'ho già :D)
Giugno 20th, 2007 at 09:50
l'ultima volta che (a uno di Tele2) ho detto che sono della Telecom, il tipo mi ha risposto "sì, qui dicono tutti che sono Telecom".
Giugno 20th, 2007 at 13:37
Che ci credano o no fatto sta che pago meno e non trovano argomenti per rispondere. Che poi, sarò fortunato, ma di chiamate promozionali ne ricevo abbastanza poche. Sarà che a casa ci sto pochissimo!