Nel parco dietro casa nostra c’e’ una vecchia piccola pista per biciclette. Quando la frequentavo io molti anni fa era corredata da belle indicazioni stradali orizzontali e verticali oggi scomparse (un tentativo di educazione civica d’altri tempi). E’ un ovale stile Indianapolis con alcune variati opzionali che piacciono molto ai piccoli ciclisti, ma sostanzialmente si tratta di due curve e due rettilinei di asfalto ben tenuto circondato dal prato. Oggi ho passato un’oretta seduto a guardare i bimbi in bici “sverniciare” (come direbbe Guido Meda) la piccola bici rossa di mia figlia e ne ho viste di tutti i colori.

1) Il kamikaze indistruttibile. il mio preferito di oggi e’ “il kamikaze indistruttibile”. Un biondino quattro-cinquenne dalla faccia sveglia su una piccola mountain bike gialloblu. La sua tecnica ciclistica ha ancora qualche piccola pecca (per esempio quando in curva si spaventa per la troppa velocita’ toglie i piedi dai pedali e tenta la posizione dell’aeroplano con gambe all’aria enormemente spalancate). La sua tecnica di utilizzo della pista e’ semplice e lineare e prevede un grosso sprint in rettilineo a sollevare l’ammirazione di noi suo pubblico, seguito da una fragorosa caduta in curva con contorno di madre preoccupata che corre al salvataggio. Ma il kamikaze indistruttibile ogni volta si rialza, allontana benevolo la madre in ansia e riparte per nuove avventure. Osservarlo per qualche minuto fa del suo pubblico una platea di chiaroveggenti. A fine rettilineo tutti pensano “ora cade” ed il Kamikaze indistruttibile cade. Cosi va il mondo.

2) Il motociclista. Lo dico subito; appena vedo un bimbo su una moto elettrica io cerco con lo sguardo i suoi genitori. Voglio che siano istantanemante raggiunti dal mio biasimo. Le moto elettriche per bambini sono una vergogna del paese. Lo sono e basta: non mi dilungo troppo. Dovrebbero essere vietate con un editto regio insieme alle moto ad acqua (ma questa e’ tutta un’altra storia). Ma il motociclista di oggi, un simpatico morettino in eta’ da asilo (che in altri tempi sarebbe stato radiato dal circuito dall’inflessibile guardiano del parco per evidente mancanza di pedali) era un bimbo davvero simpatico con un grave problema competitivo. La sua moto elettrica era lentissima. Quando mia figlia (che certo non e’ Moser) dall’alto della sua normalissima velocita’ di crociera lo passava in rettilineo, lui simpatico e per nulla competitivo le diceva: ” Accidenti come vai forte!”. In realta’ era lui ad essere quasi fermo. Forse avrei preferito lui nella mia personale classifica pomeridiana se non fosse che a un certo punto ha fermato la moto in mezzo alla pista e’ sceso dopo aver avvistato qualcosa sull’asfalto (probabilmente un lombrico) cominciando a schiacciarlo ripetutamente mentre emetteva alte grida tribali. Una scena orribile.

3) I killer. Ci sono alcuni bambini che sono cattivi dentro. Sono quelli che ti si mettono davanti in pista e poi ti guardano e accelerano. Ti invitano alla competizione con uno sguardo di sfida. Oggi ce n’era uno con il ciuffetto biondo da monello su una bici il doppio di lui. Individuava il possibile avversario, lo superava quel tanto che basta e poi cominciava a guardarlo accelerando. Quasi tutti a quell’eta beccano e la sfida inizia. Ma il killer ha la tecnica dalla sua e i ciclisti quattrenni hanno generalmente qualche problema di sottovalutazione della forza centrifuga. Specie se dotati di ruotine supplementari. Una volta che l’avversario e’ inevitabilmente cappottato, il killer si mette alla ricerca d una nuova preda.

4) I mezzofondisti. Se non hai la bici pazienza. Certi bimbi non si fannno troppi problemi formali. Oggi un cinesino pacioccone ed appiedato ha inseguito mia figlia per tre giri di pista. Tagliava un po le curve ma per il resto il suo comportamento in gara era ammirevole. Anche se un bimbo di corsa in una pista di biciclette e’ una visione piuttosto curiosa la scena racconta molto della semplicita’ dei bambini. Che se c’e’ da partecipare partecipano. Il problema semmai e’ capitare in curva sulle proprie gambe mentre sopraggiunge il kamikaze indistruttibile. Ma questo per fortuna oggi non e’ accaduto.

Tags:

22 commenti a “FENOMENOLOGIA DELLA PISTA AL PARCO”

  1. eio dice:

    clap clap. niente da dire. avrei voluto scriverlo io.

  2. luca montaguti dice:

    non so se dirti che mi sei piaciuto di più come narratore o come coetaneo (quasi, io ho 1 anno in meno e me ne vanto come sai) che ha saputo godersi (e descrivere in modo splendido) un momento così bello.

    io capisco poco per incompetenza quando parli di argomenti molto tecnici; ma questa specie di racconto è davvero una meraviglia.

    BRAVO MASSIMO

    PS sarebbe ora di vedersi fai un fischio e saluta tutti in casa

    Luca

  3. maurizio dice:

    bellissimo !!!

    cmq il mio preferito è il mezzofondista …

  4. vic dice:

    Ecco, proprio ieri avevo messo il triciclo in macchina e dovevamo andare al parchetto con la pista, ma poi abbiamo ripiegato sul pratone con scivoli, bocciofila, e sabbia.

    Così il triciclo è rimasto in macchina e io mi trovo a corto di argomenti (però m'avanza della sabbia).

  5. raxi dice:

    bell'affresco

    >insieme alle moto ad acqua

    (ma questa e' tutta un'altra storia)

    questa è davvero tutt'altra storia

    e molto, molto triste …

    grazie del post

  6. Davide dice:

    Bello, il kamikaze indistruttibile mi ha fatto capottare dal ridere. X-D

  7. Francesco Di Candia dice:

    Ho paura di pensare 'chi' tra questi sarà  questo figlio mio che adesso ha appena sette mesi. Ma ha il ciuffo biondo ed ho paura che crescendo mi diventi un 'killer'. Fra

  8. valerio lo monaco dice:

    Ecco uno degli esempi per i quali vale la pena buttare via tanta, tanta fuffa, e scegliere di dare attenzione a una perla.

    Bravo Massimo.

  9. Massimo Moruzzi dice:

    che mi fai, i post come personalità confusa? :)

  10. Jimmi dice:

    Complimenti! Spero vorrai intrattenerci ancora con altri racconti :)

  11. Effe dice:

    ma forse non hai notato lo sguardo del padre del killer, tutto volontà  e potenza, i tendini del collo tesi nel momento del sorpasso del figliuolo ai dani del malcapitato, i denti stretti a sibilare silenziosi incitamenti e maledizioni ai doppiati che ingombrano la corsia, i pugni chiusi per aiutare da lontano il pargolo nel suo Gesto di Superiorità  Suprema, il pulsare delle vene alle tempie che raggiunge il culmine quando la vittima si ritrova ruote all'aria.

    Quando tutto è compiuto, il padre del killer espira a lungo, dal che comprendi che ha seguito tutte le fasi in apnea.

    Il padre del killer, per un minimo senso di giutizia paradivina, è afflitto da alopecia totale.

  12. Francesco Di Candia dice:

    @Effe: quindi, da moderno Marinetti, dovrei essere in qualche modo contento di questo ciuffo biondo alla TinTin del quale è dotato mio figlio?

  13. Cips dice:

    Mante, sei membro di diritto di Frasi Storiche!!!

  14. annunziata dice:

    è troppo divertente questo post!!!!

    leggevo e immaginavo le scene…il più bello di tutti ovviamente è il cinesino a piedi….ma chi di noi non ha mai visto scene come queste??

    che bella cosa i bambini!!!!!!!!!!!!!!!! :)

  15. valerio fiandra dice:

    formidabile, roba da jacques tatì, da cinema muto…

    a Trieste, dove piste così non credo ci siano, i cani che portano a passeggio i bipedi sono degni di PLUTO alle prese con la discesa del monte in caravan guidato (si fa per dire) da paperino…

    Grazie

  16. eio dice:

    visto mante che è piaciuto a tutti? che t'avevo detto? :)

  17. .mau. dice:

    Però CiaoFabio non ha ancora commentato :-)

  18. Joe Tempesta dice:

    Io voglio un figlio kamikaze indistruttibile :D

    Sono quelli che mi fanno impazzire a Paperissima.

  19. [mini]marketing dice:

    solo io allora ho il genere di bimba "giurisprudenziale", sempre a dire, "ecco quello mi ha superato a sinistra", "mi taglia la strada", "uhf, ha la bici piu' leggera", "ma non puoi dirgli qualcosa?", "è vietato entrare con le moto elettriche!" ecc. ecc.

    fortuna che l'altro è kamikaze.

  20. Matteo Mazzoni dice:

    Simpatico davvero… Però forse la fenomenologia è ancora più ampia….

  21. mah dice:

    sarebbe interessante un approfondimento sul tema "purtroppo anche i piccoli motocilclisti crescono"…

  22. Salvio Di Maio dice:

    un post meraviglioso! fai venire voglia di avere un figlio anche a chi no lo vuole (ancora)…