07
Mag
Luca Sofri insieme a Matteo Bordone e a qualcun altro si sta dando da fare fra mille difficolta’ perche’ la RAI possa avere in futuro una webradio degna di questo nome. I primi esperimenti si faranno alla Fiera del Libro a Torino il prossimo weekend. In bocca al lupo.
Tags:
Maggio 8th, 2007 at 02:57
In bocca al lupo e speriamo che la RAI finalmente si decida: però magari prima una rinnoavata ai siti web non farebbe male.
Maggio 8th, 2007 at 04:55
Mi fischiano le orecchie.
Maggio 8th, 2007 at 09:13
Scusa ma perchè alla RAI dovrebbe servire una webradio ?
Non certo per essere trasmessa all'estero perche' per quello basta il satellite.
Chi sano di mente in italia ascolterebbe la radio (in particolare la RAI) via web invece di ascoltarla tramite
una semplice radiolina portatile da pochi centesimi ?
Capisco il PODCAST cosi' mi ascolto un programma se non ho avuto modo di ascoltarlo in diretta o lo riascolto
se mi piace particolarmente, ma la WEBRADIO per la RAI non la capisco proprio.
A volte mi sembra che stiamo perdendo il senso della realtà .
Maggio 8th, 2007 at 10:26
Avrei argomenti più numerosi, ma mi devi scusare che sono di corsa: quindi mi riferisco solo al senso della realtà di cui parli. La realtà è che già oggi diverse migliaia di persone ascoltano i programmi RadioRai sul web. Qualche ragione ce l'avranno. Ciao, L.
Maggio 8th, 2007 at 12:25
bikediablo: se non vuoi sconvolgere il palinsesto di una stazione radio, in occasione di un evento speciale, semplicemente apri una webradio per il tempo dell'evento, e trasmetti solo quello. Che poi è quello che mi pare sia il caso in questione.
Sulla trasmissione via internet di radio canoniche, non so dirti se serve davvero. Posso dirti però che io talvolta le ascolto. Perché magari mi porto dietro solo il computer e non anche una radio.
Senza contare chi vuole ascoltarsi una radio italiana trovandosi all'estero.
Ho l'impressione che ci troviamo spesso a confondere il "non mi serve" con il "non serve".