04
Apr
Libreremo.org riunisce su un sito web link alle risorse P2P per reperire versioni elettroniche dei libri di testo universitari. Il progetto e’ forse leggermente illegale ma in parte condivisibile nelle sue motivazioni: l’italiano che lo spiega invece meno.
Perché?
In un’università dai costi e dai ritmi sempre più escludenti e sempre più subordinata agli interessi delle aziende, Libreremo intende mettere nelle mani degli studenti uno strumento per riappropriarsi, attraverso la collaborazione reciproca, del proprio diritto allo studio e per stimolare, attraverso la diffusione di materiale controinformativo, una critica della proprietà intellettuale al fine di smascherarne i reali interessi.
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Aprile 4th, 2007 at 16:30
forse l'ha scritto lui …
Aprile 4th, 2007 at 19:00
E' una classica filippica da cultura alternativa
Aprile 5th, 2007 at 02:59
Adotta il classico stile parolaro da ciclostilato delle Brigate Rosse
Aprile 5th, 2007 at 04:35
appunto. Vorrebbero avere a disposizione i libri per imparare a scrivere.
Aprile 5th, 2007 at 06:32
Il problema è che sanno già scrivere, questo è un delitto doloso non colposo.
Scrivono così perchè vogliono scrivere così.
Purtroppo sono codici sedimentati nel tempo, come la politica italiana e la gerontocrazia della catena di comando.
Aprile 6th, 2007 at 13:08
ma 'sta gente piccolina piccolina che ti commenta Massimo sparando eminenti stronzate come quelle sottoelencate ha idea che senza una certa "cultura alternativa" in italia una certa "cultura del web" non sarebbe mai nata?
prima di sparare anche il minimo bagliore di cazzata, non è più utile cominciare a dare un'occhiata a quanto spende mediamente uno studente universitario in libri? Senza ovviamente scomodarci a sondare la qualità dei libri.