Leggo che i partiti della maggioranza ritengono il referendum per la legge elettorale “inadeguato” e che hanno sostanzialmente appoggicchiato il progetto di riforma Chiti, che, se capisco bene, non dispiacicchia del tutto nemmeno all’opposizione. Al di la’ di complesse alchimie che non comprendo fino in fondo mi pare di capire che quasi tutti sono comunque d’accordo sulla opportunita’ di scegliersi “da soli” i candidati da eleggere e quelli da posizionare come gomma di scorta. Capiteranno cosi’- in tutti i partiti – altri casi Cortiana, con candidati validi allontanati dalla possibilita’ di essere eletti da parte dagli elettori che li stimano per bassi giochi di segreteria.

10 commenti a “LA PREVALENZA DEL CRETINO”

  1. Massimo Moruzzi dice:

    destra e sinistra, da sto punto di vista cambia ben poco. gerontocrazia e partitocrazia, sempre.

  2. Domiziano Galia dice:

    Tu dici che questa cosa ha a che fare con il sondaggio che da il Partito Democratico ad un misero 25% di gradimento? Io dico di sì. (Perché la CdL, senza Udc, sia al 40% si spiega con altre motivazioni)

  3. Pier Luigi Tolardo dice:

    Il problema è che neanche il referendum riuscirebbe a reintrodurre almeno una misera preferenza o il collegio uninominale.

  4. .mau. dice:

    hai mica il testo esatto del proponendo referendum?

  5. Apis dice:

    .mau., credo sia disponibile qui:

    http://www.referendumelettorale.org/referendum00/

  6. Pier Luigi Tolardo dice:

    Fra i 3 quesiti c'è quello che abolisce la possibilità  di candidarsi in più circoscrizioni, come hanno fatto Berlusconi,Prodi, Bertinotti e Fini ma anche Bossi, Casini, etc, per cui oltre al fatto che la lista è bloccata, i primi della lista decidendo la circoscrizione in cui prendere il seggio e quelle in cui rinunciare in pratica decidono ulteriormente gli eletti dopo aver deciso i candidati e l'ordine delle candidature.

    E' importante ma non risolve la mancanza di possibilità  di scelta e il fatto che un ristrewtto gruppo dirigente di partito decida gli eletti. Le liste bloccate ma anche il collegio uninominale sarebbero più accettabili forse con l'obbligo per legge per i partiti di tenere delle elezioni primarie aperte anche ai non iscritti per decidere le candidature, diversamente dovrebbe esserci la possibilità  di esprimere almeno 1 preferenza come si fa per il Parlamento Europeo e i Consigli Comunali e non si può fare per il Parlamento Nazionale!

  7. .mau. dice:

    (ehm… i quesiti sono due, ne ho appena parlato da me)

  8. andrea dice:

    Non so a voi, ma a me questa cosa ricorda da vicino il tentativo di "accordo" tra

    Silvio e Romano di un paio di settimane fa.

  9. Michele Favara Pedarsi dice:

    Che famo? Prendiamo roncole e forconi e ci diamo appuntamento tutti davanti a Montecitorio il giorno della votazione? Così aboliamo il governo… ci mettiamo una governance… e festa finita. In fin dei conti sia uno schieramento che l'altro ha avuto la sua possibilità … però prima o poi bisogna smetterla di giocare, che se no va tutto a rotoli…

  10. Alessandro Ronchi dice:

    Qualche partito si è espresso in maniera favorevole al voto di preferenza, magari troppo timidamente.

    Ad ogni modo ho fatto partire una petizione online, forse con qualche migliaio di firme riusciamo a rompere un po' il ghiaccio su questo tema e a riaprire il dibattito politico…

    http://www.petitiononline.com/PREFER/petition.html