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Intel dice che con una semplice “modifica software” gli attuali apparati wi-fi potranno coprire aree di 100 km (al posto dei 100 metri attuali). Suona interessante come ipotesi di alternativa a basso costo al wimax, per lo meno nei paesi nei quali le frequenze wi-fi sono libere.
(via CNET)
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Marzo 28th, 2007 at 05:56
Dall'articolo sembrerebbe una riedizione dell'utilizzo di sistemi 802.11b con antenne direttive. La cosa interessante e` che anziche` utilizzare una parabola od una yagi hanno usato un array di dipoli attivi broadside, normalmente usato in decametriche e mi sembra anche per certi tipi di radar.
Marzo 28th, 2007 at 07:37
e quale sarebbe la potenza per arrivare (sia pure direzionalmente) a 100 Km?
Marzo 28th, 2007 at 09:39
.mau. non occore aumentare la potenza per arrivare lontano… o meglio… quello è solo uno dei modi possibili, il più intuitivo. Lo stato dell'arte della tecnica è impressionante… il problema, che Mantellini si limita a citare fischiettando, è che la normativa strangola il valore che potremmo generare con i livelli tecnologici che abbiamo raggiunto. E solo per garantire rendite di posizione agli operatori; non si sta parlando di facilitare le logiche commerciali, ma di garantirle bloccando l'accesso alle risorse naturali necessarie a fare comunicazioni radio.
Marzo 28th, 2007 at 09:46
La tecnica è nota, e si chiama DBF, digital beam forming. Però la fanno troppo facile. Ci sono tutta una serie di tematiche relative alla sincronizzazione dei fasci. Un'antenna di quel genere è in genere decisamente costosa.
Comunque molto interessante e creativo.
@.mau. la potenza di per sè non conta. Conta la potenza per angolo steradiante disponibile alla ricezione. Con la potenza di un trasmettitore wifi potresti irradiare fino alla Luna senza problemi.
Marzo 28th, 2007 at 10:16
lo capisco anche io che basta avere un raggio ben ristretto e la potenza totale si riduce bene, ma se uno sta in mezzo a quel raggio non credo sia così felice.
Marzo 28th, 2007 at 15:17
In realtà considera che le potenze in gioco, anche con un raggio molto ristretto, non sono mai eccessive. Poi non è il mio campo e non so dirti di più. So solo che al Politecnico di Torino si stanno preparando a sperimentare wifi oltre i 200 Km (con visibilità ottica tra le stazioni) usando materiali di basso costo.
Maggio 4th, 2007 at 12:11
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