La domanda ingenua di questa sera, dopo aver seguito pazientemente alcune delle dichiarazioni di voto al Senato sulla seconda “fiducia” al governo Prodi e’: che senso ha proporre alla compagnia dodici rigorosi punti per poi accettare i voti di quanti come Turigliatto (chi era costui?) dichiarano, votando a favore, che voteranno prossimamente contro a un discreto numero di provvedimenti contenuti nei 12 punti? Con un po’ di lingua impastata tocca dare ragione al Senatore D’Onofrio (uno che ai suoi tempi faceva il Ministro dell’Istruzione ignorando i congiuntivi) il quale affermava che, stando cosi’ le cose, la fiducia politica il Governo Prodi, almeno al Senato, proprio non ce l’ha. Anche se fa finta di nulla.

5 commenti a “DISTRARSI UN GIORNO A ROMA”

  1. Michele Favara Pedarsi dice:

    Nemo tenetur se detegere… Siamo noi che facciamo finta di nulla… (e quei "noi" che li abbiamo votati ancora di più)

    Bah…

  2. Gm dice:

    proponi Eutanasia?

  3. Giusy dice:

    Turigliatto è stato allontanato dal partito. La sua "coscienza" non farà  altri danni adesso.

  4. Cristian dice:

    Giusy, perchè quali danni ha fatto? Io non ne ho visti.

  5. alberto dice:

    la coscienza non fa mai danni, l'attacamento alla poltrona si.. cmq in democrazia è quantomento strano esser picchiati per aver votato come i tuoi elettori hanno chiesto.