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SI e’ parlato troppo in Italia in questi giorno dell’intervista rilasciata dall’editore del New York Times ad un giornale israeliano sul futuro dei quotidiani. Secondo la maggior parte dei media italiani, assetati di sensazionalismo e emotivamente coinvolti nella notizia, Arthur Sulzberger avrebbe affermato che fra cinque anni il piu letto quotidiano d’America sarebbe passato dalla carta alla rete. In realta’, come ben argomentato in questo post di Alberto Dottavi, Sulzberger alla domanda se fra cinque anni il NYT sara’ ancora su carta, ha semplicemente risposto: “I don’t care either”. Sempre su Infoservi segnalo un altro bel post che spiega le ragioni per le quali in Italia (a differenza degli USA) i quotidiani vanno alla grande (per dire) nonostante Internet.
Febbraio 13th, 2007 at 02:23
ciao massimo, grazie, mi fa piacere ti sia piaciuto il punto. che più ci penso più mi convince, di quanto sia assurdo porsi il problema "carta sì carta no" ecc. mentre tutto diventa molto più chiaro pensando che tra un po' il centro delle strategie sarà il digitale, e ogni altro media un derivato. è così ovvio
Febbraio 13th, 2007 at 04:34
Massimo, scusa se sfrutto il tuo blog per fare i complimenti ad Alberto. Ha ragione e avevo fatto notare anch'io che Sulzberger non aveva mai detto che il Times sparirà dalla carta fra cinque anni.
Purtroppo in Italia i titoli sono sempre piu "gonfiati", purtroppo molti caporedattori fra un titolo "gonfiato" e un titolo vero scelgono quello "gonfiato", purtroppo a molti lettori la cosa non interessa e continuano a preferire il giornale in cui c'è il titolo "gonfiato" ma attraente. Sono le stesse persone che, se vanno in macelleria e non trovano la carne buona, il giorno dopo cambiano subito negozio. Chissà perché non si comportano allo stesso modo con i giornali.
Grazie per l'ospitalità .