Alfonso segnala una interessante descrizione dello scenario DRM nella musica fatta da Steve Jobs in persona. Da leggere. Le tre cose piu’ importanti sostenute sono:

1) Apple e’ favorevole alla eliminazione dei DRM dal mercato digitale della musica
2) I DRM sono inutili non foss’altro perche’ le 4 grandi major lo utilizzano solo su una frazione minima dei propri contenuti.
3) Quelli da convincere sono gli europei che “posseggono” la maggioranza di Universal, Sony-BMG e Emi.

So if the music companies are selling over 90 percent of their music DRM-free, what benefits do they get from selling the remaining small percentage of their music encumbered with a DRM system? There appear to be none. If anything, the technical expertise and overhead required to create, operate and update a DRM system has limited the number of participants selling DRM protected music. If such requirements were removed, the music industry might experience an influx of new companies willing to invest in innovative new stores and players. This can only be seen as a positive by the music companies.

(via alfonso fuggetta)

9 commenti a “CONVINCERE L’EUROPA SUI DRM”

  1. Suzukimaruti dice:

    Concordo pienamente, se non fosse che tutto ciò viene pronunciato dal titolare dell'azienda che vende il maggior numero di brani infestati di DRM al mondo.

    Anche perchè la Apple è connivente e profitta dei DRM delle case discografiche.

    Attualmente il suo discorso è questo: "i DRM sono male, ma poiché nessuno delle major li vuole togliere, me li godo e li applico a manetta".

    Non li vuole? Bene, cancelli dal catalogo i brani delle major che non li vogliono.

    Scusatemi, ma io ci vedo una condivisibilissima ma gigantesca ipocrisia.

    Anzi, una presa per il sedere.

    E' come se la Beretta iniziasse una campagna contro le armi…

  2. Egon dice:

    Infatti il DRM se lo beccano anche gli artisti che non lo vogliono, su pressione di Apple.

    Vedi il post di Jon Lech Johansen

  3. vittorio dice:

    Circa due mesi fa ne aveva parlato anche Bill Gates: http://www.techcrunch.com/2006/12/14/bill-gates-on-the-future-of-drm

    aveva detto cose molto simili a quelle di Jobs.

  4. AdRiX dice:

    Il volpone che produce i lettori che gradiscono solo il suo formato proprietario per l'audio e che vende musica farcita di DRM dice che i suoi DRM sono "good" e quelli degli altri "evil". A casa mia si chiama "faccia di bronzo". In altri posti "faccia come il".

  5. Tonino dice:

    Leggendo un po' in giro sembra che la priorità  sia dare dell'ipocrita a Steve Jobs: ma grazie al piffero, credete che uno per arrivare nella sua posizione e un'azienda con alle spalle quegli interessi possano non esserlo? … bah!

    La parte per me rilevante è sentire il soggetto che controlla e modella il mercato della musica online e dei riproduttori digitali dire: "The third alternative is to abolish DRMs entirely. Imagine a world where every online store sells DRM-free music encoded in open licensable formats.". Certamente non si sta parlando di Ogg-Vorbis, ma a casa mia questa è una notizia grossa. Fosse anche solo uno sfogo verbale o un pararsi il culo è una presa di posizione che spinge altri a dire la propria.

    Interessanti i link di Egon e Vittorio.

  6. AdRiX dice:

    "DRM-free music encoded in open licensable formats". Così non sono protetti i diritti degli autori dei contenuti ma solo quelli dei detentori della tecnologia di codifica.

    E grazie tante. Apple fa i soldi non dalla musica ma dagli apparecchi! E il suo open licensable format blinda l'utente ai suoi prodotti.

    Consiglio la letura di questa analisi per capire cosa davvero sta a cuore a Steve Angioletto Innovatore Jobs.

    http://www.edn.com/article/CA6406501.html?partner=enews&nid=2019

  7. Tonino dice:

    Adrix: non ti sfuggirà  che la tutela degli autori e dei performer è il pretesto usato fin'ora per sostenere l'introduzione delle misure di rights management.

    Dal link che hai messo si arriva al blog di un membro del team di Zune dal quale si possono evincere un po' di osservazioni interessanti, come per esempio il fatto che il mercato delle vendità  online non è poi così florido (Virgin e Aol hanno chiuso) e che l'uscita di Jobs potrebbe essere letta come un'ammissione che le vendite dello store sono al di sotto delle aspettative e che il modello messo in piedi non sta funzionando.

    http://www.zunester.com/index.html

  8. AdRiX dice:

    Il modello funziona benissimo: Apple vende iPod a carrettate. Che vengono riforniti di musica in grandissima parte rippata, "piratata", scambiata… e ci guadagna (meritatamente) un bel po' di soldini.

    I principi alla base del DRM sono sacrosanti: peccato che le tecnologie poi vengano progettate e implementate da pochissimi attori monopolisti che fanno gli editori, non gli autori.

    E quindi ben venga la proposta di Jobs, quello che gli si rimprovera è di predicare bene e razzolare male.

    Inizia tu Steve. Poi ti diciamo "bravo"!

  9. alessandro dice:

    fatto che sta che apple ha fiutato il business quando gli altri facevano invece cause in tribunale…

    uno che faceva computer ha fiutato il business prima di gente che vendeva dischi…

    al che io ne convengo con apple… il mercato musicale e' una puttanata… liberiamolo e ascoltiamoci la musica che ci piace di piu… pace!