Alla luce delle recenti denunce dalla Siae a siti didattici e culturali non profit per l’utilizzo di immagini digitali di pittori protette dai diritti d’autore, con richiesta di ingenti somme pecuniarie, esprimiamo all’opinione pubblica le nostre preoccupazioni di educatori e formatori. La Siae infatti, applicando “alla lettera” una legge le cui origini risalgono all’anteguerra (legge del 22/4/1941, n. 633 e successivamente adeguata con la legge 22 maggio 2004, n. 128) e non individuando alcuna differenza tra uso didattico-formativo-istituzionale e uso commerciale, pretende il pagamento di diritti d’autore su opere protette. In particolare essa sostiene che l’utilizzazione, anche parziale, di un’opera costituisce lesione del diritto morale dell’autore e che la riproduzione non autorizzata delle opere in questione lede gli esclusivi diritti patrimoniali che la legge riconosce agli stessi. Ecco solo alcune delle innumerevoli conseguenze dirette che si verificano rispettando la norma:
1- qualsiasi sito scolastico o blog didattico che utilizza per puro scopo didattico file sonori, immagini protette, citazioni d’autore, rischia ingenti sanzioni e quindi la chiusura immediata
2- le rappresentazioni teatrali, i saggi di fine anno caratterizzati da sottofondi musicali alla presenza di pubblico o dei genitori sono insostenibili dal punto di vista economico
3- la realizzazione di cd rom didattici e la creazione di ipertesti sono estremamente costose
4- la libertà didattica e le specifiche competenze professionali degli insegnanti ne risultano condizionate
Questo comportamento limita fortemente la funzione formativa della Scuola e la libertà didattica degli insegnanti!
30
Gen
L’Associazione Nazionale Insegnanti Tutor e-learning ha messo online una petizione sulla circolazione del sapere che ho appena firmato:
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Gennaio 30th, 2007 at 16:45
caro mante.. ti ho imitato..
speriamo serva
Gennaio 30th, 2007 at 18:23
Questo quello che ho scritto sul mio blog:
Scopro attraverso Mantellini dell'esistenza di una petizione che ha lo scopo di difendere chi utilizza immagini digitali di pittori protette dall'azione legale della SIAE. L'ho sottoscritta, anche se ritengo necessario modificare la legge che permette una interpretazione così severa dei diritti d'autore, senza distinzione tra fini didattici e scopo di lucro.
Dobbiamo mettere mano alle leggi sul Copyright, per due motivi molto semplici:
– nel 1941 la situazione era palesemente diversa ed il concetto stesso di diritto d'autore, una volta molto netto, oggi si compone di un arcipelago di situazioni complesse che vanno analizzate caso per caso, senza eccessive leggerezze o punizioni una-tantum.
– chi l'ha adeguata, nel 2004, non aveva la minima idea di cosa stava facendo, o se ce l'aveva era troppo soffocato sulle posizioni di una industria, quella della vendita di beni di consumo culturali, che probabilmente oggi dovrebbe essere più matura, alla luce dei cambiamenti di questo ultimo triennio, oppure merita un declino che faccia spazio ai soggetti, anche economici, più lungimiranti.
Gennaio 31st, 2007 at 03:38
Non sono assolutamente daccordo. Gli insegnanti sono pagati per il loro lavoro, quindi ci fanno soldi, perché non dovrebbe essere così anche per gli autori veri. Se non vogliono pagare gli autori che li creino loro i contenuti per i loro corsi. Le rappresentazioni teatrali invece si possono utilizzare anche brani con licenza CC e similari.
Insomma gli insegnanti invece che pretendere di prendere a scrocco prodotti industriali e creare consumatori, potrebbero essere più creatori di cultura e formare dei creatori di cultura.
Gennaio 31st, 2007 at 04:29
Complimenti Gianluigi per la tua profonda analisi. Quindi quando un'insegnante di storia dell'arte spiegherà Picasso, per esempio, dovrà creare un dipinto imitando lo stile di Picasso, perchè non può mostrare le foto dei quadri di Picasso.
Se un'insegnante di storia vorrà discutere della cultura di un certo periodo storico, per esempio gli inizi del novecento, dovrà girare spezzoni di film e comporre musiche simili a quelle dell'epoca.
Mi sembra una concezione molto giusta della diffusione della cultura…
Cosa dire? Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le sue.
Ciao
Gennaio 31st, 2007 at 05:18
Caro ALG che non mi sono spiegato bene. Nulla vieta ad un insegnante di mostrare la foto utilizzando un libro. Da qui a copiare l'immagine per i propri scopi c'è un mare in mezzo.
Gennaio 31st, 2007 at 06:42
Preferirei evitare la forumizzazione ma tantè! Non è che non ti sei spiegato, è che non hai capito! Qui si parla soprattutto di siti internet con scopi didattici. Fintanto che stiamo parlando di lezioni frontali il mostrare il libro è possibile, ma quando faccio un sito didattico (oppure teledidattica) risulta decisamente difficile mostrare un libro o anche solo pretendere che chi vuole seguire la lezione si acquisti i libri usati per spiegare.
Ovviamente se uno si copia l'immagine e pure il commento che appare sul libro la cosa mi sembra sbagliata, ma se uno utilizza l'immagine e poi ci costruisce i commenti, le schede e quanto altro si possa immaginare…
Il discorso si potrebbe dilungare all'infinito ma il punto è questo, non si vuole difendere il diritto di copiare quanto fatto da altri ma la possibilità di integrare il proprio materiale con risorse derivanti da altri e difficilmente sostituibili con il solo scopo di diffondere la cultura e il sapere. Non so cosa ne pensi ma io preferisco un copyright magari più lasco ma cittadini più informati che il contrario.
Ciao
Gennaio 31st, 2007 at 14:05
Quali sarebbero i siti didattici, quelli come come questo della notizia http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1858783&r=PI (ripreso anche da Mante vedi sotto nella pagina). Che dice di farlo per hobby, ma poi sul sito ha un bl banner pubblicitario. Quanto ci guadagna dal suo hobby?
Sono daccordo anche io che le norme sul diritto d'autore vadano riviste, ma vanno riviste appunto tenendo in conto il diritto dell'"autore" a veder utilizzata la sua opera nel modo in cui vuole lui.