Chi si ricorda il glorioso Louvre virtuale di Nicholas Pioch, che aveva avuto un grande successo nella prima meta' degli anni '90 e che era stato fatto chiudere dal vero Louvre?
Direi che oggi la diffusione – o forse sarebbe meglio dire la promozione – delle opere d'arte on line puo' essere fatta, e non senza difficolta', solo da musei, gallerie, ecc.
Le uniche, avvilenti circostanze nelle quali ho dovuto avere rapporti con la SIAE (fortunatamente in maniera indiretta) sono sconcertanti al livello di quella qui esposta. Ci son momenti come questi in cui credo fermamente che il male assoluto del mondo alberghi in quella società e nei suoi funzionari.
Dovrebbero rinchiuderli tutti in un orrendo posto dove devi sborsare 100 euro ogni volta che vai al bagno, 50 Euro se starnutisci, 75 se peti, e ti controllano tutti gli orifizi tre volte al giorno per assicurasi che non nascondi un testo protetto da copyright scritto da qualcuno morto nella precedente era glaciale, sul quale abbiano mangiato 18 generazioni di discendenti, impedendo così al mondo intero (diversi miliardi di individui, in confronto) la fruizione di due poesie dedicate alla bisbisbisbisbisbisbisbistrisavoladell'uomo del Similaun.
Ha ragione @InnoGenna:
“We will be back in some form”
sembra la battuta finale di un film di George Romero in cui i morti viventi, che sembravano definitivamente sconfitti, torneranno invece "in qualche maniera" in un sequel altrettanto terrificante.
Ogni tanto vedi questi Ciampolilli uscire dal nulla nelle stanze della politica italiana, cerchi di capire chi siano e poi quando almeno un po’ lo hai capito ti siedi, ti prendi la testa fra le mani e ti domandi:
“Ma-come-diavolo-è-stato-possibile"
@ElisaMarconi84: La vastità dell'offerta digitale ci fa ottenere velocemente ciò che desideriamo ma ci porta anche ad accontentarci di una qualità minore. Ecco cos'è la #bassarisoluzione tecnologica che si interseca con la bassa risoluzione delle nostre vite. #Mantellini https://t.co/peLz7zWwxQ
Gennaio 25th, 2007 at 18:01
Eh, nulla di nuovo sotto il sole.
Chi si ricorda il glorioso Louvre virtuale di Nicholas Pioch, che aveva avuto un grande successo nella prima meta' degli anni '90 e che era stato fatto chiudere dal vero Louvre?
Direi che oggi la diffusione – o forse sarebbe meglio dire la promozione – delle opere d'arte on line puo' essere fatta, e non senza difficolta', solo da musei, gallerie, ecc.
Ciao, Fabio.
Gennaio 25th, 2007 at 19:22
Le uniche, avvilenti circostanze nelle quali ho dovuto avere rapporti con la SIAE (fortunatamente in maniera indiretta) sono sconcertanti al livello di quella qui esposta. Ci son momenti come questi in cui credo fermamente che il male assoluto del mondo alberghi in quella società e nei suoi funzionari.
Gennaio 26th, 2007 at 02:47
I bollini sulle fotocopie, la tassa sui cd, il divieto di P2P, i diritti d'autore sulle immagini dei quadri…
E ci meravigliamo se siamo uno dei paesi più ignoranti e analfabeti d'Europa?
Che vergogna….a quando una liberalizzazione che cancelli quella demenza minculpoppiana che è la Siae?
Gennaio 26th, 2007 at 03:07
Dovrebbero rinchiuderli tutti in un orrendo posto dove devi sborsare 100 euro ogni volta che vai al bagno, 50 Euro se starnutisci, 75 se peti, e ti controllano tutti gli orifizi tre volte al giorno per assicurasi che non nascondi un testo protetto da copyright scritto da qualcuno morto nella precedente era glaciale, sul quale abbiano mangiato 18 generazioni di discendenti, impedendo così al mondo intero (diversi miliardi di individui, in confronto) la fruizione di due poesie dedicate alla bisbisbisbisbisbisbisbistrisavoladell'uomo del Similaun.