Come gia’ sospettato qualche giorno fa da Quintarelli la RAI si rimangia l’articolo del Contratto di servizio nel quale si affermava la libera circolazione in rete dei propri contenuti con licenza CC. Niente di nuovo sotto il sole insomma.

(via PI)

7 commenti a “DI TUTTO DI MENO”

  1. Lunar dice:

    i diritti ragassi, i diritti dove li mettiamo?

    Probabilmente gli unici contenuti che la RAI può mettere online con licenza CC sono gli annunci delle presentatrici. Neanche le previsoni del tempo possono andare in Internet con licenza CC. Lo stato maggiore dell'aeronautica potrebbe avere qualcosa da ridire. ;)

    Su, da bravi, non fate le animelle candide da blogger sognatori promossi a più alti incarichi. La vita fuori (dalla rete) è dura, sapete?

  2. .mau. dice:

    Scusa, Lunar, ma è ovvio che Titanic non può essere messo in CC. Ma anche solo una coproduzione Rai sì.

  3. Lunar dice:

    si se lo prevede il contratto altrimenti ciccia.

    Non è escluso che in futuro in fase di stesura dei contratti si possa considerare la ditribuzione sotto licenza CC. Ma per i contenuti già  realizzati o in fase di sviluppo la vedo dura, molto dura.

  4. .mau. dice:

    oh yeah, ma se non inizi a scriverlo che vuoi dare la CC non ce l'avrai mai!

  5. Fabio Masetti dice:

    Prendo due picciono con una fava. Delurko e aggiungo una notizia. Gianluca Stazio di rainet, rai dovrebbe intervenire al barcamp di Roma, il 20 gennaio proprio sul tema. Ottima occasione per parlare dell'art. 6

    un saluto.

  6. Axell dice:

    niente di nuovo sotto il sole… o meglio sotto il cavallo… e sotto il cavallo ci sono i…

  7. Gus dice:

    magari avesse fatto solo quello.

    Adiconsum ha fatto la comparazione e guarda cosa ne è venuto fuori….