1 Le licenze CC sono fantastiche, ma solo fino a un certo punto, perche’ quando la lotta si fa dura molti loro aspetti diventano opinabili (per esempio Daw, una volta redarguito per la mancata attribuzione decide di citare come fonte genericamente il sito web di radio radicale e non l’URL esatto nel quale ha scaricato il video) rimandando alle schermaglie legali solite.
2 Su Internet gridare alla censura e’ un attimo (anche quando, come nel caso in questione, si tratta di tutt’altro). E l’eleganza di riconoscere le posizioni altrui – come appare evidente dalla nuova versione del video pubblicata da Daw su YouTube – non e’ equamente distribuita nel creato.
3 Non basta utilizzare licenze CC per essere automaticamente schierato dalla parte dei buoni (far scrivere a Daw da un legale e’ stata una idea molto “old style” e l’ingiunzione di applicare entro un’ora le disposizioni contenute nel messaggio, ridicola).
Io ho molta stima delle ultime iniziative sul web di radioradicale, in particolare Fai Notizia e’ forse l’unico esperimento concreto di “giornalismo dei cittadini” tentato in Italia. Quello che oggi mi pare necessario comprendere e’ che, allo stato, le licenze CC sono poco piu’ di una convenzione fra gentiluomini (e gentildonne). E come tali vanno forse considerate.
L’alternativa e’ quella di tornare ad ingrassare i mastini degli studi legali.
Novembre 18th, 2006 at 08:39
l'url corretto per Fai Notizia e' http:// fainotizia.radioradicale.it
Novembre 18th, 2006 at 10:43
C'e' stata una sentanza in Olanda, alcuni mesi fa, che ha riconosciuto la validita' di una Creative commons.
Ciao, Fabio 5.0