28
Set

In molti in queste ore riprendono un articolo di Beppe Severgnini sulla annosa questione dei rapporti fra Blog e Giornalismo. Severgnini e’ un ottimo giornalista, piacevole, colto, ironico e dai mille talenti (anche televisivi). Lo dico sinceramente, uno dei miei preferiti. Ma la sua posizione su come domani o oggi i blog incideranno sul processo informativo, pur nella stringatezza di un intervento di poche righe, non mi pare che esprima altro che la sua scarsa conoscenza del fenomeno (il che ovviamente non e’ una colpa definitiva). Del resto se i blog sono Grillo e Dagospia mi sento quasi di essere d’accordo col suo punto di vista, fragilissimo e mille volte smentito, sulla autorevolezza a priori delle grandi testate. Oggi Severgnini, come moltissimi, accenna semplicemente a qualcosa che non conosce. Domani, per le ragioni che dicevo prima, sono certo che capira’.

11 commenti a “ALLA PROSSIMA”

  1. arbaman dice:

    Stamane, leggendo l'articolo di Severgnini, pensavo a quanto il tuo articolo "Perche' i giornalisti odiano i blog", che ho letto ormai molto tempo fa, fosse profetico.

    Personalmente, nel mio piccolo, se dovessi scegliere tra Manteblog e i suoi commentatori a volte anche sguaiati e Severgnini e il suo forum ricco di commenti anche ben scritti ma il più delle volte incolori e banali (e tutto sommato spesso anche piuttosto snob) non avrei dubbi : Mante for ever.

    Mi spiace per Severgnini ma preferisco l'autorevolezza di chi vive il mondo in modo intelligente e perspicace rispetto a quella di chi, pur scrivendo dal tempio mediatico, quindi per opportunità  da un osservatorio privilegiato, fatica a capire il mondo che lo circonda.

    Non é più sufficiente essere giornalisti del Corriere per essere autorevoli e l'informazione, grazie al cielo non ha più molto a che vedere con "la vecchia e rassicurante affermazione 'l'ho letto sul Corriere della Sera".

    Purtroppo ho come l'impressione che anche se molti bloggers oggi hanno letto o leggeranno Severgnini, lui non farà  altrettanto coi loro blog, anche se ne avrebbe davvero bisogno.

  2. Fabio Metitieri dice:

    Mante, e' rassicurante notare come almeno tu abbia ancora una fede sempiterna e incrollabile: chi non e' d'accordo con te sbaglia, ma in futuro – se non e' stupido e se leggera' i blog – capira' e si ravvedera'. Notevole, davvero.

    Piu' seriamente, a me il pezzo di Severgnini sembra molto equilibrato, soprattutto in quella chiusura in forse, che dice: "Tutto dipende da noi".

    All'estremo opposto, non vedere che la blogosfera – quella italiana, in particolare – non potra' mai diventare il New York Times e' decisamente ottuso. Eppure il tempo passa, le situazioni evolvono, molti spigoli passati si sono smussati…

    Come si dice in questi casi? Solo gli stupidi non cambiano mai Ikea.

    Ciao, Fabio.

  3. Stefano Quintarelli dice:

    Mah, e' un tema impegnativo.

    ne parlavo oggi con beppe che proprio oggi ha postato sul rapporto tra giornalismo e blog.

    Io penso che Internet sia un solvente che abbatte le barrire di potenziale.

    una volta la riflessione, la discussione su temi non triviali era confinata alle stanze di chi si poteva permettere di farlo perche' non doveva sbarcare il lunario.

    E' lo stesso fenomeno che si sottolinea la massima "cambiamo il mondo in fretta, prima che il mondo cambi noi". finche' sei studente e puoi avere il lusso di pensare, confrontarti e non lavorare per mantenere te stesso, la moglie i figli e garantire loro il lavoro, puoi dedicare risorse intellettive e tempo a questa attivita'.

    Il Blog consente di allargre la discussione, di usare ritagli di tempo e ci consente di scrivere, leggere, confrontarci.

    Internet, il solvente, ha abbassato la barriera di potenziale della riflessione.

    Franco carlini dice che il suo mestiere di giornalista e' di lettore conto terzi, lui legge, si fa una idea, e fa un riassunto spiegandola ai suoi lettori che non hanno il tempo/la possibilita' di informarsi estesamente e riflettere.

    Per queste persone ci sara' sempre il giornale.

    Per chi vuole, ci sono i blog.

    Almeno, io lo interpreto cosi.

    Io sul mio blog non ho nessuna notizia nuova, nessuno scoop. solo una razionalizzazione di notizie e delle riflessioni e un confronto con chi lo accetta.

    Sono d'accordo con mante, pubblicare ogni giorno una critica, senza interagire, a mio avviso non non e' lo spirito del blog.

    IMHO

  4. berny dice:

    esatto, arbaman: difficile, in molti casi impossibile, che i giornalisti nostrani doc vogliano accorciare le distanze con i blogger, citizen journalist e via di seguito; ovvero hanno paura a sporcarsi le mani…

    storia vecchia, d'altronde, che severgnini conferma e altri rafforzano attivando pseudo-dialoghi nei blog delle "grandi firme" (vedi repubblica/kataweb)

    e il punto, stefano, non e' tanto che cia sia o meno spazio per i giornalisti alla carlini, quanto piuttosto allargare l'area della partecipazione e avvicinare chiunque produca informazione nei vari ambiti

    fabio, ma chi vuole mai che la "blogosfera – quella italiana, in particolare – possa mai diventare il New York Times"? scherzi? again, non si tratta piuttosto di creare scenari/spazi paralleli e complementari, etc.?

    speriamo solo, massimo, sia vero che "severgnini, come moltissimi," parla di qualcosa che non conosce — anche se temo che in realta' *non voglia* conoscere quel qualcosa, il che e' un po' (tanto) diverso…

  5. massimo mantellini dice:

    ciao arbaman, mille grazie (sei troppo buono :-)

  6. Fabio Metitieri dice:

    Berny, se gli spazi da creare sono complementari, allora il post di Mantellini (come molti altri suoi interventi su questo argomento) non ha alcun senso. Che e' piu' meno la mia tesi e, direi, non e' troppo distante da quello che ha scritto Severgnini in quel pezzo.

    Se poi, invece di leggere e di riflettere sui contenuti, si vuole sempre giocare alle guerre di posizione, condotte in base alla precisa casellina in cui ci si trova, ah, vabbe'….

    ;-)

    Ciao, Fabio.

  7. Attentialcane dice:

    Mi pare di averlo detto anche da Mauro Lupi, ma se Severgnini fosse nato un po' più tardi avrebbe aperto un blog che – visto che è bravo – sarebbe stato molto seguito e allora, magari, gli avrebbero proposto una rubrica per il Corriere della sera. E se non gliela avessero proposta allora ecco i soliti giornalisti che hanno paura che venga soffiata loro la poltrona.

    A parte le battute, credo che ci siano vari tipi di giornalismo. Sono d'accordo che un giornale riesce a vagliare meglio le fonti, perchè sono in tanti (questo, è naturale, non significa che sono impermeabili alle cazzate), perchè hanno più mezzi eccetera, però magari un blogger che mastica benissimo un paio di argomenti a un giornalista del Corriere della sera potrebbe essere utile forse come fonte di informazione.

  8. Cubic dice:

    Severgnini vs Mantellini? Ma non fate gli ipocriti.. Una cosa è certa: il secondo non ha alcuna capacità  di interpretare gli articoli del primo.. altro che profezie, qui è mestiere..

  9. NedoNadi dice:

    boh, non ho letto l'articolessa del beppo, però già  il fatto che (a quanto pare), metta insieme Beppe Grillo e il sito fotocopia-balconcino-gossippparo dagospia la dice lunga…(segue)

  10. NedoNadi dice:

    poi sempre 'ste menate che loro, i giornalai (le firmone ovvio, mica i cococo):

    1 – "sono professionisti"…MA''DDECHE? a scrivere ca+ate che fan venire il latte alle ginocchia? (vedi: la giovane-vecchia-zia severgnini, la zuccona – cacchio, non bastava guglielmo, ma quanti ce ne sono? – marialaurarodotà , concita-chenomedel casso-degregorio…boh queste, se non altro, me le bomberei di brutto, scusate se sono vulgare…);

    2 – "noi giornalai controlliamo le fonti"…seeeh, asoreta, controllano le fonti se devono dare in testa all'albanese che non c'ha i soldi per denunciarli, se no vedi:

    telekomserbia

    telecomitalia

    parmalat

    bondargentina

    fiat

    nigergate

    ustica

    etcetcetcetc

    leggendo i giornalai, se siete riusciti a capire qualcosa siete veramente bravi

  11. NedoNadi dice:

    aggiungo e concludo:

    cacchio vuole dire "blog"? se sono le bigbabool ovvio che trattasi di troiaio,

    se volete volete capire qualcosa della guerra al terrorismo o, se preferite 4GW, leggere:

    – juan cole

    -william s. lind

    tutt'eddue su wikipedia -eng- oppure google),

    è, IMHO, fondamentale, poiché i suddetti CONOSCONO l'argomento del quale parlano…

    ciao, me ne torno in via di giusto, a voi trovare dove cacchio sta 'sto posto…