Tra poco arriverà il Salvatore della Patria, l'unico in Italia che in questo momento ha una liquidità che gli consenta una simile operazione, che si accaparrerà anche questo bocconcino con lodi e plausi di Repubblica (e ci mancherebbe!), Prodi e compagnia cantante.
Robba che se una simile azione concertata fosse stata partorita dal berlusca avrebbero dovuto transennare piazzale loreto…
Mi domando perchè non abbiate considerato la stampa straniera. Il New York Times ha scritto in molte meno righe l'operazione prettamente finanziaria di Telecom Italia.
Gli effetti diretti ed indiretti dell'operazione sul panorama dei media è invece ancora da valutare e sicuramente lascerà a mio avviso un segno anche se è difficile comprendere quale.
Un post bellissimo non c'è dubbio. Lo completerei solo con: in 5 anni 30.000 posti di lavoro in meno, di cui quasi 20.000 a carico dell'Inps grazie alla mobilità che si dovrebbe concedere ad aziende con i bilanci in perdita mentre Telecom e Tim hanno dato superdividendi, il caso Atesia che investe direttamente Telecom Italia molto più del Gruppo Cos perché i risultati della famosa ispezione degli ispettori del Lavoro riguardano il periodo fino al 2004 in cui Atesia era di proprietà Telecom Italia, aggiungerei il più di un milione di "attivazioni di servizi e tariffe"abusive. Lo smantellamento di ogni presenza fisica sul territorio, l'allungamento dei tempi di riparazione dei guasti degli abbonati tornando a situazioni anni '80. Questo è il bilancio sociale di Telecom Italia, poi c'è Sermonti sponsorizzato da Telecom che legge l'Eneide o McCartney al Colosseo ma non credo che il canone debba servire principalmente a questo.
Pier Luigi, però non diamo al Tronchetto colpe non sue. L'esternazionalizzazione dei tecnici di centrale, con tutti i danni che ne conseguono (banalmente, quando un operaio sa che su quella centrale ci deve lavorare lui ovviamente mantiene il tutto più ordinato) è nata più di dieci anni fa. Non saprei se la messa in mobilità è di quegli ordini di grandezza, ma certamente è figlia del solito vizietto italiano (vedi Agnelli); è stata molto peggiore l'esternalizzazione fatta in grande. Su Atesia, non è che Cos abbia cambiato le cose, no?
La parte degli addebiti abusivi invece è tristemente vera, se ti consola sono quattro anni che sto aspettando che mi rimborsino 70.000 lire di una bolletta che mi addebitarono nonostante io l'avessi regolarmente pagata. Però mi sa tanto che capiti lo stesso in tutte le altre compagnie telefoniche che delegano a co.pro. queste campagne, almeno così mi dice la mia gola profonda personale.
"Lo spezzatino portato avanti da Tronchetti in cinque anni con una campagna cessioni da 14 miliardi crea per i De Benedetti le condizioni di un attacco totale. La forza di Carlyle potrà scendere in campo senza intaccare la retorica dell'italianità perchè, fino a prova contraria, Carletto De Benedetti e i suoi figli sono una famiglia italiana a pieno titolo. Il piatto freddo che scatena il loro appetito non riguarda solo Tim ma tutte le dismissioni che il regista brizzolato di Pirelli metterà in campo per rientrare dei debiti."
Non vorrei infierire ma delle famose siringhe tecnologiche di Arcuri, molto costose, certo, ma che ci avrebbero fatto risparmiare un sacco di soldi si è più saputo nulla?
Fontana, De Luca, Emiliano (e molti altri) e il dispregio assoluto della più elementare idea di Paese. Noi, noi, NOI. Dove noi siamo io e i miei amici. Io e i miei compari. Io e la mia famiglia.
Settembre 12th, 2006 at 12:31
Hai ragione, proprio un bel post.
Settembre 12th, 2006 at 13:05
Tranquilli compagni,
Tim non finirà in mani straniere.
Tra poco arriverà il Salvatore della Patria, l'unico in Italia che in questo momento ha una liquidità che gli consenta una simile operazione, che si accaparrerà anche questo bocconcino con lodi e plausi di Repubblica (e ci mancherebbe!), Prodi e compagnia cantante.
Robba che se una simile azione concertata fosse stata partorita dal berlusca avrebbero dovuto transennare piazzale loreto…
Settembre 12th, 2006 at 13:20
http://blogs.it/0100206/images/il%20potere%20e%20nulla%20senza%20con.JPG
???????????
Settembre 12th, 2006 at 13:22
Mi domando perchè non abbiate considerato la stampa straniera. Il New York Times ha scritto in molte meno righe l'operazione prettamente finanziaria di Telecom Italia.
http://www.nytimes.com/2006/09/12/business/worldbusiness/12tele.html?_r=1&oref=login
(occorre registrarsi).
Gli effetti diretti ed indiretti dell'operazione sul panorama dei media è invece ancora da valutare e sicuramente lascerà a mio avviso un segno anche se è difficile comprendere quale.
Settembre 12th, 2006 at 13:52
Lacrime e sangue:
Rating quasi da junk bond
http://it.biz.yahoo.com/12092006/92/telecom-italia-chiude-in-bellezza-agenzie-rating-confermano-giudizio-eccetto.html
Debiti ( fonte Telecom Italia Spa ) oltre € 40 mld ovvero una finanziaria e mezzo dello stato
http://www.telecomitalia.it/bilancio2005/Download/TI-Spa-SP-CE-2005.xls
Altri asset ( Pirelli Tyre ) in mano alle banche dopo il tentativo fallito di collocamento
http://www.borse.it/News.php?IDNews=89631
La dichiarazione che loro chiamano di sostenibilità ( fonte Telecom Italia Spa
in realtà il riferimento è alla troppo impegnativa c.s.r. )
Il Gruppo Telecom Italia agisce nella piena convinzione che le attività
di business debbano essere svolte nel rispetto delle legittime aspettative
di tutti gli stakeholder, in linea con l'adesione ai Principi del Global Compact
dell'ONU ( visitare http://www.globalcompactitalia.org al riguardo ).
Un'azienda sostenibile deve essere attenta ai risultati economici, senza perdere
di vista il contesto ambientale e sociale in cui opera.
http://www.telecomitalia.it/cgi-bin/tiportale/TIPortale/ep/home.do?LANG=IT&tabId=3
I costi sociali li pagheranno i soliti e spero non succeda l'effetto domino.
Nazionalizzare le perdite e privatizzare i profitti molto banalmente.
Settembre 12th, 2006 at 14:08
Un post bellissimo non c'è dubbio. Lo completerei solo con: in 5 anni 30.000 posti di lavoro in meno, di cui quasi 20.000 a carico dell'Inps grazie alla mobilità che si dovrebbe concedere ad aziende con i bilanci in perdita mentre Telecom e Tim hanno dato superdividendi, il caso Atesia che investe direttamente Telecom Italia molto più del Gruppo Cos perché i risultati della famosa ispezione degli ispettori del Lavoro riguardano il periodo fino al 2004 in cui Atesia era di proprietà Telecom Italia, aggiungerei il più di un milione di "attivazioni di servizi e tariffe"abusive. Lo smantellamento di ogni presenza fisica sul territorio, l'allungamento dei tempi di riparazione dei guasti degli abbonati tornando a situazioni anni '80. Questo è il bilancio sociale di Telecom Italia, poi c'è Sermonti sponsorizzato da Telecom che legge l'Eneide o McCartney al Colosseo ma non credo che il canone debba servire principalmente a questo.
Settembre 12th, 2006 at 14:42
eccellente post
che tristezza anche i codini di Tolardo, la pena di Atesia, l'ipocrisia di Progetto Italia
buona serata a tutti
Settembre 12th, 2006 at 17:21
Pier Luigi, però non diamo al Tronchetto colpe non sue. L'esternazionalizzazione dei tecnici di centrale, con tutti i danni che ne conseguono (banalmente, quando un operaio sa che su quella centrale ci deve lavorare lui ovviamente mantiene il tutto più ordinato) è nata più di dieci anni fa. Non saprei se la messa in mobilità è di quegli ordini di grandezza, ma certamente è figlia del solito vizietto italiano (vedi Agnelli); è stata molto peggiore l'esternalizzazione fatta in grande. Su Atesia, non è che Cos abbia cambiato le cose, no?
La parte degli addebiti abusivi invece è tristemente vera, se ti consola sono quattro anni che sto aspettando che mi rimborsino 70.000 lire di una bolletta che mi addebitarono nonostante io l'avessi regolarmente pagata. Però mi sa tanto che capiti lo stesso in tutte le altre compagnie telefoniche che delegano a co.pro. queste campagne, almeno così mi dice la mia gola profonda personale.
Settembre 13th, 2006 at 11:57
ed infatti, puntualmente…(da dagospia):
"Lo spezzatino portato avanti da Tronchetti in cinque anni con una campagna cessioni da 14 miliardi crea per i De Benedetti le condizioni di un attacco totale. La forza di Carlyle potrà scendere in campo senza intaccare la retorica dell'italianità perchè, fino a prova contraria, Carletto De Benedetti e i suoi figli sono una famiglia italiana a pieno titolo. Il piatto freddo che scatena il loro appetito non riguarda solo Tim ma tutte le dismissioni che il regista brizzolato di Pirelli metterà in campo per rientrare dei debiti."