Perche’ si tratta di un ottimo esempio?
Intanto perche’ Telecom e’ da tempo una societa’ (una delle poche) con una grande capacita’ di controllo sull’informazione. Non mi va ora di far polemica – finiremmo troppo lontani – ma Telecom, in ragione dei suoi milioni di euro investiti in pubblicita’ a pioggia ed ovunque, e’ ancora oggi in grado di far scrivere sui piu’ letti giornali italiani che non e’ (quasi) successo nulla. Bastera’ leggere i quotidiani domani, o i siti web dei grandi gruppi editoriali oggi per avere un ottimo esempio del bavaglio comunicativo che troppi soggetti in questo paese indossano volontariamente quando in ballo ci sono i soldi degli inserzionisti. Certo oggi non e’ proprio possibile far finta di nulla, ma si infraleggono* bene gli sforzi di ammortizzare lo choc di simili scorpori e cambi di rotta.
La seconda ragione, diciamo cosi’, “antropologica” in questa vicenda e’ che negli ultimi tempi moltissime persone hanno aperto un blog. Molti esperti, molti giornalisti desiderosi di dare nuovi stimoli al proprio lavoro, molti accademici o semplici amatori di argomenti strani come per esempio l’ITC sono finiti dentro i nostri aggregatori. E questi signori, suoi loro blog (non mi va di far nomi ai quali recapitare complimenti, finiremmo troppo lontano) hanno disegnato in maniera molto chiara (e curiosamente opposta a quanto leggeremo domani sulla stampa) lo scenario delle ultime scelte strategiche (per cosi’ dire) di Telecom Italia.
Siamo cosi’ di fronte a due panoramiche sullo stesso argomento, di segno diversissimo. La grande discontinuità , non e’ elegante dirlo, ma sembra essere, ancora una volta, quella legata al denaro. Si possono addomesticare (forse qualche volta accade) le opinioni dei media. Non si puo’ invece ancora acquistare la passione e la libera espressione di chi comunica per amore di comunicare. Una morale piccola, magari gia’ nota, ma lo stesso molto utile e confortante.
* “infraleggere” e’ copyright Brodoprimordiale.
Settembre 11th, 2006 at 17:21
Bastera' leggere i quotidiani domani, o i siti web dei grandi gruppi editoriali oggi per avere un ottimo esempio del bavaglio comunicativo che troppi soggetti in questo paese indossano volontariamente quando in ballo ci sono i soldi degli inserzionisti.
Quello che si legge ora su Stampa, Giornale e Repubblica pero', sembra un po' diverso da cio' che dici.
Ma in ogni modo conviene aspettare, come hai osservato.
Settembre 11th, 2006 at 19:35
perché, i miliardi stanziati un governo fa per la pubblicità alla regione Sicilia, che "passa" regolarmente solo su Rete4, che suggerimenti ti danno sulla libertà di informazione sui media?
f.
Settembre 12th, 2006 at 01:15
Editori, giornalisti non sono mai sopra le parti.
Soggettivamente, per credo politico o per interesse personale.
Nulla di male se è palese, ma pericoloso se sono firme e possono influenzare masse spostandole.
Conosco ( evito i nomi ) giornalisti che su periodici di grande tiratura incensano sempre le stesse aziende.
Sono i maestri cerimonieri della tattica comunicativa delle suddette.
Si vuole che seguano pedissequamente uno dei principi dell'economia "massimizzare" ( la prestazione professionale in cambio di altro ).
Cosa si fa per campà ed un momento di gloria.
Settembre 12th, 2006 at 01:57
Oltre che sulla stampa, è nella vita reale, nel mercato di tutti i giorni, che non conviene quasi mai mettersi contro il monopolio. Ti assicuro che perfino progettare una wi-fi metropolitana e/o regionale, anche se con un bel po' di Enti, o sfidare la morta gora della nostrana "soi disant" Società della Conoscenza non è proprio un pranzo di gala.Ci sono troppi interessi consolidati, tanto denaro e tanto quieto vivere a remare contro!
Settembre 12th, 2006 at 02:42
Condivido due passaggi: 1) il cambiamento ci sarà è sara di grandissima portata 2) occorre aspettare per comprendere gli effetti di questo riassetto
Settembre 12th, 2006 at 02:49
Il tema è talmente rilevante che se ne occupano blog da diverse parti del pianeta, per rendersene conto, basta farsi un giro su Technorati. E' molto interessante mettere le diverse opinioni a confronto, si ricavano informazioni ed analisi difficilmente trovabili sulla stampa, questo è un dato di fatto.
Settembre 12th, 2006 at 02:51
Mi affascina davvero questa frase: "suoi loro blog hanno disegnato in maniera molto chiara (!!) … lo scenario delle ultime scelte strategiche (per cosi' dire) di Telecom Italia."
Davvero?
Ma che ci stanno a fare allora tutti questi analisti ed esperti finanziari.
Anni e anni di studi e progetti e poi
arrivano questi 4 blogger (notoriamente tuttologi) che ci spiegano tutto chiaramente.
Lorò sì che sanno cosa succede davvero.
E celo spiegano pure chiaramente.
Ma perchè diavolo le aziende e i governi non si affidano a loro per capire dove va l'economia mondiale e quali saranno i futuri scenari?
In Medio Oriente c'è caos solo perchè nessuno ha mai pensato di chiedere un parere a questi 4 blogger.
Altrimenti ci avrebbero ammansito un un bel post e… vualà anche il problema mediorientale sarebbe risolto una volta per tutte.
"Chiaramente".
Che bello essere così esperti di tutto e di nulla.
Settembre 12th, 2006 at 02:56
Grazie per questo post chiaro ed interessante, l'ho linkato.
Settembre 12th, 2006 at 02:56
Tutto bene ma la domanda sorge spontanea: a che serve tutta questa pappardella se non mi metti manco un link, ad esempio alle fonti di info "alternative"?
Settembre 12th, 2006 at 07:04
Già . Sempre a lamentarsi e poi si leggono qui solo teorie astratte. Fai questo benedetto confronto tra blog superintelligenti e giornalisti corrotti e piduisti.. vediamo che cosa esce dalle tue superinchieste.
Settembre 12th, 2006 at 07:07
Mantellini, l'acutezza del tuo intervento avrà sorpreso l'intera redazione del Sole24Ore…
Settembre 12th, 2006 at 07:39
Mantellini per alcuni siamo tutti visionari, accademici saccenti e rompimaroni.
Anche Beppe Grillo nel pubblicare i nomi
http://www.beppegrillo.it/2006/09/conigliera_rai.html
Di solito il fastidio lo prova chi ha delle rendite di posizione da difendere oppure interessi diretti.
Meglio mantenere lo status quo, la vera innovazione.
Come dicono negli States "business is business" e se ti frego la colpa è tua.
Alla faccia della responsabilità sociale di un business eco-solidale ed etico.
Poi ci si chiede cosa non funziona nel sistema.
Chi contesta correttamente si misuri sui contenuti che è più difficile.
Settembre 12th, 2006 at 08:15
Io non vedo nessuno o quasi che comunica "per amore di comunicare". Io vedo solo esibizionismo.
Settembre 12th, 2006 at 09:11
Caro Massimo,
come al solito un ottimo post, interessante stimolante; mi permetto di dire che la maggioranza dei blogger non si è informata in maniera "tecnica" sulla faccenda, ma piuttosto ha inseguito come un branco i "capifila" che hanno saputo dare una opinione ferma e netta; non vedo in questo un merito per la blogosfera. Come te, tuttavia, condivido l'immensa utilità di questa informazione "infraletta" che forse riesce a limitare preventivamente le uscite troppo accondiscendenti dei soliti quotidiani, cartacei e non.
Un caro sauto!
Settembre 12th, 2006 at 09:36
concordo. Seguire pedissequamente i capofila blogghettari non è poi così diverso da seguire pedissequamente i capofila giornalistici.
Settembre 12th, 2006 at 10:46
Eppure, .mau. quello che leggo da te (o qui, o da Beppe) mi convince di più di quello che leggo da Turani. Ma forse nella mia ingenuità mi faccio convincere da "esperti di tutto e di nulla".
Settembre 12th, 2006 at 11:09
è perché noi sappiamo scrivere meglio di Turani :-)
Settembre 12th, 2006 at 13:59
E' ovvio che ci siano giornalisti e giornalisti: su Repubblica per un Turani che pende dalle labbra di Ruggiero ci sono Oddo e Pons che ti raccontano l'Opa di Colaninno e che ti hanno detto i guai che sarebbero successi 3 anni fa, ci sono giornalisti come Peter Gomez dell'Espresso che non hanno avuto paura di Telecom Italia per lo scandalo delle intercettazioni ma il resto dell'Italia giornalistica se ne è fregata, per un Renato Farina su cui stendere un velo pietoso c'è un Oscar Giannino che ha detto come stanno le cose su Telecom Italia perfino su un foglio come Libero. Quindi ci sono delle buonissime eccezioni, ma la regola, ha ragione Mante, è un'altra.
Settembre 12th, 2006 at 17:08
L'articolo di Giannino è stato in effetti una piacevole sorpresa: non pensavo che Libero avesse giornalisti diversi da Feltri e Farina.
Settembre 13th, 2006 at 02:52
Un commento veloce, visto che in molti mi hanno scritto riferendosi a questo post.
Non credo, prima di tutto, che i blog abbiano fatto molto sulla vicenda, nel senso che qualcuno ha detto qualcosa e molti hanno ripreso i discorsi. Ma non si può dire che la comunicazione si è mossa o ha preso piede dai blog.
In secondo luogo, il fatto che Telecom sia un ottimo investitore pubblicitario non è un deterrente in sè a discutere di certi argomenti sui giornali, visto che il Presidente del Consiglio era all'oscuro e che è decisamente una parte in causa, quasi l'investitore di Telecom.
Al Sole 24 Ore ci si sta attenti a quel che si dice, si verificano le cose, ma poi si dicono anche fuori dai denti.
Come avrai già potuto notare, non si accenna minimamente alle vicende vere, da nessuna parte, ossia al perché le banche escono da Olimpia e di che cosa vogliono le banche (ops, ma sono le stesse) da Rcs.
Gli "imprenditori illuminati", come si diceva una volta, sono "in ostaggio" di questi signori.
Che per altro non investono miliardi a pioggia e comunque godono di un rispettoso silenzio.
Ciao
PS Goditi lo spot di Totti e Gattuso, giusto per parlare di telefonini!
Settembre 16th, 2006 at 13:56
Ciao,
ho segnalato questo post nella selezione dei post della settimana che pubblico sul mio blog. A rileggerci
Settembre 19th, 2006 at 13:46
Bhe Massimo, che dire di questo post?
Sei stato più di un buon profeta. Effettivamente visto il potere che Telecom ha sull'informazione, possiamo già affermare che sia una media company…
Per quanto riguarda i blog ed i vari commenti, noi di ecopt abbiamo (speriamo) contribuito nel nostro piccolo, attraverso un analisi della nuova strategia telecom e, sopratutto, con approfondimento in 4 parti della storia della compagnia.
L'approfondimento sulla strategia lo trovi su:
http://www.ecopt.it/2006/09/13/telecom-il-tramonto-di-una-visione/
Ciao e buon lavoro! ;)
Stefano