07
Set
Girano voci secondo le quali Telecom Italia stia per scorporare e vendere TIM. Io capisco nulla di simili partite a giro: quello che osservo, una volta che TIM verra’ venduta (si dice agli spagnoli o ai tedeschi) e’ che la telefonia mobile in Italia, il vanto tecnologico della nazione (o meglio l’unico ambito nel quale non siamo ultimi fra gli ultimi) non avra’ piu’ nessun player nostrano.

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15 commenti a “TIMMELO”

  1. .mau. dice:

    c'è solo una cosa che non mi torna. Tronchetti avrebbe potuto vendere l'anno scorso il 55% di TIM e alla fine guadagnarci di più.

  2. gm dice:

    confermo..la compro io..

  3. theo dice:

    Altra targa, stessa scrivania caro cipputi… .mau.

    :D

  4. .mau. dice:

    non è detto! sembra che forse questa volta riusciamo a spostarci di sede… (dopo che in due mesi tre persone se ne sono andate con trasferimenti interni, credo che il capo si sia accorto che il suo vantaggio posizionale della sede di Rozzano arrivando da Voghera poteva dargli dei problemi. Adesso la richiesta di spostamento del gruppo è formalizzata, gli spazi esisterebbero anche. Che la capa della logistica lombarda non abbia ancora pensato alla cosa è un dettagl……)

  5. Tambu dice:

    si, non è male come idea… TIM nasce come costola di TI, poi viene scorporata, poi viene riassorbita e addirittura fusa con TI mantenendo il brand e la ragione sociale… ora la vendono?

    e poi a quanto la riacquistano? :)

  6. fabrizio dice:

    Punto notevole.

    Visto dall'estero e ormai avendo assimilato le metodiche locali e la visione dell'Italia da qui, io girerei la domanda: da dove nasce lo sciovinismo che ci fa pensare di contare ancora qualcosa?

  7. davz dice:

    curioso, proprio un paio di settimane fa ho ascoltato un pezzo di intervista a Rutelli riguardo le imprese italaiane. Riguardo alla telefonia mobile, Rutelli diceva una cosa del genere:

    "E' un peccato che, in uno dei settori più sviluppati nel paese (riferendosi alle comunicazioni mobili e limitandone l'importanza rispetto all'energia o ai trasporti), su quattro bollette 3 vadano all'estero, dobbiamo invertire la tendenza"

    ..alla faccia!

    A parte che poi l'intervistatore, preso da un raptus di nazionalismo, ha portato il discorso anche sui produttori di cellulari (cosa di cui Rutelli non aveva fatto assolutamente riferimento)..forse non sapeva che anche le ditte estere fanno fare tutto in Cina…

  8. davz dice:

    ..niente, non riesco a scrivere un commento senza metterci in mezzo almeno un errore.. dovrei scrivere di più? O rileggere, magari? O forse tutte e due le cose?

  9. Alberto Claudio Tremolada dice:

    Il peso dei debiti totali è elevato ( € 56.416.278.555 fonte Telecom Italia Spa al 31/12/2005 ).

    L'unico modo, "PER LORO" è vendere i gioielli di famiglia e ridurre drasticamente una situazione poco sostenibile e governabile ( soprattutto dopo il mancato realizzo di alcune operazioni finanziarie ).

    Il prezzo che hanno valutato poter ricavare per l'ex Tim è discutibile ( business ormai maturo con margini in caduta ).

    Un peso insostenibile più grave, ma per i Clienti Tim, è la cultura e politica da ex monopolista nell'intrattenere i rapporti commerciali ( personalmente sono passato dopo anni da Tim a Tre e Vodafone ).

    Vedremo.

  10. Anna dice:

    Ho sempre dubitato di Tronchetti Provera. E non mi stupisce la sua incapacità  di far fronte a una situazione che lui stesso ha creato (il debito smisurato ingestibile delle scatole cinesi). Venderà  i gioielli di famiglia, tutti, ma non a prezzo di mercato, perchè oramai tutti sanno che naviga in cattive acque.

    Strano ritrovarci senza un operatore di telefonia mobile italiano, quando i circa sessantamilioni di italiani possiedono in media due telefonini (siamo appetibilissimi per chi comincia a fornire servizi di pagamento, ad esempio, tramite telefonino). Tutto questo perchè abbiamo una classe dirigente alle cozze. C'è da aggiungere una cosa: Telecom è e si comporta ancora come monopolista. Eppure tutto va a rotoli. Bah.

  11. Bricke dice:

    Me ne sono andato via da TIM a dicembre 2005, all'epoca era iniziata da poco la fusione tra telecom e tim. ora si ridividono e vendono.

    Tutte operazioni economiche che hanno riscontri, solitamente negativi nella vita reale dei dipendenti e consumatori. In tutto il mio periodo lavorato in TIM ho visto fondere, scorporare e vendere un sacco di società . Ad ogni passaggio ci si perdeva qualche centinaio di dipendenti, e ci si scambiavano debiti e finti soldi. Quelli veri dove finiranno? Possiamo immaginarcelo tutti… :)

  12. chico dice:

    Se ha ragione nelle sue previsioni il post che citi allora la situazione potrebbe diventare abbastanza demenziale: Telecom Italia vende TIM per poi diventare operatore mobile virtuale per poter continuare sulla strada dell'offerta UNICO

  13. marco nazaro dice:

    La telecom ha provato a racimolare soldi per coprire i suoi enormi debiti vendendo alcune controllate estere e emettendo altre cambiali ops.. si devono chiamare Bond adesso scusate… quindi deve vendere qualcosa che per forza gli altri concorrenti dovrebbero fare a gara a comprare altrimenti scoppia uno scandalo di una portata colossale che quello della Parmalat in confronto sarebbero 11 milierdi di noccioline!!! è stata una piacevole sorpresa scoprire il suo blog le facci oi miei complimenti

    Marco Nazaro

  14. Mr. Fake dice:

    anch'io non capisco nulla di tutto questo, di conseguenza sono d'accordo

  15. Pier Luigi Tolardo dice:

    Per realizzare la fusione dal puntob di vista interno organizzativo e del personale sono stati spesi già  alcune centinaia di milioni di euro, se Tronchetti vendesse Tim e la scorporasse dovrebbero tirarne fuori altrettanti o quasi, a questo punto, oltre alla figura del cazzo, Tronchetti provera potrebbe subire una denuncia da parte dei piccoli azionisti e rischia parecchio dal punto di vista penale, però può anche darsi che lo faccia uscendo definitivamente da telecom italia con un bel pacco di miliardi.