12
Ago
Ogni 5 minuti qualcuno con un microfono davanti alla bocca se ne esce con la battuta dell’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti. Che sembrerebbe cosa buona e giusta visto che delle decine di giornalisti che io personalmente conosco non ne ricordo uno che mi abbia confessato di essere favorevole alla sua esistenza. Ma a parte questo, ieri si e’ innescato il solito teatrino con Capezzone che si interroga sull’abolizione e l’ordine che risponde attraverso i suoi rappresentanti. Mi ha colpito in particolare la replica del Presidente Lorenzo del Boca che afferma:
“Sarebbe un grave errore. Nulla impedirebbe a un editore di mettere un posteggiatore a scrivere editoriali”.
Fra la dozzina di obiezioni che mi sorgono ne segnalo due:
1) Del Boca certo ha parlato dopo attenta meditazione: non mi viene in mente nessuna categoria come quella dei “posteggiatori” con cosi’ poca capacita’ di lobbying tale da rispondere per le rime. Del Boca insomma se la prende volontariamente con dei poveracci e questo non e’ bello.
2) Conosco posteggiatori che scrivono fantastici editoriali. Voi no?
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Agosto 12th, 2006 at 10:50
Piu' che altro, a me pare il caso di ribadire una volta di piu': chiunque puo' scrivere e pubblicare ovunque, anche senza essere iscritto a nulla.
Tutti noi pubblicisti abbiamo scritto per almeno due anni senza essere iscritti. E nessuno ci ha obbligato all'iscrizione; avremmo potuto continuare cosi'.
Ciao, Fabio.
Agosto 12th, 2006 at 11:36
Ma Bersani dov'è?
Agosto 12th, 2006 at 14:46
Ba', prima o poi Del Boca dovra' pur posteggiare.
Agosto 12th, 2006 at 16:31
Conosco editorialisti a cui non farei posteggiare la mia macchina.
Agosto 12th, 2006 at 19:26
E' una storia trita e ritrita. Abbiamo anche buttato una marea di soldi per un referendum che non si è c…onsiderato nessuno. Ancora?
Il punto, e mi pare sostanziale, è che gli editorialisti sono il 2% dell'intera categoria. Per la serie: di Marcelletti ce n'è uno, di cardiochirurghi una moltitudine. Ma se Marcelletti fa qualcosa di buono o di cattivo tutti parlano dei chirurghi (nel bene o nel male).
Suvvia, più originalità e meno qualunquismo.
A proposito, ma l'onorevole Capezzone che mestiere faceva, fa, farebbe, farà ?
Agosto 12th, 2006 at 19:54
Certo, tutti gli editori non vedono l'ora di poter assumere posteggiatori nei loro giornali… di sicuro la loro credibilità ne gioverebbe, no?
Agosto 13th, 2006 at 01:25
Concordo con Leo: sarebbe la volta buona che alcuni giornalisti finiscono a fare il loro vero mestiere, i posteggiatori
Agosto 13th, 2006 at 06:10
> "Conosco posteggiatori che scrivono fantastici editoriali. Voi no?"
Si presume che un posteggiatore abbia al massimo la terza media. Anche io ho la terza media, eppure non mi pare di scrivere così male…
Almeno, quelli che hanno scaricato il mio ultimo libro han detto così. :-)
Agosto 13th, 2006 at 07:48
mantellini per rendere efficace la tua critica, ci diresti cortesemente quali posteggiatori scrivono fantastici editoriali (e dove)? perché altrimenti anch'io conosco netturbini che sono fantastici radioliogi, maghi che sono fantastici medici, garzoni che sono fantastici avvocati, portanai che sono fantastici architetti.. e altro ancora ovviamente..
Agosto 13th, 2006 at 09:43
dai, davvero, massimo, fai i nomi e i cognomi ;-)
Agosto 13th, 2006 at 12:48
Oh, mante, non sapevo che tu facessi anche il posteggiatore. D'altra parte, e' vero: come editorialista sei un po' stinfio.
Ciao, Fabio.
Agosto 15th, 2006 at 06:38
Sono favorevole all'abolizione dell'ordine dei giornalisti, ma soprattutto all'abolizione dell'obbligo che il direttore di una testata sia un giornalista patentato, e all'abolizione dell'obbligo di registrazione delle testate giornalistiche.
Scrivere dovrebbe essere come parlare, e pubblicare un giornale dovrebbe essere come pubblicare un sito.
Agosto 15th, 2006 at 19:14
P.G. Merita non dire troppe volte che "pubblicare un giornale dovrebbe essere come pubblicare un sito", che il rischio (già corso a suo tempo) è che quelli capiscano che pubblicare un sito dovrebbe essere come pubblicare un giornale…
Agosto 17th, 2006 at 06:46
Se vi interessa approfondire, qui si trova la risposta di Franco Abruzzo a Capezzone.
Agosto 18th, 2006 at 04:42
“L’albo obbligatorio è immorale, perché tende a porre un limite a quel che limiti non ha e non deve avere, alla libera espressione del pensiero. Ammettere il principio dell’albo obbligatorio sarebbe un risuscitare i peggiori istituti delle caste e delle corporazioni chiuse, prone ai voleri dei tiranni e nemiche acerrime dei giovani, dei ribelli, dei non-conformisti”.
Luigi Einaudi, 1945
Comunque dovrebbero essere aboliti tutti gli ordini professionali. Che non garantiscono un bel nulla, se non i garantiti stessi ovvero gli appartenenti all'ordine.