Antonio di Pietro sul suo blog oggi:

Lunedì si voterà  per l’indulto. L’Unione e la Cdl voteranno a grande maggioranza per la sua approvazione. L’indulto comprenderà  reati finanziari, corruzione, falsi in bilancio attinenti anche alla Pubblica amministrazione. Sono tutti d’accordo perchè tutti in diversa misura sono coinvolti. Questo indulto non rientrava nel programma dell’Unione ed è un favore fatto a larghi settori della Cdl. E’ una prova generale del governissimo. Io ho espresso la mia totale contrarietà  e quella dell’Italia dei Valori in Consiglio dei ministri. Ho prospettato le mie dimissioni da ministro tra l’indifferenza dei miei colleghi. Per senso di responsabilità  verso il Paese non posso ritirare la fiducia e correre il rischio di elezioni anticipate e di un ritorno di Berlusconi. Se mi dimetto da ministro non potrò più essere utile ai cittadini per lo sviluppo delle infrastrutture del Paese, se non lo faccio e non ritiro l’Idv dal governo sono ostaggio di una situazione che mi fa schifo. I politici sono sempre più lontani dai cittadini, io credo invece che il politico debba essere al servizio dei cittadini e motivare le sue scelte con assoluta chiarezza. Sogno un Paese diverso, senza logiche interne ai partiti. Oggi sono di fronte a un bivio: lasciare la mia carica di ministro o mantenerla. Vorrei ascoltare anche la vostra voce, di voi che mi seguite su questo blog. Scrivetemi, prima di decidere leggerò tutti i vostri commenti.

27 commenti a “L’INDULTO CHE FA SCHIFO”

  1. Fabio Metitieri dice:

    Mah, brutta decisione, da prendere. Io sarei per votare contro, fare un po' di casino, ma evitare le dimissioni. Tanto Prodi, secondo me, prima o poi lo impallinano comunque. E penso piu' prima che poi.

    Ciao, Fabio.

  2. Riccardino dice:

    Il solito Di Pietro moralista da operetta. E da che pulpito viene questa lezioncina, da uno che ha messo insieme una squadra impresentabile di riciclati e mezzi riciclati pronti a vendersi al migliore offerente, a cominciare dal suo compagno di partito che è diventato Presidente di commissione con i voti della destra. Bella coerenza!

  3. Stefano "Free.9" Scardovi dice:

    Dubbio amletico: mi tengo gli ideali o mi tengo la poltrona?

  4. Maurizio Benzi dice:

    Ahaha, questa è buona "una squadra impresentabile di riciclati"!

    Riccardino fammi il piacere, leggiti l'ultimo libro di Travaglio e poi torna qua a raccontarci dove stanno i veri imprensentabili…

    Senza fare i falsi moralisti ma mettendoci nei suoi panni, credo che l'aut-aut Di Pietro sia veramente importante. Certo che se ci fosse stato lui invece di Mastella alla Giustizia…

    Siamo tornati indietro di 20 anni. Non si chiama più pentapartito, ma l'oligarchia di pochi che si arrogano il diritto di autoconservarsi, è ancora presente. Alla faccia della seconda Repubblica.

  5. Fabio Metitieri dice:

    Be', Di Pietro oggi ha fatto breccia su Repubblica – con il dichiarato appoggio di Scalfari – e sul Corriere. L'unico portale che lo ignora e' La Bugiarda. E sul suo blog ha ottenuto 700 commenti.

    Buon segno, tutto sommato: Mastella puo' far porcate, ma non senza che si sappia.

    Ciao, Fabio.

  6. .mau. dice:

    La Busiarda mica si mette ad aggiornare la sua homepage a ogni piè sospinto, si sa che sono dei bogia nen.

  7. Fabio Metitieri dice:

    La Bugiarda, in effetti, tra i tre grandi quotidiani e' quello con il sito peggio tenuto e meno interessante. E riesce a essere un po' piccolo borghese e provinciale persino on line.

    Anyway, gli indulti per liberare il povero Previti e altre sessanta e qualcosa persone (come scrive Scalfari) e i matrimoni che costano 80 mila euro mi paiono molto poco cattolici e decisamente vetero democristiani.

    Ciao, Fabio.

  8. .mau. dice:

    Adesso c'è arrivata anche la Stampa, ma con un titolo che è quanto di più asettico si possa immaginare… non è che ci sia qualche amministratore Fiat che beneficerebbe dello sconto di pena?

  9. Anonimo dice:

    "Schfo"?

  10. Pier Luigi Tolardo dice:

    Dirò alcune cose che fanno schifo anche a me che le dico e per cui verrò lapidato: la politica non è testimonianza, la politica vive di compromessi anche ignobili, e non la cambierà  Di Pietro con le sue dimissioni. Ci sono le carceri che scoppiano nell'estate più torrida che si ricordiricordii, prima di costruirne delle nuove ci vorranno degli anni e altri scandali edilizi e degli appalti, se non ci sarà  un indulto ci saranno rivolte che danneggeranno carceri, guardie e inguaieranno di più i detenuti, ma per fare l'indulto ci vogliono i 2/3 del Parlamento e i 2/3 ci sono solo con la destra che ha sempre cercato di salvare Previti e nonostante questo per 25.000 voti non andava di nuovo al Governo ed è bene che ce lo ricordiamo. 12.000 detenuti potrebbero essere fuori grazie all'indulto e tra questi tanti che non hanno goduto dei favori e dei riguardi e nemmeno di avvocati decenti perché non hanno l'1% dei soldi di Previti per cui è una questione di giustizia, oltretutto almeno è stato condannato con sentenza passata in giudicato e qualche giorno in prigione, finalmente, se l'è fatto,la vera condanna sarebbe che la gente si rifiuti di vendergli la roba, portarlo in taxi o lo insultasse quando appare in pubblico ma si sa gli italiani sono brava gente. Di Pietro era contro l'indulto in sè e per sè, ora si attacca alla questione corruzione, non bisogna fare della demagogia.

  11. Fabio Metitieri dice:

    Dai servono veramente a poco, questi provvedimenti, servono solo a rimandare la soluzione dei reali problemi strutturali. Quanto ci metteranno a riempirsi di nuovo, le carceri? Sei mesi? Un anno?

    E va bene la politica fatta anche di compromessi, ma se invece si governa solo e sempre senza principi e vendendo le chiappe su tutto… si perdono anche i 25 mila voti di vantaggio. Tanto, Previti lo voleva fuori Berlusconi, e non e' riuscito a tenerlo fuori, adesso invece lo fa uscire il centro-sinistra… dove sta la differenza?

    Ciao, Fabio.

  12. Il Blog della Domenica dice:

    se di pietro vuole essere al servizio dei cittadini e motivare le sue scelte con assoluta chiarezza, magari potrebbe iniziare spiegandoci con assoluta chiarezza dove è andato a raccattare il sen. de gregorio, eletto presidente della commissione difesa coi voti di tutta la Cdl.

    e proprio tonino viene a fare la predica sugli inciuci e sul governissimo? qui se qualcuno vuole fare saltare tutto sembra proprio lui… che con queste uscite furbette riesce pure a mantenere la sua patente di verginità  davanti all'opinione pubblica.

    il suo ragionamento poi fa acqua da tutte le parti: se tutti sarebbero coinvolti in diversa misura, infatti, non si capisce infatti cosa ci facciano la lega e an in compagnia di di pietro. mentre tutta la sinistra è per l'indulto, compresa quella più metallara.

    e comunque c'è una differenza sostanziale, mi pare, fra la cancellazione dei reati (prassi del governo berlusconi) e i provvedimenti di clemenza.

    peraltro il giustizialista asino casca proprio sul rispetto della legalità : perché questo provvedimento deve SECONDO L'ARTICOLO 79 DELLA COSTITUZIONE avere i due terzi del parlamento a favore, dunque è "inciucista" per definizione (e non credo che chi ha scritto la Costituzione avesse a cuore l'impunità  di previti).

    altrimenti si abbia il coraggio di dire che non si vuole l'indulto in ogni caso, e che si preferisce tenere migliaia di ladri di galline a marcire – illegalmente – nelle nostre galere sovraffollate, solo per la soddisfazione di vedere UN potente dietro le sbarre. spero solo che questo fragile governicchio prima di cadere trovi la forza di opporsi al ricatto dipietresco e varare l'indulto, altrimenti il csx continuerà  a fare ciò che ha fatto berlusconi per risolvere l'emergenza carceraria: vale a dire, assolutamente nulla.

  13. Maurizio Benzi dice:

    Pierluigi scrive:

    "la politica vive di compromessi anche ignobili".

    e tu trovi che sia un bene? Un abitudine da mantenere?

    Ma che cos'è la politica? Un aristocrazia di 800 persone che decidono quello che vogliono fregandosene dei cittadini? Io non sono certo per una democrazia totalitaria, in cui bisogna chiedere tutto a tutti, ma questo mi pare veramente troppo.

    Non so a voi, ma a me sembra di essere continuamente preso per il culo. Quando Bobo Craxi o Fassino fanno dichiarazioni sull'amnistia con il loro tono serio, sembrano quasi convincerti che sia la cosa migliore. Bertinotti dice: "Priorità  assoluta, da realizzare entro l'estate".

    Priorità  assoluta???

    Le vere priorità  sono i monopoli de facto, il precariato, la riforma della televisione. Non l'amnistia.

    Infatti il loro programma "Per il bene dell'Italia. Programma di governo 2006-2011", dice esattamente l'opposto. Lotta alla corruzione…bla, bla, bla. Di amnistia non se ne fa parola. Ergo potrà  diventare una priorità  dal 2012. Sempre se verranno rieletti.

    Mi pare oggettivo che mediamente gli italiani abbiamo una certa carenza di onestà  nel loro DNA.

    Se poi anche questi politici pagliacci si mettono a chiudere un'occhio e puntano a far finire tutto con il classico vojamoce bene , rafforzano ancora di più il concetto che in questo disgraziato paese è meglio essere FURBI che ONESTI.

    E a me questo proprio non va giù.

  14. Max G. dice:

    Siete peggio dei politici quando c'è da mescolare le acque.

    Siete d'accordo con l'indulto o no?

    Di Pietro può permettersi di obbiettare o no?

    Ci si lamenta che i politici sono tutti farabutti e quando uno si leva dal coro gli viene detto "tu taci che non sei degno di parlare"

    Io ho le mie idee e quando trovo chi sembra dalla mia parte lo seguo anche se può benissimo aver secondi fini, non ho sposato nè un partito nè un politico.

    Io sono con chi tira il carretto dalla mia parte in quel momento.

    Non sono d'accordo con l'indulto, e con chi ha scritto che le carceri sono ingiustamente piene di ladri di galline, se sono dentro qualcosa hanno sbagliato e allora che paghino.

    Le carceri devono veramente a fare paura e essere invivibili, un probabile delinquente deve aver paura di finire in carcere, gli alberghi sono a Rimini, non a San Vittore.

    Bye!

  15. Riccardino dice:

    Il sovraffolamento delle carceri è un problema che richiede una soluzione in tempi rapidi, il programma dell'Ulivo si impegnava anche su questo.

    Il programma lo conoscevano anche Di Pietro e il suo partitino.

    Troppo comodo prima prendere i voti della coalizione e poi a poltrona raggiunta cominciare a sparare contro.

    Non se ne può più di questi politici che pur di rimanere in bella vista con i loro pruriti moralisti sarebbero disposti a far cadere il Governo alla prima occasione.

    Ci sono impegni precisi e decisioni prese a larga maggioranza.

    Di Pietro non è d'accordo? bene, prenda su e se ne vada come ha fatto quel galantuomo del deputato di Rifondazione che ha restituito la tessera di deputato.

    E la smetta con questo ridicolo teatrino, mi dimetto, non non mi dimetto più, si mi dimetto, no mi autosospendo…

    Patetico.

  16. 50enne bancario dice:

    Riccardino, dovresti informarti prima di parlare…

    Di Pietro non è contro l'indulto di per sè ma contro l'estensione dei benefici anche ai condannati per corruzione e concussione ai danni dell'amministrazione dello Stato, che riguardano un'ottantina di condannati e che quindi non è indispensabile per alleviare il sovraffollamento delle carceri.

    Estendendo l'indulto anche a tali tipologie di reati ne beneficerebbe anche Previti (guarda un po'…) ed infatti Forza Italia voterà  a favore solo in caso di provvedimento "allargato" (chissà  poi perchè…).

  17. Antonio dice:

    Di Pietro era contro provvedimenti di clemenza in ogni caso. Basta leggersi le cronache di qualche mese fa quando se ne era dibattuto. Ma a malapena trovava sostegno nel suo partito.Il compromesso raggiunto con l'opposizione gli da la possibilità  di tornare alla carica con più efficacia e risalto mediatico.Non che non abbia qualche ragione, ma il modo in cui lo fa non mi sembra decorosissimo e disinteressato.

  18. Fabio Metitieri dice:

    Si', la protesta di Di Pietro sta avendo buone risposte, sia da parte dei media sia per l'appoggio dei Comunisti italiani. Bene. Sara' che forse questa volta si avrebbe finalmente imparato qualcosa anche di politica?

    BTW, anche io sono contrario agli indulti fatti con i piedi, perfettamente d'accordo non solo con Di Pietro e con i suoi *legittimi* richiami al programma ma – spiace dirlo – anche con Fini, la cui posizione in merito mi pare molto ragionevole.

    Piu' di tutto, pero', e' il principio della trasversalita', che mi pare pericoloso se applicato in modo scriteriato.

    Che sarebbe: dobbiamo fare la legge X, ma cosi' non passerebbe, per cui facciamo una legge "X + quattro articoli shitty", per avere il voto di Forza Italia… o di Casini… o della Lega…

    Se l'idea e' di continuare cosi', ci ritroveremo pieni di leggi orrende. Pensate alla nuova legge elettorale, alle modifiche costituzionali, al conflitto di interessi, alla Gasparri, all'Urbani… alle sovvenzioni alle scuole private…

    Io mi auguro che esista un modo diverso per mediare tra maggioranza e opposizione, tenendo fermo un minimo comun denominatore "buono per tutti" e senza aggiungere porcate contando soltanto i voti.

    Naturalmente, questo mio e' proprio un discorso da allenatore del lunedi'. Perche' e' anche vero che governare in questo scenario dev'essere un gran casino. E alla fine, tutto considerato, spero che Di Pietro abbia imparato qualcosa e non si dimetta.

    Ciao, Fabio.

  19. Riccardino dice:

    Caro bancario anonimo, Previti non beneficerebbe proprio di nulla, è ai domicilairi in forza di una legge dello Stato e rimarrebbe comunque libero in forza della stessa legge, mentre il reato e la condanna resterebbero perchè l'indulto non li cancella.

    Quindi non vedo per lui grandi vantaggi da questa legge.

    Se poi qualcun altro avrà  una riduzione di pena, ben venga se servirà  ad alleviare le sofferenze di una parte consistente della popolazione carceraria.

    L'indulto era previsto dal programma dell'Ulivo e si deve fare, se poi vogliamo escludere (emendamento Mantini) le pene accessorie, va bene escludiamole, ma finiamola con questo squallido teatrino, ci sono cose più importanti, non si può litigare e far casino su ogni decisione.

    Per inciso, vedo e leggo troppa di voglia di forca in giro, troppa voglia di galera (tutti dentro!), brutta cosa per uno stato di diritto, molto brutta.

    Quanto a Di Petro, la sua posizione è assolutamente inqualificabile.

    E' un demagogo incontinente.

    E poi deve painatrla con le buffonate, l'autosospensione dalle funzioni ministeriali non esiste nel nostro ordinamento, se l'è inventata lui perchè non ha abbastanza fegato per dimettersi (e poi evidentemente lo stipendio di parlamentare gli fa comodo).

    E questo fare il tribuno con megafono davanti a Montecitorio e contro lo stesso Governo di cui lui fa parte integrante è davvero patetico.

    Tipico del resto d un personaggio ambiguo come Di Pietro, pronto a cavalcare qualsiasi tigre di retroguardia pur di rendersi più visibile.

    Chissà  come mai poi quando si va alle elzioni, i suoi partitucoli (ricordate quello in coppia con Occhetto?) prendono solo un pungo di voti. Già , chissà  come mai.

  20. 50enne bancario dice:

    Per correttezza vorrei sottolineare due cose: 1) Previti beneficerebbe sì dell'indulto e non sarebbe più ai domiciliari e 2) l'indulto cancella sì la pena…

  21. Max G. dice:

    Riccardino, quando scrivi "Per inciso, vedo e leggo troppa di voglia di forca in giro, troppa voglia di galera (tutti dentro!)" dici bene, io sono uno di quelli, e la voglio perchè finalmente ci sia la certezza della pena.

    Sono solo io ad avere l'impressione che si possa tranquillamente commetere reati e avere enormi possibilità  di passarla quasi da impuniti ?!?

    Aiutatemi a capire se questa impressione l'ho solo io allora ovviamente mi sbaglio; se non è così capisci da dove potrebbe venire questa "voglia di forca"?!?

    Bye!

  22. Maurizio Benzi dice:

    Riccardino scrive:

    "L'indulto era previsto dal programma dell'Ulivo"

    Ci sono 3 righe vaneggianti. Che su 281 di proposte e attività  mi sembrano un po' poche, no?

    Ora è una priorità  assoluta. Ma perchè ora?

    "troppa voglia di galera (tutti dentro!)"

    Veramente io vorrei vedere in galera solo chi è colpevole, mica tutti.

    Ribadisco il concetto: indulto, amnistia, condoni, ecc, indirettamente servono a rinsaldare una mentalità  malata, che fa diventare l'onestà  quasi un peso.

    Essere onesti è dura. E quando vedi che chi ha sbagliato non paga, anche tu sei più propenso a uscire dalle regole.

    Già  gli italiani non brillano per il rispetto delle regole. Se continuiamo cosi regrediremo al paleolitico: vince il più forte, non quello che rispetta le regole.

  23. Pier Luigi Tolardo dice:

    Previti è stato condannato da 3 mesi, il Parlamento non ha trovato il tempo per approvare le sue dimissioni e/o dichiarrlo decaduto, quindi da 3 mesi prende lo stipendio da deputatio per stare in prigione a casa e questo mi sembra molto, molto più scandaloso che goda dell'amnistia di cui godranno moltissime altre persone, però vedo che nessuno sui scalda per questo "particolare".

    Quantop alla posizione di Fini contro l'amnistia mi fa schifo come tutte le posizioni di Fini, e Fini stesso, che è mai coerente con niente nella sua vita: ha votato il lodo Schifani, le depenalizzazioni, la Cirielli, il "legittimo sospetto" , contro l'arresto di Previti, per Previti Ministro, era a favore nel '94 del decreto salvaladri, ed ora è contro l'amnistia, ma vadano a cagare, razza di fascisti, e anche chi esprime ammirazione per la sua posizione.

  24. Riccardino dice:

    Non credo proprio che l'amnistia serva a rinsaldare una "mentalità  malata", le ricordo che è un istituto previsto dalla nostra Costituzione e che in passato è stato utilizzato da vari governi.

    Tutti malati?

    E, ripeto, in questo caso viene utilizzato non solo per mantenere un impegno preciso, ma anche e soprattutto per cercare di ovviare al gravissimo problema del sovraffolamento carcerario.

    Che è una priorità  assoluta, dato che abbiamo da tempo superato il livello di guardia.

    Non lo sapeva che la situazione delle nostre carceri è da quarto mondo?

    Che facciamo? lasciamo le cose come stanno perchè Di Pietro si è fatto venire i pruriti moralisti?

    Va bene che i carcerati non contano un tubo, e che stando fuori forse queste cose non vengono percepite, ma la priorità  c'è, è innegabile.

    Tra l'altro la maggioranza di coloro che sono in carcere è solo in attesa di giudizio. Credo che già  questo sia inaccettabile per un paese che si definisce civile.

  25. Maurizio Benzi dice:

    Costituzione e che in passato è stato utilizzato da vari governi.

    Tutti malati?

    Direi proprio di si. Non solo per questo, ovviamente.

    mantenere un impegno preciso

    Le due righe scritte a pagina 64 delle 281 pagine del programma, sembrano tutto, fuorchè un impegno preciso.

    Non discuto sui molti aspetti critici della situazione carceraria. Ma visto che se ne parla da tempo, perchè non si fatto (quasi) nulla?

    Riccardino, credo siamo su due livelli differenti. Io parlo di una questione culturale/sociale, tu di un aspetto pratico.

    Quante strade ci sono per didurre il sovraffollamento delle carceri senza dover dare un colpo di spugna a tutti i reati commessi?

    Espulsioni per gli stranieri e arresti domiciliari per altri potrebbero essere le strade momentanee. Di sicuro non la cancellazione della pena.

  26. Riccardino dice:

    L'indulto NON è un colpo di spugna, perchè non cancella nulla, bensì estingue o (ed è il caso più frequente) attenua la pena.

    Quanto alle altre strade per ridurre il sovraffollamento non sono assolutamente percorribili allo stato attuale della legislazione, a meno di non modificare profondamente il codice penale e di procedura penale.

    (p.s.: non capisco perchè una questione sociale non possa essere trattata in modo pragmatico, è sempre così necessario inserire la modalità  ideologica in ogni aspetto della nsotra vita?).

  27. Maurizio Benzi dice:

    L'onestà  dovrebbe essere un principio comune a tutti, non una modalità  ideologica. Oggi invece sembra quasi una corrente di pensiero.

    Lo Stato dovrebbe educare i giovani verso l'onestà  e ad un comportamento etico. Ma non lo fa quasi mai. Si limita, o meglio si limitava, a punire chi aveva un comportamento disonesto.