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Lug
La Francia e’ un paese strano, come tutti sanno. E’ strano (per noi) perche’ a differenza di quanto accade da noi le cose le fanno. Nel senso che le costruiscono senza pensarci in eterno. Io non so se questo sia un bene o un male (probabilmente entrambi) ma il risultato in certi casi, ad un osservatore esterno incapace di accettare il buono e il cattivo assieme, pare discutibile. Per esempio io scrivo in questo momento da un bell’albergo, perso nella campagna provenzale. Un albergo moderno, di quelli che da noi non esistono proprio, fra i pini e la lavanda, messo li’, proprio di fronte a Mont Saincte Victorie, che e’ una strana catena montuosa che Cezanne ha dipinto decine di volte. Da una parte, a qualche decina di metri c’e’ un campo da golf molto sciccoso, dall’altra, senza alcuna apparente discontinuita’ del paesaggio, c’e’ una grande strana industria, molto piatta, che fa vibrare la lavanda, di giorno come di notte, con un brontolio sinistro. Questa mattina ad Aix abbiamo visitato la mostra di Cezanne, che e’ una mostra fantastica di un pittore fantastico. Non so a voi ma a me da giovane piacevano (come a molti) i pittori francesi di fine ottocento, poi gli impressionisti, invecchiando, un poco passano, mentre Cezanne resta. In questa mostra dicevo (se potete venite a visitarla, dico davvero, vale il viaggio) Mont Saint-Victorie e’ presente in moltissime opere. Quasi una ossessione per il piccolo pittore provenzale. A un certo punto della sua vita Cezanne ha aperto uno studio a Gardanne, che e’ un piccolo paesino ad un tiro di schioppo da Aix, e da li’ dipingeva quella specie di montagna sacra. Ci siamo andati in auto ieri sera a Gardanne. Il profilo del paese non e’ piu’ quello di un tempo. E’ possibile osservarli gia’ da molti chilometri prima i due enormi catini. Sono quelli della Centrale a carbone (?) giusto all’ingresso del paese.
Luglio 17th, 2006 at 07:15
Descrizione fantastica. Unita alla mia voglia attuale di partire e mollare tutto ha però un effetto devastante… ;)