Be', Eio, stando ai granieriani – sto leggendo l'ultima produzione del Maestro, che mi e' hanno gentilmente consegnato oggi – tu, che riporti post piu' interessanti e meno fuffosi, avrai molta piu' reputazione e quindi piu' link e piu' lettori del Mante. E rapidamente. Anzi, il manteblog lo rottamano, se continua cosi'.
Preparati allla fama e al successo, quindi, perche' lo swarming, il capovolgimento, il prestigio, Weinberger e tutte quelle minchiate li', insomma, son cose serie, mica bubbole…
Che pero' qualcuno spieghi al Maestro Gigi' che i processori 80086 non esistono; che la M in Cms sta per management e non per manager; che nella seconda meta' degli anni '90 la letteratura manualistica e divulgativa in materia Internet, anche in Italia, e' stata fiorente come non mai; che nessuno ha mai pensato che Internet fosse solo una biblioteca, ma che e' sempre stata vista sia come archivio e fonte di informazioni sia come medium di comunicazione personale (forse ho anche scritto un libro, su questo secondo aspetto); che l'Ipv6 si sta diffondendo, anche se, come tutti – salvo lui – sappiamo da qualche anno, con calma e con una progressione a macchia di leopardo; che parlare di comunita' di pratiche fuori contesto e senza citare gli autori (Wenger et al.) non e' carino; che una societa' che si chiama Tribal non e' mai esistita; e Ok, mi fermo qui perche' sono arrivato solo a pagina 60. Per oggi.
Il succo? A me questa idea che adesso la Rete vada costruita e gestita dai laureati in scienze politiche e dai creativi, come dice il Maestro Granieri, che non ricorda manco il nome dei processori, non piace.
Internet? Rough consensus and running code, si diceva. Non so il consensus, ma di certo il running code i creativi e i politologi – salvo rare eccezioni – non lo sanno scrivere.
Manco si erano accorti che i router fanno Qos da un po' di anni… figuriamoci come potrebbero non dico farli funzionare, ma anche solo decidere cosa dovrebbero fare e cosa no.
Quello che mi ha divertito di piu', pero', e' tutto l'amore del Maestro per i Mud, ambienti di cui io scrivo dal 1997 che sono una pizza mostruosa… azzz… quando si dice la divergenza di opinioni su tutto…
;-)
Su una sola cosa, concordo. La Rete si fa dal basso, salvo leggi cinesi. Il che significa che i Granieri, a parte fare gli utenti, tenere un blogghettino, ed elaborare tanta inutile teoria, ne sono tagliati fuori.
Fabio: qui non si voleva assolutamente implicare ciò che tu hai implicato. anzi. si voleva semplicemente segnalare a mantellini qualcosa che forse non aveva ancora visto. il mio blog in genere non riporta notizie, solo ogni tanto ;)
Rispondo a Fabio solo per entrare nel merito dlle sue correzioni:
a) I processori 80086 esistevano, ne ha memoria Google quanto il mio Olivetti Quadeno ;
b) la M si CMS può stare per Management se parli di Sistemi di Content management, se invece ne fai un soggetto il sistema è un Content Manager System;
c) quanto alle questioni biblioteca, ipv6 e comunità di pratica, ritengo che abbia estrapolato le cose da un contesto e ne abbia tratto una sua legittima interpretazione;
Sul resto non ti rispondo, ma ribadisco: che i politologi e i creativi (o i medici) facciano il loro mestiere e stop, se non hanno tempo di studiare a dovere come funziona la Rete.
In effetti sono pochi record, ma a questo punto appena posso vado a ribeccare il mio quaderno (appena passo a casa dei miei). Sono ragionevolmente convinto che nel boot ci fosse lo 0 in più. :) Nel caso avessi torto, io confesso di aver sempre usato lo 0 in più :)
Oh, ma guarda… il grande teorico della collaborazione on line non crede manco a Google e deve andare a riprendere il suo vecchio Quaderno, invece di guardare, chesso', su una cosa che si chiama Wikipedia…
Gigi', e come la mettiamo, con le tue teorie sull'attendibilita' delle informazioni on line? Oh, e hai cercato anche il nome giusto di "Tribal"?
Fabio, per me Google ha sufficientemente ragione, prima ancora di Wikipedia :)
Ci stavo scherzando su e stavo solo cercando di capire da dove derivasse la mia abitudine a usare lo 0 in più, che ormai data almeno 16 anni. E quindi dimostra una discreta perseveranza nell'errore :)
Al più questa occasione dimostra la capacità della rete di correggere, non trovi? ;)
Gigi', questa occasione e' partita da un libro di carta e dalla mia personale memoria degli M24 e degli M28, le macchine su cui ho iniziato a lavorare come informatico (oltre che su due mainframe Ibm, ma quelli usavano altre architetture).
Perche' tu predichi bene e poi pubblichi solo su carta, completa di scritta "Proprieta' letteraria riservata". Tanto per non essere polemici…
Ok, Fabio. Io credo che la tua opinione sulle mie idee e sul mio modo di vedere il mondo sia ormai nota a tutti i lettori di Mantellini, quindi magari possiamo smettere di annoiarli con dei commenti off topic. Quanto al discorso "diritti riservati", la mia personale policy è -quando l'editore lo concede- pubblicare contestualmente anche sul blog (cosa che faccio puntualmente con articoli ecc.). A volte, semplicemente non si riesce. Ma capisco bene che a te non interessi il mio punto di vista :)
Oi, Granieri, adesso non fare la sorellastra offesa, solo perche' ti ho bacchettato un po' sulle technicalities.
Leggo i tuoi libri, in passato ti ho pure intervistato, e adesso sto qui a discutere con te. Non basta, a dimostrare che la tua opinione la seguo in tutte le sue evoluzioni?
Quanto all'off topic, di questi tempi il manteblog e' laconico e smorticello e se non lo si movimenta un po' tra i commenti ci si annoia bestialmente.
Certo, Eio, io sono sempre contento quando si discute e ancor piu' contento quando si vendono dei libri, specialmente se parlano di Internet. E per venderli, la cosa migliore e' che se ne parli. Anzi, dovrei chiedere a Gigi' una percentuale sui diritti.
Granieri, te l'ho gia' detto una volta, forse… il motivo per cui ti ricordero' sempre e' perche' sei stato l'unico, tra le diverse centinaia di persone che ho intervistato, che a un certo punto mi ha (quasi) urlato: "Io rifiuto questa domanda, la contesto!"
E' che sei uno con scarse capacita' autocritiche, se posso segnalarti un tuo difetto.
;-)
Anche io, del resto, sono un po' cosi', pero' tendo a essere piu' interattivo e amo la replica, puntando in definitiva sullo sfinimento dell'interlocutore. Ed e' un buon sistema, di solito. Anzi, "formidabile", direbbe Mantellini.
Fabio, non sono solito urlare nè inalberarmi :) Stento a ricordare di aver rigettato una domanda (al massimo posso aver detto che non ne condividevo l'impostazione). Ma, btw, poichè non ricordo, diciamo che hai ragione tu :)
Metitieri ma com'è che monti tutto sto can-can per uno zero? Al di là delle tue pedanti pignolerie vale la pena insomma di acquistare sto libro o consigli di spedere i soldi per altro, tipo una buona bottiglia di grappa :-) ?
Metello non ho montato un can can, e non solo su uno zero, ma su una serie di errori e di valutazioni che o in modo oggettivo e insidacabile, oppure per mia autorevole opinione, sono sballate.
Il che per un testo che esce come saggio Laterza non e' carino. Ed e' ancora meno carino se l'autore, come sempre, si presenta in quarta di copertina con estrema modestia, come "uno dei maggiori esperti italiani di comunicazione e di culture digitali".
Piu' in generale, io ho sempre amato i libri fatti con molta cura e ho sempre detestato quelli con errori, anche solo quando hanno un po' troppi errori di 'stompa' (tipo un Einaudi di qualche anno fa, di un altro "grande guru", il Formenti del turbocapitalismo, che scriveva insistentemente "sturt up").
Per me occorre scrivere con un certo rispetto per il lettore, lavorando seriamente e con modestia per fornirgli un prodotto finito che sia curato anche nei particolari.
Detto questo, io sono arrivato a pagina 60, oggi ho da scrivere, e forse lo finiro' domani.
Ma mi pare che – come spiega Granieri stesso in introduzione – non ci siano eclatanti novita' rispetto a quanto il nostro scrive gia' sul suo blog da qualche anno.
E' un riassunto sistematico del suo pensiero.
Le idee sono sempre quelle: il networking come nuova organizzazione sociale che si autogoverna e che trasformera' il mondo, grazie ai blog.
Indubbiamente, errorucci a parte, e' ben scritto e quasi scorrevole, anche se, Imo, punta un po' troppo poco sui fatti e un po' troppo sulla citazione che vuole essere colta o inusuale, pur avendo una bibliografia abbastanza scarna, e ogni tanto cerca l'eleganza di stile, non sempre riuscendoci e a volte a scapito del fluire logico del discorso.
Sta a te decidere se vuoi leggerlo o no. Comunque ha gli innegabili vantaggi di essere abbastanza breve e di costare poco.
leonardo, non entro nel merito di ciò che si dice perché non so, ma gli accenti credo sian messi così (anzi cosi') per non cadere nei tranelli del character encoding. ho scoperto che molti informatici fondamentalisti scrivono in quel modo e deprecano l'uso delle accentate. dicono sia una questione di data portability.
non so se il metitieri possa essere definito un informatico fondamentalista, ma dai pochi commenti che leggo qui, direi di sì ;)
beh, dal feed di KlipFolio io vedo il tuo nome come composto da "e" "A maiuscola con tilde" "negazione logica" "o", così ad occhio perché da qualche parte viene convertito tutto in UTF-8 ma il feed non inizia con il DTD corretto.
Ma io me ne frego e continuo ad usare le accentate :-)
questo è molto frustrante, dotmaudot, ne sono conscio ma il rischio che qualcuno mi chiami eiò esiste, e allora, l'accento sulla i, lo lascio. io, poi, informatico non lo sono, fondamentalista men che meno, e quindi… ;)
tanto per tornare in topic, qualcuno ha notato che "La direzione de L'espresso si riserva il diritto di sospendere e/o chiudere quei blog che, per il loro contenuto, dovessero ledere il prestigio e la linea editoriale della testata."
In mezzo a quello che offre il mercato Roberto Speranza che è da sempre un politico con una sua decenza ed una sua palese mediocrità svetta come fosse un gigante.
Per un momento avevo pensato di collegare il tweet precedente al terribile video girato in un ospedale indiano visto su Twitter ieri con decine di morti di covid abbandonati in terra nei loro sacchi bianchi ma poi ho rinunciato. Sto invecchiando assai.
@marcocattaneo: È tornato il panico per l’acqua di #Fukushima riversata nell’oceano. Però prima di immaginare pesci fluorescenti (che esistono in natura, peraltro) o tartarughe con le ali, bisogna sapere un paio di cose. 1/
La discussione in corso sull’opportunità di non utilizzaere un vaccino che ha una reazione grave ogni milione quando da un anno muoiono migliaia di persone al giorno è una delle molte prove della prossima meritata fine della civiltà occidentale.
Luglio 5th, 2006 at 17:14
c'era proprio poco da scrivere, stasera, eh? :)
psst: forse qualcosa c'era ;)
Luglio 5th, 2006 at 21:31
Be', Eio, stando ai granieriani – sto leggendo l'ultima produzione del Maestro, che mi e' hanno gentilmente consegnato oggi – tu, che riporti post piu' interessanti e meno fuffosi, avrai molta piu' reputazione e quindi piu' link e piu' lettori del Mante. E rapidamente. Anzi, il manteblog lo rottamano, se continua cosi'.
Preparati allla fama e al successo, quindi, perche' lo swarming, il capovolgimento, il prestigio, Weinberger e tutte quelle minchiate li', insomma, son cose serie, mica bubbole…
Complimenti e auguri.
;-)
Ciao, Fabio.
Luglio 5th, 2006 at 22:04
Che pero' qualcuno spieghi al Maestro Gigi' che i processori 80086 non esistono; che la M in Cms sta per management e non per manager; che nella seconda meta' degli anni '90 la letteratura manualistica e divulgativa in materia Internet, anche in Italia, e' stata fiorente come non mai; che nessuno ha mai pensato che Internet fosse solo una biblioteca, ma che e' sempre stata vista sia come archivio e fonte di informazioni sia come medium di comunicazione personale (forse ho anche scritto un libro, su questo secondo aspetto); che l'Ipv6 si sta diffondendo, anche se, come tutti – salvo lui – sappiamo da qualche anno, con calma e con una progressione a macchia di leopardo; che parlare di comunita' di pratiche fuori contesto e senza citare gli autori (Wenger et al.) non e' carino; che una societa' che si chiama Tribal non e' mai esistita; e Ok, mi fermo qui perche' sono arrivato solo a pagina 60. Per oggi.
Il succo? A me questa idea che adesso la Rete vada costruita e gestita dai laureati in scienze politiche e dai creativi, come dice il Maestro Granieri, che non ricorda manco il nome dei processori, non piace.
Internet? Rough consensus and running code, si diceva. Non so il consensus, ma di certo il running code i creativi e i politologi – salvo rare eccezioni – non lo sanno scrivere.
Manco si erano accorti che i router fanno Qos da un po' di anni… figuriamoci come potrebbero non dico farli funzionare, ma anche solo decidere cosa dovrebbero fare e cosa no.
Quello che mi ha divertito di piu', pero', e' tutto l'amore del Maestro per i Mud, ambienti di cui io scrivo dal 1997 che sono una pizza mostruosa… azzz… quando si dice la divergenza di opinioni su tutto…
;-)
Su una sola cosa, concordo. La Rete si fa dal basso, salvo leggi cinesi. Il che significa che i Granieri, a parte fare gli utenti, tenere un blogghettino, ed elaborare tanta inutile teoria, ne sono tagliati fuori.
Per fortuna.
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 01:51
Fabio: qui non si voleva assolutamente implicare ciò che tu hai implicato. anzi. si voleva semplicemente segnalare a mantellini qualcosa che forse non aveva ancora visto. il mio blog in genere non riporta notizie, solo ogni tanto ;)
Luglio 6th, 2006 at 03:11
a un primo sguardo frettoloso, l'offerta PRO dell'Espresso, 14,95 al mese, è piuttosto simile all'offerta base di splinder, gratuita.
questo mi dice qualcosa, ma non ricordo cosa.
;)
Luglio 6th, 2006 at 03:22
economico…seeeeeeeeeeeeeeee…
Luglio 6th, 2006 at 03:38
ma vuoi mettere dire che il tuo blog è sotto l'Espresso?
Luglio 6th, 2006 at 04:41
Rispondo a Fabio solo per entrare nel merito dlle sue correzioni:
a) I processori 80086 esistevano, ne ha memoria Google quanto il mio Olivetti Quadeno ;
b) la M si CMS può stare per Management se parli di Sistemi di Content management, se invece ne fai un soggetto il sistema è un Content Manager System;
c) quanto alle questioni biblioteca, ipv6 e comunità di pratica, ritengo che abbia estrapolato le cose da un contesto e ne abbia tratto una sua legittima interpretazione;
Per il resto, scusate l'off topic :)
Luglio 6th, 2006 at 05:08
g.g., non è che ti confondi con i processori 8086 (con uno zero in meno)?
Luglio 6th, 2006 at 05:19
Giggi', non sai manco piu' usare google? Cerca quaderno and 80086….
Eh, si', i processori erano 8086 e 8088. La cifra in piu', 80286, 80386, e' arrivata dopo.
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 05:22
Sul resto non ti rispondo, ma ribadisco: che i politologi e i creativi (o i medici) facciano il loro mestiere e stop, se non hanno tempo di studiare a dovere come funziona la Rete.
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 05:29
beh, esiste anche l'80186, solo che non è mai stato usato come processore in un PC.
Luglio 6th, 2006 at 05:36
Sicuramente non sono l'unico:
http://www.google.com/search?client=safari&rls=it-it&q=%22intel+80086%22&ie=UTF-8&oe=UTF-8
In effetti sono pochi record, ma a questo punto appena posso vado a ribeccare il mio quaderno (appena passo a casa dei miei). Sono ragionevolmente convinto che nel boot ci fosse lo 0 in più. :) Nel caso avessi torto, io confesso di aver sempre usato lo 0 in più :)
Luglio 6th, 2006 at 05:54
Oh, ma guarda… il grande teorico della collaborazione on line non crede manco a Google e deve andare a riprendere il suo vecchio Quaderno, invece di guardare, chesso', su una cosa che si chiama Wikipedia…
Gigi', e come la mettiamo, con le tue teorie sull'attendibilita' delle informazioni on line? Oh, e hai cercato anche il nome giusto di "Tribal"?
;-PPP
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 06:01
Fabio, per me Google ha sufficientemente ragione, prima ancora di Wikipedia :)
Ci stavo scherzando su e stavo solo cercando di capire da dove derivasse la mia abitudine a usare lo 0 in più, che ormai data almeno 16 anni. E quindi dimostra una discreta perseveranza nell'errore :)
Al più questa occasione dimostra la capacità della rete di correggere, non trovi? ;)
Luglio 6th, 2006 at 06:18
Gigi', questa occasione e' partita da un libro di carta e dalla mia personale memoria degli M24 e degli M28, le macchine su cui ho iniziato a lavorare come informatico (oltre che su due mainframe Ibm, ma quelli usavano altre architetture).
Perche' tu predichi bene e poi pubblichi solo su carta, completa di scritta "Proprieta' letteraria riservata". Tanto per non essere polemici…
;-)
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 06:23
Ok, Fabio. Io credo che la tua opinione sulle mie idee e sul mio modo di vedere il mondo sia ormai nota a tutti i lettori di Mantellini, quindi magari possiamo smettere di annoiarli con dei commenti off topic. Quanto al discorso "diritti riservati", la mia personale policy è -quando l'editore lo concede- pubblicare contestualmente anche sul blog (cosa che faccio puntualmente con articoli ecc.). A volte, semplicemente non si riesce. Ma capisco bene che a te non interessi il mio punto di vista :)
Luglio 6th, 2006 at 06:33
Oi, Granieri, adesso non fare la sorellastra offesa, solo perche' ti ho bacchettato un po' sulle technicalities.
Leggo i tuoi libri, in passato ti ho pure intervistato, e adesso sto qui a discutere con te. Non basta, a dimostrare che la tua opinione la seguo in tutte le sue evoluzioni?
Quanto all'off topic, di questi tempi il manteblog e' laconico e smorticello e se non lo si movimenta un po' tra i commenti ci si annoia bestialmente.
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 06:37
Non sono mica offeso. :)
Luglio 6th, 2006 at 07:06
allora facciamo una cosa: il libro esce domani, se non sbaglio. compriamolo tutti e poi facciamogli le pulci :)
(granieri è contento, metitieri è contento, it's an all-win situation ;) )
Luglio 6th, 2006 at 07:22
Certo, Eio, io sono sempre contento quando si discute e ancor piu' contento quando si vendono dei libri, specialmente se parlano di Internet. E per venderli, la cosa migliore e' che se ne parli. Anzi, dovrei chiedere a Gigi' una percentuale sui diritti.
Granieri, te l'ho gia' detto una volta, forse… il motivo per cui ti ricordero' sempre e' perche' sei stato l'unico, tra le diverse centinaia di persone che ho intervistato, che a un certo punto mi ha (quasi) urlato: "Io rifiuto questa domanda, la contesto!"
E' che sei uno con scarse capacita' autocritiche, se posso segnalarti un tuo difetto.
;-)
Anche io, del resto, sono un po' cosi', pero' tendo a essere piu' interattivo e amo la replica, puntando in definitiva sullo sfinimento dell'interlocutore. Ed e' un buon sistema, di solito. Anzi, "formidabile", direbbe Mantellini.
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 07:36
Fabio, non sono solito urlare nè inalberarmi :) Stento a ricordare di aver rigettato una domanda (al massimo posso aver detto che non ne condividevo l'impostazione). Ma, btw, poichè non ricordo, diciamo che hai ragione tu :)
Luglio 6th, 2006 at 08:34
mi chiedo di cosa parlerete quando faro 'un post sul nuovo libro di g.g.
Luglio 6th, 2006 at 08:49
del caldo?
Luglio 6th, 2006 at 10:39
Mante, e' semplice. Diremo che sei una lumaca e che arrivi tardi…
;-)
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 11:12
Metitieri ma com'è che monti tutto sto can-can per uno zero? Al di là delle tue pedanti pignolerie vale la pena insomma di acquistare sto libro o consigli di spedere i soldi per altro, tipo una buona bottiglia di grappa :-) ?
Luglio 6th, 2006 at 12:22
Metello non ho montato un can can, e non solo su uno zero, ma su una serie di errori e di valutazioni che o in modo oggettivo e insidacabile, oppure per mia autorevole opinione, sono sballate.
Il che per un testo che esce come saggio Laterza non e' carino. Ed e' ancora meno carino se l'autore, come sempre, si presenta in quarta di copertina con estrema modestia, come "uno dei maggiori esperti italiani di comunicazione e di culture digitali".
Piu' in generale, io ho sempre amato i libri fatti con molta cura e ho sempre detestato quelli con errori, anche solo quando hanno un po' troppi errori di 'stompa' (tipo un Einaudi di qualche anno fa, di un altro "grande guru", il Formenti del turbocapitalismo, che scriveva insistentemente "sturt up").
Per me occorre scrivere con un certo rispetto per il lettore, lavorando seriamente e con modestia per fornirgli un prodotto finito che sia curato anche nei particolari.
Detto questo, io sono arrivato a pagina 60, oggi ho da scrivere, e forse lo finiro' domani.
Ma mi pare che – come spiega Granieri stesso in introduzione – non ci siano eclatanti novita' rispetto a quanto il nostro scrive gia' sul suo blog da qualche anno.
E' un riassunto sistematico del suo pensiero.
Le idee sono sempre quelle: il networking come nuova organizzazione sociale che si autogoverna e che trasformera' il mondo, grazie ai blog.
Indubbiamente, errorucci a parte, e' ben scritto e quasi scorrevole, anche se, Imo, punta un po' troppo poco sui fatti e un po' troppo sulla citazione che vuole essere colta o inusuale, pur avendo una bibliografia abbastanza scarna, e ogni tanto cerca l'eleganza di stile, non sempre riuscendoci e a volte a scapito del fluire logico del discorso.
Sta a te decidere se vuoi leggerlo o no. Comunque ha gli innegabili vantaggi di essere abbastanza breve e di costare poco.
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 13:28
tutto ben detto, Fabio.
Adesso prova a scriverlo in italiano corretto, con gli accenti al posto giusto.
Luglio 6th, 2006 at 14:13
leonardo, non entro nel merito di ciò che si dice perché non so, ma gli accenti credo sian messi così (anzi cosi') per non cadere nei tranelli del character encoding. ho scoperto che molti informatici fondamentalisti scrivono in quel modo e deprecano l'uso delle accentate. dicono sia una questione di data portability.
non so se il metitieri possa essere definito un informatico fondamentalista, ma dai pochi commenti che leggo qui, direi di sì ;)
Luglio 6th, 2006 at 15:14
beh, dal feed di KlipFolio io vedo il tuo nome come composto da "e" "A maiuscola con tilde" "negazione logica" "o", così ad occhio perché da qualche parte viene convertito tutto in UTF-8 ma il feed non inizia con il DTD corretto.
Ma io me ne frego e continuo ad usare le accentate :-)
Luglio 6th, 2006 at 15:28
questo è molto frustrante, dotmaudot, ne sono conscio ma il rischio che qualcuno mi chiami eiò esiste, e allora, l'accento sulla i, lo lascio. io, poi, informatico non lo sono, fondamentalista men che meno, e quindi… ;)
Luglio 6th, 2006 at 17:20
tanto per tornare in topic, qualcuno ha notato che "La direzione de L'espresso si riserva il diritto di sospendere e/o chiudere quei blog che, per il loro contenuto, dovessero ledere il prestigio e la linea editoriale della testata."
prestigio e linea editoriale?
Luglio 6th, 2006 at 18:43
Nessuno meno fondamentalista di me…
Pero', nei feed leggo che hai scritto questo:
—
questo è molto frustrante, dotmaudot, ne sono conscio ma il rischio che qualcuno mi chiami eiò esiste,
—
Ed esistono ancora delle mailing list dove se scrivi gli accenti si vedono i codici esadecimali, tipo G2 (battutona….)
Laonde, dato che da anni ho uno switch mentale automatico, per cui se sono in Winword uso gli accenti e in tutti gli altri casi no, lo uso.
Fattelo installare anche tu. E trovati un nick senza accento a meta' parola.
Ciao, Fabio.
Luglio 6th, 2006 at 18:46
Oh, ecco… qui c'e' il Ddt corretto…
;-)
Funziona il pre?
Ciao, Fabio.