Fabio Metitieri segnala nei commenti questo post odierno di Antonio Di Pietro:

Nelle prossime settimane inserirò in questo sito una nuova area con l’elenco per regione delle opere che il mio ministero avvierà  o porterà  a termine, a partire dalle più importanti. Per ogni opera vi sarà  uno spazio pubblico a disposizione per i commenti dei cittadini, esattamente come avviene ora per i miei articoli. Di ogni opera saranno forniti nel tempo i vari stati di avanzamento e le eventuali variazioni. Io credo che i ministeri, a partire dal mio, debbano essere trasparenti nei confronti dei cittadini ed accogliere i loro suggerimenti e le loro critiche dando, per quanto possibile, delle risposte. Le opere pubbliche sono fatte per i cittadini, non hanno alcuna altra funzione. E’ giusto che i cittadini possano quindi intervenire con idee e valutazioni che il mio ministero non mancherà  di valutare.

Io continuo a pensare che un blog personale (come dicevo qualche settimana fa a proposito del blog del Ministro delle Comunicazioni) non sia uno spazio idoneo ad iniziative del genere, specie quando il tenutario e’ un Ministro della Repubblica. Non lo e’ per ragioni tecniche ma anche (soprattutto) per ragioni di opportunita’ politica. Se una iniziativa del genere e’ condivisa a livello di governo (e sarebbe ottima cosa se lo fosse) perche’ non aprire una pagina web sul sito del Ministero con gli avanzamenti dei lavori e la possibilita’ per chi legge di commentare e fare proposte?

8 commenti a “TRASPARENZE DIGITALI”

  1. .mau. dice:

    Io invece apprezzo la pagina con l'elenco delle opere e di come vanno avanti, e credo che metterlo su uno "spazio privato" possa anche servire a migliorare la leggibilità .

    Resto però scettico sulla cosiddetta "libertà  di commento": separare il grano dal loglio sarà  impresa improba e quindi non verrà  fatta, il che vuole poi dire che il tutto si riduce a specchietto per le allodole.

    CiaoFabio, ora puoi partire contro di me :-)

  2. Federico Fasce dice:

    Credo anche io che sarebbe meglio una pagina sul sito del ministero. Ma ho come idea che sia molto più semplice e veloce pubblicare sul blog. Non oso pensare alle trafile burocratiche per farsi aprire una pagina del genere, nonché i problemi per abilitare i commenti dei lettori. Siamo in Italia, dopotutto.

  3. Manuele dice:

    Personalizzazione della politica…

  4. AndreaR dice:

    Il blog non puo' essere lo spazio delle decisioni, su questo credo che siamo d'accordo tutti: la democrazia rappresentativa ha una serie di vantaggi ai quali bisogna pensare bene prima di rinunciare. Pero', non vedo perche' il blog personale non possa essere una spazio di comunicazione e di scambio di idee. Ovviamente, c'e' il rischio della deriva populista, come ci ha mostrato il blog di Beppe Grillo. Ma e' sempre meglio di niente.

  5. Fabio Metitieri dice:

    Massi', magari succedera' un gran casino, con comenti disordinati, attacchi e insulti dagli oppositori, ecc., pero' l'idea in se' e' buona.

    Insomma, la buona intenzione c'e', in Rete ci sono tante possibilita', e se non funziona su blog penso che Di Pietro ne fara' una pagina ufficiale, e se ci saranno troppi commenti se li fara' moderare o li togliera'… vedremo. Intanto e' importante che si sia mosso.

    Grande, Di Pietro. Secondo me come politico e' un po' un disastro, tra la mania di dimettersi e l'incapacita' di controllare i suoi uomini, ma come persona e' veramente da apprezzare.

    Ciao, Fabio.

  6. Pier Luigi Tolardo dice:

    Diciamo che Mante ha ragione quando dice che era meglio sul sito istituzionale del Ministero, ma, forse, proprio il carattere istituzionale avrebbe limitato o condizionato la libertà  dei commentatori, e avrebbe onestamente impegnato troppo il Ministro, comunque così è più il mettere on line, in piazza e in questo acquisisce una grande trasparenza, quello scambio di lettere, biglietti, telefonate, pressioni e petizioni che da sempre accompagna un'opera pubblica e che vede protagonisti elettori di quel collegio, enti locali, associazioni ambientalistiche e non che scrivono al Ministro, al proprio deputato o anche solo al proprio leader politico. Non ho tanta fiducia che tanti partecipino ma è un fatto positivo.

  7. mafe dice:

    Mettere un blog sul sito del ministero significa una gara d'appalto e almeno xxx.000 euro/anno di spese ;-)

  8. nick dice:

    e intanto paga Pantalone!