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Giu

Negli ultimi 20 minuti ho dato una scorsa rapida ai siti web dei principali quotidiani e siti di news. Ne cito qualcuno: El Pais, Le Monde. Guardian, Times, BBC news, NYT, CNN. Volevo controllare una cosa che immaginavo gia’ da prima. Nessuno di questi siti web, ma proprio nessuno, pubblica la terribile (ed inutile) sequenza della morte del cameraman svedese avvenuta a Mogadiscio oggi, Mentre in Italia sia Repubblica.it che Corriere.it che La Stampa.it hanno in homepage l’intera sequenza fotografica (Corriere per non farsi mancare nulla ha pure il video) dell’assassinio. Come ce lo vogliamo spiegare?

13 commenti a “CORVI.IT”

  1. Fabio Metitieri dice:

    Non ce lo spieghiamo, Mante. Sono scelte molto difficili. Io rispetto sia chi ha deciso di pubblicare tutto sia chi ha preferito non farlo.

    Ciao, Fabio.

  2. borgognoni dice:

    Ha il video anche repubblica.

  3. Carlo Felice dice:

    Capisco l'osservazione di Fabio, ricordo quella volta che il Foglio fece la copertina con i decapitati in Iraq. Dal punto di vista dell'impatto della comunicazione può essere una pubblicazione giustificabile.

    Dal punto di vista delle regole giornalistiche, invece, quella pubblicazione è semplicemente vietata: lo proibisce la legge sulla stampa e lo ha ribadito la Corte costituzionale. Si veda, per citare soltanto un esempio, https://www.odg.mi.it/docview.asp?DID=1174"questo articolo di Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine della Lombardia.

  4. Carlo Felice dice:

    Capisco l'osservazione di Fabio, ricordo quella volta che il Foglio fece la copertina con i decapitati in Iraq. Dal punto di vista dell'impatto della comunicazione può essere una pubblicazione giustificabile.

    Dal punto di vista delle regole giornalistiche, invece, quella pubblicazione è semplicemente vietata: lo proibisce la legge sulla stampa e lo ha ribadito la Corte costituzionale. Si veda, per citare soltanto un esempio, questo articolo di Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine della Lombardia.

  5. Luigi dice:

    Noi italiani siamo un popolo di voyeur dell’orrore, guardoni della morte. Se il tg non parlasse di vittime durante il pranzo ci faremmo strozzare dagli spaghetti al pomodoro. Siamo feticisti del dolore. E i mezzi di disinformazione, sperando in qualche ditata in più sulle psichedeliche immagini pubblicitarie, ne approfittano.

  6. Fabrizio dice:

    La stampa tedesca ha bucato completamente la notizia; niente di niente.

  7. Maurizio Goetz dice:

    Non sono scelte difficili, è questione di professionalità , il video non aggiunge nulla alla drammaticità  di un racconto. Sulla qualità  del giornalismo italiano ne vogliamo parlare oppure fa comodo solo prendersela con i blogger per non guardare in casa?

  8. .mau. dice:

    Io ho letto la notizia, ma non mi è nemmeno passato per la testa non dico di vedere le immagini, ma di vedere se c'erano in giro sulla rete…

  9. Joe Tempesta dice:

    I giornali rispondono semplicemente alla domanda di tutti quelli che "code per curiosi" quando c'è un incidente in autostrada, sull'altra carreggiata.

  10. simo dice:

    non l'avrei vista se non fosse che anche tu l'hai pubblicata.

  11. raxi dice:

    il tema è trito e ritrito

    condivido totalmente luigi,

    mentre joe tempesta ha anticipato con la sua analogia il mio commento

    solo un saluto quindi

  12. MG55 dice:

    Comunque sarebbe avvoltoi.it, semmai…

  13. Antonio dice:

    E' un tipo di confronto che faccio spesso anch'io. Comunque a onor del vero la foto c'è a lato degli articoli di lemonde e elpais. Il punto sta nella scelta del taglio nel trattare le notizie e di conseguenza a cosa dare evidenza. Per i giornali stranieri una sequenza di quel genere non è una ghiotta occasione da esibire in prima, anzi la stessa tragica notizia ha un'importanza relativa rispetto all'illustrare la situazione complessiva degli eventi in corso a Mogadiscio. Mentre da noi la morte tragica e di impatto diventa sempre la chiave interpretativa su cui vengono basate le analisi degli stessi commentatori.