08
Giu

Da domani a lunedi’ il tenutario qui e sua moglie Alessandra saranno a Parigi. Avevo una mezza idea di prendere su il portatile visto che avrei (come sempre) un po’ di cose arretrate da scrivere e nell’albergo che ci ospita c’e’ un accesso wifi in ogni stanza. Che pero’, mi sono informato, non e’ proprio free of charge, costando la bella cifra di 12 euro all’ora. Cosi’ domani si parte solo coi bagagli a mano ed il blog rimane (quasi certamente) senza aggiornamenti fino a lunedi.

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7 commenti a “WIFI A PARIGI”

  1. Massimo Morelli dice:

    Eri molto più carino senza barba. Però che cappello!

  2. raxi dice:

    ma lascia perdere il portatile

    belin, almeno a parigi dedicati a qualche gnocchetta parisienne che qui a suon di pensare al wifi si virtualizza la cabeza e il velopendulo

    ma come cacchio fai a pensare al portatile alla vigilia di un viaggio nella grande pera?

    ma u belin che travaggiu …

  3. Riccardo dice:

    Mi sono sempre stupito di come in una stanza da 160 – 200 Euro per notte poi la rete debba essere a pagamento, e pure caro. A Tokyo in stanze meno care (OK, anche molto più piccole) c'è la rete ad alta velocità  inclusa nel prezzo.

  4. Achille dice:

    "Da domani a lunedi' il tenutario qui e sua moglie Alessandra saranno a Parigi"

    "belin, almeno a parigi dedicati a qualche gnocchetta parisienne"

    Quando si dice commentare senza aver letto bene il post….

  5. raxi dice:

    dicevo solo al mante di non pensare troppo alla rete o al tennis e di dedicarsi alle cose belle della vita akille

  6. Laura dice:

    "Tenutario, moglie, Parigi, portatile, scrivere, wifi, free…"

    Guarda che si può lavorare anche con carta e penna!

    Mantellini, mi pare che ti stai sbrodolando troppo addosso…

    LauraP.

  7. Fabio Metitieri dice:

    Laura, hai dimenticato i week end a Londra, una settimana si' e una no, la passione per i ristorantini, il comperare ogni coso Apple appena esce, e che lui beve solo whiskey Lavalaguts da 50 euro alla bottiglia…

    E fa pure il blog. Eh, hanno troppo tempo libero, questi radiologi, e poi guadagnano troppo, altro che i notai…

    ;-)

    Ciao, Fabio.