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Giu
Oggi Beppe Grillo e’ stato ricevuto a Roma da Romano Prodi. E nell’occasione ne ha detta una giusta.
«Se io vengo qui a parlare con il presidente del Consiglio c’è qualcosa che non funziona»
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«Se io vengo qui a parlare con il presidente del Consiglio c’è qualcosa che non funziona»
Giugno 8th, 2006 at 17:21
non e' solo invidia perche' non c'eri tu? :)
Giugno 8th, 2006 at 17:39
Ti ho visto, hai cambiato il titolo! :)
Giugno 8th, 2006 at 17:47
si vabbe', ma cambiamento irrilevante ;)
Giugno 9th, 2006 at 05:02
Mante come sei acido con Grillo…
Giugno 9th, 2006 at 06:03
No Grillo è un populista della peggior specie, Mante ci ha visto giusto.
Giugno 9th, 2006 at 10:06
Fosse un populista della peggior specie, avrebbe gia' fondato un partito. Chesso', una roba tipo "Forza Grilli".
Giugno 9th, 2006 at 13:51
Il partito non è obbligatorio, comunque abbiamo bisogno di spazi di riflessione ed iniziative mirate in ogni ambito. L'iniziativa di Grillo può essere anche lodevole, ho dei dubbi sulla reale efficacia.
Ma è un'opinione del tutto personale.
Giugno 9th, 2006 at 15:27
ce ne fossero di grilli
in questa italia di moggi e mogi
Giugno 9th, 2006 at 15:40
Tra il dire è il fare c'è di mezzo il mare.
Giugno 9th, 2006 at 15:47
In questo paese dove il silenzio e la collusione dei cosidetti "furbi" è norma, Beppe Grillo appare come una mosca bianca. in altre realtà europee, gli argomenti da lui trattati vengono sviluppati da "veri" partiti, vedi i verdi in Germania; le numerose ed agguerrite organizzazioni ambientaliste si battono per migliorare la qualità della vita. Qui, abbiamo ben presente cosa fanno i "sedicenti" Verdi.Ben vengano non uno , ma cento Beppe Grillo, se le cose dal punto di noi cittadini migliorano. Pensate solo alla "questione" di Report, denunciata dalla "3"………Una voce in difesa dei consumatori si alza e deve essere immediatamente stroncata!
Giugno 9th, 2006 at 19:07
In altri paesi europei alcuni dei temi e delle modalità di dibattito proposti da Grillo sono fatte proprie da forze politiche, è vero, per esempio da formazioni di estrema destra.
Giugno 10th, 2006 at 00:26
Infatti la critica su Grillo non è sul cosa, ma sul come.
Giugno 10th, 2006 at 03:13
la verità è che sia il goetz che il mante sono troppo professorini e troppo snob x accettare la dirompenza del grillo
Giugno 10th, 2006 at 03:27
perfettamente d'accordo: c'e' qualcosa che non funziona se la società civile è raprresentata da un comico.
Ma non è certo colpa del comico: e se i signori bloggers fossero un pò più incisivi anzichè condannare, forse la misura sarebbe meno colma.
L'Italia non ha bisogno di populismo, è vero: ma ha bisogno di POPOLO.
Giugno 10th, 2006 at 08:38
Grillo è riuscito a crearsi un seguito di persone tra gli scettici o i delusi da precedenti esperienze ed è riuscito a mobilitarli e attivarli. Che è una cosa che di per sé merita rispetto e attenzione. Il problema sta nel fatto che mentre i circoli degli Amici di Beppe Grillo prendono ispirazione dalle parole d'ordine tagliate con l'accetta del comico per fare dell'attivismo e darsi da fare, anche in modo piuttosto autonomo, il movimento di opinione più allargato che ruota intorno al nostro agit-prop ne intercetta gli accenti più qualunquistici e deteriori. Se uno ha il fegato di farsi un giro nel suo blog si rende conto che c'è una bella fetta di persone votate alla protesta per la protesta, l'insoddisfazione cronica che si riversa nell'insulto e nel disprezzo verso chi si ritiene responsabili delle proprie insoddisfazioni, a partire dai politici, disprezzati non come singoli ma come classe, ma passando anche per i carcerati, i cinesi,le industrie monopoliste, i produttori di vino e chi più ne ha più ne metta.
Questi ultimi non sono legati a una prospettiva di miglioramento della realtà , non hanno degli obiettivi in base al successo dei quali varia il loro giudizio: sono scontenti a prescindere, una scontentezza che si alimenta di se stessa e cresce.
Giugno 10th, 2006 at 08:43
Mercoledi sera "Gli amici di Beppe Grillo" di Milano hanno realizzato una serata con Travaglio, Beha, Fo, Grillo e altri sulla censura dei media.
Raramente ho visto eventi del genere organizzati da altri.
E io sono convinto di una cosa, che con il suo modo di fare Grillo smuova le coscenze passive di centinaia di migliaia di italiani.
In un paese dove i telegiornali sono in mano a Rossella, Minnum e Giordano, mi pare che lui riesca a portare un punto di vista più obbiettivo e che spesso è in linea con quello che pensa la gente.
Maurizio, sul "come":
le stesse cose le puoi dire con un documentario stile The Corporation oppure attraverso lo spettacolo di un comico.
Tu magari preferisci uno stile più professionale, altri preferiscono uno stile più informale.
Ad esempio media ci hanno dipinto Tronchetti Provera come l'ultimo vero Manager. Grillo lo dipinge come l'uomo più indebitato d'Europa che si muove nell'inganno.
Secondo te da che parte sta la verità ?
Giugno 10th, 2006 at 08:51
No il come non è per me questione di stile, credo che Antonio nel commento qui sotto abbia perfettamente descritto le ragioni per cui non sono un'estimatore dell'attività di Beppe Grillo.
Giugno 10th, 2006 at 11:32
Volevo farLe i miei complimenti per il profilo molto simpatico di cui si può prendere visione e la linearità del suo weblog. Mi ha incuriosito molto la passione di Sua moglie per l'iconografia medievale. Una bella materia, senz'altro. Non la conosco direttamente ma posso immaginare il fascino dell'antico.
Giugno 11th, 2006 at 11:18
Io vedo Grillo come un provocatore. A volte sono d'accordo, a volte meno, ma le sue provocazioni per lo più danno da pensare.
Deve però guardarsi dai suoi amici, più ancora che dai suoi nemici. C'è troppa gente che prende a pretesto le sue parole per fargli dire ciò che vuole lui, con esiti a volte preoccupanti.
Certo ora va da Prodi per godere di luce riflessa, tutto qui: bisogno di visibilità .
Giugno 11th, 2006 at 17:28
Con tutto il rispetto per Grillo e la sua opera di contro-informazione (più che mai utile in questa Italia addormentata dal tg5, e i suoi servizi sui cani), io la vedo come un impresa un po' ridicola, quella del comico che minaccia di licenziare il politico… E' una provocazione? Magari, io penso che ci creda veramente. Temo che molti credano veramente che basti fare scompiglio e non assumersi la responsabilità di cambiare veramente le cose. Se le sue intenzioni fossere queste si candiderebbe, e lavorerebbe come "dipendente" come dice lui, in grazia delle sue idee illuminate e con l'approvazione di un vasto pubblico.
Se si individua un difetto in qualcosa che sta a cuore, non ci si parla addosso fino allo svenimento, si cerca di risolvere il problema. Io non ho la vocazione per la politica, io mi accontento di esprimere le mie preferenze votando, come ogni cittadino, ma se avessi un codazzo di ammiratori e seguaci e riuscissi a influenzare l'opinione pubblica avrei come minimo il dovere di sfruttare questi "mezzi" per il bene del mio paese.
Tutto questo secondo la mia modesta opinione.
Giugno 11th, 2006 at 22:30
Gls, in questo strano Paese la Lega con il cazzo duro (grande slogan elettorale) ha avuto successo dal nulla solo cavalcando l'odio di tanti italiani per la politica e per i politicanti. Gli odiati romani ladri….
Che poi mi piacerebbe sapere quanti a Roma son romani al 100%….
E, quanto fanno ancora oggi i leghisti, in percentuale, dopo le minchiate delle magliette e delle leggette elettorali di Calderoli?
Direi parecchissimo.
Io amo molto Grillo come comico, ma credo che un comico non debba fare politica, non nel senso di parlare o trattare con i politici. Deve solo sfotterli.
Having said that, se Grillo si scomoda a fare campagne, raccogliere firme e poi parlare con Prodi, tante grazie, sia dai cittadini sia – secondo me – da Prodi e da una sinistra che fa abbastanza cagare, in quanto a capacita' di ascoltare il popolo.
O ci dimentichiamo, tanto per dirne una sola, che abbiamo Bobo Craxi come sottogretario?
Bobo e i quaranta ladroni, per citare un altro grande comico markettaro…
E mi fa piacere che lo dica anche Grillo: se deve muoversi lui e' perche' siamo nella merda. Molto vero, molto nella merda.
Non so voi, ma io il mio voto ce l'ho e ci tengo. Voto sempre, e seguo anche queste futilita'. Un po', forse piu' di un po', il mio voto lo spostano anche i comici.
E ridateci Luttazzi, se siete onesti. Per cominciare. E che stanno aspettando? E poi Biagi, Santoro, la famiglia Guzzanti….
Quando si inizia a ristabilire un po' di sana democrazia? Se continua cosi' io la prossima volta non voto.
Prodi io non l'ho sposato. Se non fa qualcosa di democratico (non necessariamente e morattianamente di sinistra), tanto vale buttarlo giu'.
O meglio: basta lasciarlo cadere….
Ciao, Fabio.
Giugno 12th, 2006 at 02:21
Tutto questo astio nei confronti di Grillo fa pensare. Grillo fa controinformazione come nessuno mi sembra. Tra giornalisti che si limitano alle veline, e blogger che si limitano al chiacchiericcio da bar sport, ben venga un tribuno come Grillo.
Pur con tutti i suoi difetti è uno in grado di smuovere e soprattutto di far emergere ciò che l'informazione 'ufficiale' ignora.
Del resto il suo strepitoso successo, mi sembra che il suo blog sia uno dei più seguiti al mondo, ne è la prova inconfutabile.
Giugno 12th, 2006 at 03:25
Maurizio, non ho capito.
Se chi segue il blog di Grillo, o meglio chi lo commenta, è spesso legato alla protesta fine a se stessa, che colpa ne ha Grillo?
C'è una parte degli italiani che sono cosi e che resteranno cosi.
Tengo a sottolineare, che gli Amici di Beppe Grillo, non sono i fan di Beppe Grillo.
Sono persone che pensano con la loro testa. Grillo è il collante tra persone che altrimenti non si sarebbero mai conosciute.
Giugno 12th, 2006 at 05:53
Daccordo con te Fabio, se non risce in nulla sarebbe meglio farlo(lasciarlo) cadere. Bene l'opera di Grillo provocatore, inoltre è forse l'unico che da un blog ha tirato fuori qualcosa di reale che ha impatto sulla società civile.
Giugno 12th, 2006 at 13:02
Grillo potrà nel merito anche dire cose giuste, ma i suoi modi e toni sono assolutamente populisti, quasi fascisti, come qualcuno ha già rilevato. E' l'uomo che scaglierebbe comunque la prima pietra. E a me quelli che lanciano pietre – o monetine – non mi sono mai piaciuti.
Giugno 12th, 2006 at 14:31
nel paese del berlusca – cioè del re del populismo – siete ancora qui a lagnarvi dei toni e dei modi non idonei del tribuno genovese?
Giugno 13th, 2006 at 03:13
Populista, tribuno, addirittura fascista, così tanto per dire (ma ha idea del significato di questa parola? perchè usarla così a sproposito?).
Insomma si preferisce chi non fa nulla, chi al massimo fa la solita sterile lamentela da bar sport (piove… governo ladro) a chi si muove e concretamente fa qualcosa.
Il solito vecchio vizio italiano di dare addosso a chi emerge. Il solito vecchio vizio di rimproverare chi ha troppo successo.
Secondo i suoi critici insomma è meglio non fare nulla piuttosto che farlo come Grillo.