23
Apr
Contrappunti, su Punto Informatico di mercoledi’ (domani PI fa il ponte ;-).
Immagino si tratti di una questione di aspettative. Per qualche ragione Google, da un po’ di tempo a questa parte – diciamo dalla sua quotazione in borsa ad oggi – è diventata il soggetto immobile delle attese di molti differenti soggetti. Cosa farà Google con tutti i soldi rastrellati in borsa? Possiamo fidarci a lasciarle il controllo delle nostre caselle di posta elettronica sul web? Quali pubblicità sarò costretto ad accettare in cambio dei servizi che la azienda di Mountain View frequentissimamente rilascia? Che ne sarà della mia privacy ora che Google, incrociando i dati dei suoi fortunati servizi, sa così tante cose su di me? (continua)
Aprile 23rd, 2006 at 13:44
Non hai letto Lyon, *La societa' sorvegliata*. Un peccato.
Aprile 23rd, 2006 at 13:51
Bell'articolo, ma perché ostinarsi a non usare l'apostrofo negli articoli e nelle preposizioni articolate femminili plurali? :->
Aprile 24th, 2006 at 01:34
…segue
anche 'singolari' of course :")
Aprile 24th, 2006 at 14:34
Ora, è vero che nei media tradizionali non v'è diritto all'oblio e neppure di "vera" rettifica (la legge la impone, la prassi la disattende nascondendo la rettifica in qualche angoletto).
E' però anche vero che i media tradizionali si obliano da soli: con il giornale di oggi, si diceva una volta, domani si incarta la lattuga.
Ergo, non prenderei troppo sotto gamba questa cosa del diritto all'oblio in internet. L'onere non può ricadere tutto su google, ma è bene imo che di questa cosa si cominci a ragionare. Anche se i ragionamenti, all'inizio, sono gioco forza piuttosto rozzi, come quello del nostro Garante.
beppe ferrero
p.s.: ma "latte" al plurale fa "latti"?