Oggi Repubblica vale i suoi 90 centesimi non foss’altro per il lungo articolo di Alessandro Baricco dal titolo: “Cari critici ho diritto a una vera stroncatura”. Che se non altro dimostra ancora una volta quanto Baricco sia magari un discutibile scrittore di letteratura ma invece un ottimo corsivista.

update serale: l’articolo e’ qui. Ne parla anche Luca qui.

7 commenti a “BARICCO-CITATI 1 a 1”

  1. Gianni dice:

    …e uno che coglie la palla al balzo: fingendo di essere adirato si fa pubblicità .

  2. Anonimo dice:

    anche uno che fa una figura del piffero, visto che si lamenta, retoricamente, di non essere stato stroncato,

    quando invece la sua piana stroncatura l'aveva ricevuta (fonte: wittgenstein).

  3. Francesco dice:

    Sì ma Ferroni la critica l'aveva fatta…

  4. solaria dice:

    a me baricco piace anche come scrittore (non ho letto ancora "questa storia" però) ma articoli come questi mi sanno di spocchia, come l'odiosa scelta delle 4 copertine per lo stesso libro (di cui ho parlato tempo fa sul mio blog). Cioè… ci sono valentissimi autori che non riescono a pubblicare per via del sistema marcio dell'editoria, e poi uno come baricco, che è un principe, un re di questo sistema, a cui tutto è concesso (persino l'iliade…) si risente perchè non gli fanno una critica a dovere! Giustissima argomentazione la sua, ma detta da uno scrittore che ha TUTTO (fama, soldi, pubblico, palcoscenici…) sa un po' di bambino viziato che vuole l'ultimo giocattolino iper-tecnologico per metterlo accanto alla valanga di altri giochi

  5. sciroccata dice:

    io lo trovo un articolo splendido e arguto.

  6. simo dice:

    anche io, felice di spiare le beghe dei famosi!

  7. Giorgio dice:

    Seguire gli sberleffi reciproci fra critici e scrittori è come discutere sul sesso degli angeli, secondo me. Piuttosto è curiosa l'involuzione provocata dalla fama: prima devi farti strada e non ti caga nessuno, poi diventi famoso, ti criticano e ti lamenti perché ti criticano, e più ti criticano più diventi famoso, infine non ti criticano più e ti lamenti che non ti cagano più. Quando la gente smette di tirare le noccioline alla scimmia in gabbia, quella finisce per morire di noia….