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Mar
Oggi Repubblica vale i suoi 90 centesimi non foss’altro per il lungo articolo di Alessandro Baricco dal titolo: “Cari critici ho diritto a una vera stroncatura”. Che se non altro dimostra ancora una volta quanto Baricco sia magari un discutibile scrittore di letteratura ma invece un ottimo corsivista.
Marzo 1st, 2006 at 12:46
…e uno che coglie la palla al balzo: fingendo di essere adirato si fa pubblicità .
Marzo 1st, 2006 at 13:00
anche uno che fa una figura del piffero, visto che si lamenta, retoricamente, di non essere stato stroncato,
quando invece la sua piana stroncatura l'aveva ricevuta (fonte: wittgenstein).
Marzo 1st, 2006 at 14:41
Sì ma Ferroni la critica l'aveva fatta…
Marzo 1st, 2006 at 14:47
a me baricco piace anche come scrittore (non ho letto ancora "questa storia" però) ma articoli come questi mi sanno di spocchia, come l'odiosa scelta delle 4 copertine per lo stesso libro (di cui ho parlato tempo fa sul mio blog). Cioè… ci sono valentissimi autori che non riescono a pubblicare per via del sistema marcio dell'editoria, e poi uno come baricco, che è un principe, un re di questo sistema, a cui tutto è concesso (persino l'iliade…) si risente perchè non gli fanno una critica a dovere! Giustissima argomentazione la sua, ma detta da uno scrittore che ha TUTTO (fama, soldi, pubblico, palcoscenici…) sa un po' di bambino viziato che vuole l'ultimo giocattolino iper-tecnologico per metterlo accanto alla valanga di altri giochi
Marzo 1st, 2006 at 14:50
io lo trovo un articolo splendido e arguto.
Marzo 1st, 2006 at 18:38
anche io, felice di spiare le beghe dei famosi!
Marzo 2nd, 2006 at 11:59
Seguire gli sberleffi reciproci fra critici e scrittori è come discutere sul sesso degli angeli, secondo me. Piuttosto è curiosa l'involuzione provocata dalla fama: prima devi farti strada e non ti caga nessuno, poi diventi famoso, ti criticano e ti lamenti perché ti criticano, e più ti criticano più diventi famoso, infine non ti criticano più e ti lamenti che non ti cagano più. Quando la gente smette di tirare le noccioline alla scimmia in gabbia, quella finisce per morire di noia….