L’Autorità ha rilevato, nella trasmissione di RAI TRE “Che tempo che faâ€, l’abituale presenza di esponenti politici, in contrasto col divieto vigente al riguardo per le trasmissioni d’intrattenimento, quale è appunto classificata dalla RAI la suddetta trasmissione. Il Consiglio ha ritenuto aggravata la violazione dalla forte connotazione politica che la trasmissione ha in concreto assunto nell’approssimarsi della campagna elettorale in contraddizione con gli indirizzi della Commissione parlamentare
Il risultato e’ che stasera da Fazio c’era ospite Giovanni Sartori che praticamente e’ restato li seduto senza poter dire nulla. Nemmeno una volta la parola “Berlusconi” e’ riuscito a pronunciare.
Febbraio 12th, 2006 at 17:57
Presumo che fra un po' nei programmi televisivi scriveranno "Objects in mirror are nearer than they appear" (come sugli specchieti retrovisori delle macchine americane…ove se nn scrivi che ascoltare la musica con gli auricolari ad alto volume danneggia l'udito rischi una class action).
La situazione mi sembra tragicomicamente ricordare il Ministero della Verità di Ornwelliana memoria: nel libro di Ornwell venivano a mano a mano eliminate tutte le parti del discorso (prima gli articoli, poi gli avverbi, poi gli aggettivi…) fino alla coniazione di slogan di eccezionale argutezza quali "Ortodoxy is unthinking!" , qui invece vengono a mano a mano tolto i soggetti di cui argomentari, il risultato tuttavia mi pare piuttosto simile: si ritiene privo (o si vuole privare) lo spettatore del suo spirito critico. Spirito critico, libertà dell' individuo sono componenti (per il mio umile giudizio) irrinunciabili di un sistema che si voglia fregiare dell'aggettivo democratico, e l'arrogarsi tali diritti da parte di terzi (in nome di una legge/correttezza sociale/bene superiore) non mi impressiona positivamente.
Devo ammettere che la tentazione è forte però… potrebbero scriverlo su alcuni programmi televisivi: "La visione di questo programma ti rende incapace di intendere o volere".
Febbraio 12th, 2006 at 18:04
Errata corrige:
Orwell e non Ornwell e la citazione corretta è
"Orthodoxy means not thinking – not needing to think. Orthodoxy is unconsciousness"
Febbraio 12th, 2006 at 20:26
E' curioso, no? Una delle poche trasmissioni italiane che ha invitato, cito a memoria: Bill Gates (e vabbè, lo so, ma non possiamo non ammettere che è una personalità di rilievo), Enzo Biagi, Umberto Eco, Giovanni Sartori…E poi a ruota gente come Fossati, Gino Strada, Guccini. Mi domando: perché questa gente qui non va in tivvù se non da Fazio? La risposta è banale. E una Autorità "garante" che scrive queste cose per quanto mi riguarda non ha nulla dell'Autorità . Almeno finquando non risolve certi problemini, tipo Berlusconi che spazia dal "Senso della vita" all'Almanacco del giorno dopo. Vuoi vedere che la multina a Rete4 era soltanto il modo per alzare il tiro? Come per dire: l'abbiamo fatto anche a Rete4, ora tocca a tutti. Intanto Fede è sempre lì e fa sempre le stesse cose. E la Rai trasmette a quest'ora Marzullo che intervista Lino Toffolo. Meglio dormire, va'.
Febbraio 13th, 2006 at 02:27
Beh, che Sartori non abbia detto nulla non si può dire. Io tra le righe ho colto un sano invito al "regicidio"… :-) Comunque ormai mi stupisco che Berlusconi non abbia giocato d'anticipo apparendo anche nelle pubblicità , oltre che nei programmi… pensate a tutti quegli spot in cui non appare, quante occasioni sprecate!
Febbraio 13th, 2006 at 05:24
E' una naturale conseguenza, fra le altre, della berlusconizzazione dell'Italia. Pur di mantenere una parvenza di pluralismo in una tv che in realtà è sempre più soggetta a un unico padrone, è necessario mettere regole sempre più stringenti e sempre più confinanti con la censura vera e propria. Ne consegue il divieto assoluto di parlare di politica, salvo negli appositi spazi soggetti a queste regole stringenti.
Per togliere queste regole c'è una sola soluzione: cacciare Berlusconi. Ricordiamocene quando saremo in cabina.
Febbraio 13th, 2006 at 05:42
Premessa: non sono berlusconiano. Mi pare però che tutto questo lo dobbiamo alla par condicio, legge che non ha fatto Berlusconi essendo del 2000. Inoltre mi ricordo che tempo fa mi incazzavo perchè c'erano problemi urgenti da risolvere e per mesi non si sentiva o vedeva in video mister Berlusca, mentre non c'era tg che non riportasse quotidianamente commenti il 99% superflui e fastidiosi dei vari Casini-Follini-Fini-Pecoraro-Angius ecc. ecc. roba da overdose. Ora dico non è che ci voglia un minimo di coerenza quando si tirano in ballo certi argomenti? Vedete, a me il pensiero unico fa molta paura e in Italia esiste solo quello sia a destra che a sinistra. Quando parlo con persone di altri paesi europei riesco spesso ad avere un dialogo e un confronto serio, viceversa in Italia mi sembra sempre di stare al bar a parlare di Juve o Milan o Inter. Mah!
Febbraio 13th, 2006 at 13:46
Saro' breve: ma quella che il Mante descrive non e' una conseguenza della legge sulla Par Condicio? Si? E allora di cosa ci lamentiamo? E' stata semplicemente applicata una legge dello Stato. "Dura lex sed lex" diceva qualcuno…
P.S.: a memoria, non mi pare l'abbia voluta Berlusconi quella legge ma piuttosto il centrosinstra…
Febbraio 13th, 2006 at 15:36
Ci dice che è colpa della parcondicio evidentemente non ha letto il comunicato del AGCOM
"Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha deliberato, a maggioranza, l’accertamento della violazione, da parte della RAI, degli indirizzi della Commissione parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi dell’11 marzo 2003. "
chi c'era al governo nel 2003 ?