Contrappunti, su Punto Informatico di domani.

Mettiamola così. Ho letto le pagine sullo sviluppo tecnologico del paese contenute nel programma elettorale dell’Unione presentato qualche giorno fa e le ho trovate di buon livello. Oppure mettiamola così: ho letto quelle stesse pagine e mi sono parse francamente deludenti. Possono coesistere questi due opposti punti di vista? Ho idea di sì. (continua)

10 commenti a “ANTEPRIMA PUNTO INFORMATICO”

  1. Paolo Zocchi dice:

    Sono molto d'accordo coi tuoi commenti e in particolare sul modello che sarebbe da adottare per distinguere reti e servizi (ne abbiamo parlato e vorrei parlarne ancora). L'unico punto che non capisco (dico non capisco perché non sono davvero sicuro di aver compreso bene) è quando si parla di non imporre vincoli di tipo normativo alla Rete: il principio della neutralità , che personalmente ritengo fondamentale, non può che essere difeso che attraverso regole. Mi risulta che proprio i grandi monopolisti stiano oggi premendo per lasciare tutto alla come viene. Quindi vanno definite delle regole condivise, proprio per evitare che poi esca fuori un aborto come il decreto Urbani.

    Ciò detto, ritengo che quanto scritto sul programma dell'Unione sull'innovazione sia a dir poco insufficiente e, in alcuni punti, anche un po' "dejà  dit". Ma non mi preoccuperei troppo: si tratta di una base molto generica su cui mettere in pista qualche cosa di nuovo e di un po' più preciso.

  2. Fabio Metitieri dice:

    Zocchi, partoriscono un programma di 280 pagine, e per te e' normale che sia solo "una base molto generica" e su cui occorre ancora mettere "qualche cosa di nuovo e di un po' piu' preciso"???

    I'm troubled….

    Ciao, Fabio.

  3. Fabio Metitieri dice:

    Mante, pensavamo tutti che l'avresti fatta su Microsoft e su Taylor, la tua sbrodolata su Pi di questa settimana. E quindi si attendevano con trepidazione i tuoi formidabili lumi sul Trusted platform module…

    Altrimenti, che ti ci abbiamo mandato a fare, da Microsoft? Solo per bere vino a sbafo e per potere scrivere come al solito un post dove te la tiri un po' da Vib (Very important bloggher, ovvio), alla faccia dei comuni mortali?

    Ma, alla lunga, non saranno atteggiamenti un po' troppo da parvenu, anche per un radiologo di provincia?

    ;-)

    Ciao, Fabio.

  4. Paolo Zocchi dice:

    Non stavo parlando del programma intero, ma solo della parte dedicata all'innovazione tecnologica, ovvero 2 sull' e-government, 2 sulle infrastrutture e 2 sul trasferimento tecnologico.

  5. Fabio Metitieri dice:

    Ok, allora: 6 pagine su 280 dedicate alle nuove tecnologie. In tutto. Ora, a parte il fatto che son pagine da 2.700 battute (piu' o meno come in un libro) e che con 16.000 battute e un po' di sintesi si riescono a dire parecchie cose, e con precisione, ma due pagine in piu', per rendere meno incompleto e generico il discorso, non potevano aggiungerle?

    Ripeto: I'm troubled.

    Ciao, Fabio.

  6. Maurizio Goetz dice:

    Posso dire che anche le strategie per la transizione alle tv digitali non sono chiare soprattutto in riferimento a come incentivare il pluralismo e allargare il sistema d'offerta televisivo?

  7. massimo mantellini dice:

    Magari mi sono espresso male Paolo,

    in ogni caso ho scritto che mi piacerebbe che nei programmi fosse citata la necessita di "non limitare" l'architettura di Internet, che di internet e' la base, per cosi' dire ideologica. Si tratta di una valutazione piu' filosofica che altro ma poiche' oggi lo scardinamento di questa idea sta diventando un problema concreto io credo che sarebbe stato utile e bello leggere che internet non puo' subire nella sua essenza, indecenti sofisticazioni. Non ho idea se questo sia possibile affermarlo imponendo norme (io sono favorevolissimo a norme che affermino la centralita della rete e mi sarebe piaciuto perfino leggere da qualche parte che il "Codice dell'Amministrazione Digitale " di Stanca e' un documento importante e da valorizzare) o se piu' semplicemente si tratti di una posizione di buonsenso che comunque utile da sottolineare (magari tagliando le lunghe ed inutili parti sul cinema che mostrano chiaramente l'azione di lobbing sul programma da parte di attori e registi)….tutto qua. Saluti.

  8. Giovanni R dice:

    Non avete l'impressione che Mantellini sti aflirtando con "Paolo"? Attento che poi ti pagano con pane e cicoria :)

  9. Paolo Zocchi dice:

    D'accordo (davvero) con la risposta di Mantellini con cui flirterei volentieri se non fossi orribilmente etero. Ragazzi, io sto imparando moltissimo da queste discussioni, anche incazzose, sui blog. Non ho tantissimo tempo, ma mi ci dedicherò ancora di più. L'idea è che, se per un caso imprevedibile ci capiterà  di governare, a me piacerebbe, su ogni tema specifico, dalla posta elettronica certificata alla CIE, dal trusted computer ai DRM, aprire dei tavoli di lavoro multistakeholder (apertissimi ma limitati nel tempo!) con delle scadenze precise per prendere delle decisioni il più possibile condivise e, soprattutto, discusse. Per me questo, se dovrò essere coinvolto in qualche modo e avrò un minimo di potere consultivo, è un impegno.

  10. Dario de Judicibus dice:

    Lascio un puntatore al mio giudizio sul programma 2006 dell'Unione. Premetto che non l'ho letto tutto ma solo alcune sezioni che mi interessavano di più. Il mio articolo è qui.