Oggi Michele Serra ha scritto su Repubblica, nella sua rubrichetta giornaliera, della faccenda di Charles Kennedy che lascia la guida del suo partito in Inghilterra dopo aver ammesso di essere alcoolizzato. Per una volta non sono per nulla d’accordo.

I politici stanno diventando i nostri capri espiatori come il Malaussene di Daniel Pennac. Li paghiamo anche benino perche’ si mantengano esemplari e non cadano nelle stesse pozzanghere in cui ci piace indugiare. Ma li paghiamo soprattutto perche’ quando poi si rivelano fragili e imperfetti, proprio come noi elettori, li si possa deridere ed infamare a piacimento, sui tabloid ma anche sull’autorevole Times (che ieri su Kennedy aveva un titolaccio da portineria). Nessuno sa se Kennedy sia un ubriacone incapace di reggersi in piedi durante un comizio o semplicemente uno che ha esagerato e si sta curando, come tanti. Ma non e’ questo che importa. Conta invocare le dimissioni e vedere chi sara’ il prossimo da impallinare. Magari uno che ha il colesterolo altissimo, e come si permette?

Un commento a “BRILLI IN PARLAMENTO”

  1. Franco Abitante dice:

    bah…

    politici di acclarate qualità  (comunque la si pensi) hanno indugiato e indugiano in piccole debolezze umane: l'alcool, il fumo, i pompini sotto il tavolo…

    Churchill era un ubriacone, per esempio, Roosevelt credo pure, a Cesare piacevano i centurioni…