08
Gen
Contrappunti, su Punto Informatico di domani.
Tutti noi avremmo bisogno, almeno ogni tanto, di ricordare una cosa che riguarda la tecnologia. La tecnologia è come il martello: è uno strumento generalmente neutrale. Il suo utilizzo invece, esattamente come accade col martello, neutrale non lo è mai. Dico questo perchè capita spesso e volentieri di leggere giudizi sullo strumento che invece andrebbero indirizzati al suo utilizzo. Qualcuno si è accorto, per fare un esempio che è cronaca di questi giorni, che l’elezione di Miss Belgio (non esattamente una questione centrale negli interessi generali del pianeta) è stata confezionata attraverso l’uso della tecnologia. Una piccola grande truffa mediata da 4 computer (se le accuse si riveleranno vere) che hanno inviato migliaia di voti telefonici per l’elezione della bionda Virginie Claes.(continua)
Gennaio 8th, 2006 at 09:23
Sono completamente d'accordo con te, Massimo. Il sig. Galimberti, ovviamente non conosce assolutamente quello di cui sta parlando.
Per fare un esempio tanto semplice quanto banale: già 12/13 anni fa circa, il mio liceo di provincia aveva un laboratorio di fisica in cui erano presenti dei pc che aiutavano noi studenti nello svolgimento di alcuni esperimenti.
Gennaio 8th, 2006 at 10:54
il mio professore di psicologia dell'educazione [pace all'anima sua] paragonava l'ostilita' ai computer a quella di socrate per la scrittura e poi a quella iniziale contro la stampa. sapeva di essere in un momento di transizione e che ancora lo strumento non aveva tovato la sua giusta collcazione. a me sembra che avesse ragione…
Gennaio 8th, 2006 at 14:03
Non ho letto il pezzo di cui si parla, ma il dibattito su se e quanto i computer siano utili per la didattica piu' di altri strumenti e' molto lungo e complesso, e non trovo affatto corretto bollarlo manicheisticamente di luddismo.
Ed e' difficile credere che galimberti sia un tecnofobo, visto che aveva curato gia' nel 1997, quando mante appena sapeva pigiare sui tasti, una raccolta di saggi che si intolava La comunicazione virtuale. Dal computer alle reti telematiche: nuove forme di interazione sociale.
Certo, e' utile pero' al mante scriverlo tra le righe, tanto per rendere un pochino piu' frizzante e polemico il suo solito temino del fine settimana, altrimenti smorto e inutile come sempre.
E come d'abitudine, il mante scrive contro qualcuno di noto e autorevole, con la speranza di sollevare un po' di polvere e di ottenere un pizzico di visibilita'. Gia' visto, gia' visto…
Ciao, Fabio.
Gennaio 8th, 2006 at 15:21
La tecnologia è neutra? Hehe… Mai sentito parlare di un certo McLuhan? Che tristezza. Siamo ancora alla differenza tra mezzo e modo di usarlo.
Gennaio 8th, 2006 at 19:09
Perfettamente d'accordo sulla neutralità del mezzo computer.
Gennaio 9th, 2006 at 14:45
I computer sono perfettamente inutili quando manca tutto il resto. Questo è ciò che mi sembra di capire dalla citazione di Galimberti.
Se non c'è il diapason nel laboratorio di fisica (forse perché nemmeno c'è un laboratorio di fisica), cosa se ne fanno gli studenti del "laboratorio internet"??? Vanno a guardare su Wikipedia cos'è un diapason?
Il diapason è un esempio stupido forse. Pensate ai laboratori di chimica, le cappe di aspirazione, i banconi, i prodotti chimici, gli strumenti di misurazione… avendo a disposizione tot. soldi, non è meglio occuparsi prima di queste cose?
Leggo molti criticare gli assunti dai quali galimberti parte, discorsi filosofici su medium media mezzi e 'sti cazzi. Ma la conclusione cui si giunge, è quella che ci interessa: ed è sensata. E' meglio toccare con mano un pendolo, e poter eseguire di persona delle misure su di esso, piuttosto che avere la fantasmagorica possibilità di "espandere le tue capacità con il nuovo uindous icspi" leggendo di cose astratte e guardando una modernissima ed avanzatissima animazione al piccì.
Ovvio, se le scuole avessero fondi da buttare, e non sapessero più cosa farsene, ben venga l'acquisto di un intero plotone di computer usa-e-getta, da ricambiarsi ogni 5 anni e riformattare ogni 15 giorni.
Ma la realtà è: se i disabili non ci arrivano neanche all'aula computer, ha senso fare un investimento del genere? Se non ci sono laboratori, è una priorità ?
In questo contesto, l'acquisto di computer è un "male".