Come altri sto leggendo The Search di John Battelle. Ad un certo punto l’autore racconta questo aneddoto: una mattina alle 8 Page e Brin hanno appuntamento con il loro primo possibile investitore. Decidono fra molte esitazioni di chiedere 50.000 dollari. L’altro risponde che vuole metterne almeno il doppio. Con un assegno fatto al volo di 100.000 dollari i due decidono allora di esagerare concedendosi una ottima colazione. Ed entrano da Burger King.

“We thought we should eat something that tasted really good, though it was unhealthy”

9 commenti a “CAMERIERE CHAMPAGNE”

  1. Antonio dice:

    E quindi?

  2. Fabio Metitieri dice:

    Oh. Hai proprio colto l'essenziale, delle tesi di Battelle…

    ;-)

    Ciao, Fabio.

  3. luciano giustini dice:

    Una metafora? ;-) Sarebbe molto carino..

  4. Fabrizio dice:

    Io pure quando voglio mangiarmi qualcosa di bbuono vado al Mac o da Burger. Dov'è il problema.

  5. simone brunozzi dice:

    Ciao Massimo!

    Anche io ho letto il libro di Battelle… credo che forse esageri un po' nel voler dipingere Page e Brin in maniera tanto "unconventional". Cmq ottimo libro! Ti consiglio anche "the Google story".

    Auguri di buon 2006!

  6. Massimo Moruzzi dice:

    concordo col commento #2 ;-)

  7. Massimo Moruzzi dice:

    PS. Quelli di Boo o di Spray – svedesi trendy, mica russi o americani del Midwest – festeggiavano davvero a Champagne. Ma pare non siano andati molto lontano.

  8. Pier Luigi Tolardo dice:

    E quindi lo dovrebbero leggere tutti i Fiorani, i Miccichè, i Tanzi d'Italia che spendono tutti i nostri soldi nei ristoranti di lusso e più che dissipare risorse non sanno fare.

  9. Massimo Moruzzi dice:

    sante parole.