Fra le tante cose che non so c’e’ questa: perche’ da un po’ di tempo tutte le volte che i giornalisti scioperano i quotidiani vicini al governo sono sempre tutti comunque in edicola?

Mentre me lo chiedevo questa mattina ho incautamente acquistato una copia de Il Giornale. Col senno di poi credo che simili letture valgano il costo. Forse Libero e la Padania sono meglio (nel senso che sono pure peggio, vabbe’, avete capito) ma anche Il Giornale e’ in grado, assunto senza l’ausilio di un antistaminico di scatenare i peggiori fenomeni allergici in un cittadino della nazione di media cultura ed intelligenza. Per gli sfortunati che non ne hanno sotto mano una copia ecco una lista sintetica delle cose che mi hanno maggiormente colpito.

In prima pagina, in basso al centro, c’e’ un editorialino di Filippo Facci (giornalista che spesso scrive cose che mi convincono) demagogico e ironico. Solo che ha un difettuccio: secondo me non fa ridere. Un umorismo greve (mi spiace non ho voglia e tempo di ricopiarlo) che forse piace al lettore tipo de Il Giornale. Non so. Per me comunque, cosi’ in partenza, una bella delusione.

A pagina 5 c’e’ una roboante intervista a Marcello Pera. Pera, accanto alle sue solite sortite ne spara una davvero grossa che merita invece di essere quotata per intero. Mi verra’ il tunnel carpale ma avro’ reso un servizio alla nazione:

“Quanto al garantismo nn mi sembra ne sia rimasto molto in questo paese. Almeno non di quello genuino. Altrimenti avremmo dovuto sentire ben maggiori proteste contro le discriminazioni anche legislative che ha subito l’onorevole Previti: se una norma vale per tutti deve valere anche per lui. E invece e’ gia’ la seconda volta che si fanno leggi contro di lui.”

A dispetto delle apparenza Pera non e’ il nome di un frutto ma il cognome del Presidente del Senato in carica.

Pagina 10. Auturo Diaconale me ne racconta una che fino ad oggi non avevo ancora sentito: dietro alla scalata a RCS ci sarebbe Massimo D’Alema. Quoto anche qui che merita:

“Il terzo gruppo e’ infine quello politico finanziario che fa capo a Massimo D’Alema e che e’ formato dalla magioranza dell’apparato dei quadri e dei funzionari dei DS. A differenza degli altri due gruppi, quello dalemiano non puo’ contare su un quotidiano. Qualcuno immagina che un tentativo per colmare la lacuna sia stato compiuto attraverso Stefano Ricucci.”

Fra un editoriale di Gianni Baget Bozzo e un articoletto di Vittorio Sgarbi, passando per una cronaca lievemente razzista da Como sulla questione della moschea cittadina, si arriva a pagina 18 dove Alessandro Cecchi Paone firma un articolo sui weblog tutto sommato decente. Un pezzo nel quale fra qualche esagerazione (il primo blog risalirebbe al 1997) e piccole copiature (una colonna intera e’ traslata con lievita’ da un mio contrappunti di qualche settimana fa) Paone dimostra di essersi informato sull’argomento che tratta. Il che non e’ poco.

Non c’e’ tempo per riaversi dalla meraviglia che nella pagina accanto un titolone della pagina economica ci assale: “PIL, la ripresa ha tenuto anche in estate”. Chi avesse voglia di leggere anche l’articolo potra’ apprendere che “i dati conclusivi dell’Istat rivedono inoltre la crescita del pil su base annua da quota zero allo 0,1%.”

Son soddisfazioni.

update: vedo solo ora che sul sito web de Il Giornale e’ disponibile la versione pdf del numero in edicola. Rivoglio indietro il mio euro.

21 commenti a “OGGI HO COMPRATO IL GIORNALE”

  1. stefano dice:

    Puoi comunque, seppur rimpiangendo il tuo incauto e masochistico acquisto, riutilizzare in tanti modi più oppurtuni " il giornale" seppur vincendo il ribrezzo intellettuale che provoca.

    1) Se hai un cane, può servire ( civilmente ) a raccogliere le sue deiezioni.

    2) Puoi rivestirci il bidone dell'immodizia ( per similitudine… ).

    3) Bè no so se perde l'inchiostro, ma girare con parte degli articoli tatuati sui glutei, sarebbe doppiamente infamante….

    4) Il mio consiglio: riciclalo, se ha fortuna quella copia del " Giornale", potrà  reicarnarsi in una pagina della Treccani….e giungere finalmente al termine onorevole del suo ciclo……

  2. Stefano "Free.9" Scardovi dice:

    Puoi anche usarlo per accenderci la stufa.

    Ma da forlivese avresti potuto acquistare il Carlino.

    Non avresti avuto Cecchi Paone ma almeno avresti potuto sapere dove era finito il gatto perduto dalla tua vicina di casa.

  3. Pier Luigi Tolardo dice:

    Anch'io ho compiuto l'errore di Mante, molti scioperi dei giornalisti fa, e comprai una copia del Giornale, tutti sbagliamo ma sbagliare serve a crescere per non fare più gli stessi errori.

  4. Profeta dice:

    ..beh, stamane c'era anche ilManifesto. Certamente, una lettura più consona ad "un cittadino della nazione di media ecc ecc.."

    Naturalmente, ilManifesto ha partecipato ieri allo sciopero. Oggi no, ma è più che giusto così se si pensa che ilManifesto non ha padroni e quindi sciopera solo per solidarietà . E la tiratura di oggi? Quanto l'Unità  signori, 138mila. Ed avrei pagato anche 50euro a copia, senza rivolerli indietro dopo la pubblicazione degli articoli online.

  5. Fabio Metitieri dice:

    La recensione del libro di Granieri? E quale sarebbe la colonna copiata?

    Ciao, Fabio.

  6. abcd dice:

    a me, arciconvinto della colpevolezza di Previti, sembra che Pera abbia perfettamente ragione, la legge dovrebbe essere uguale per tutti, cosa c'è che non va nel ragionamento? Diaconale non è certo il primo a parlare dell'interesse della sinistra alla scalata di RCS, magari sono fantasie ma seguirei con interesse gli sviluppi del caso Consorte…..

  7. Fabrizio dice:

    Ti sei perso l'articolo sul presunto numero enorme di funzionari politici che ci sono in Campania, come segno del degrado della regiorne di Bassilino.

    Senonchè all fine dell'articolo c'erano citati il numero di funzionari che ci sono in Italia. E, in proporzione, si vede subito che la Campania ne ha di meno del resto d'Italia…

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=48937

  8. dm dice:

    Io non capisco.

    Se la Cirielli esclude Previti, è una legge anti-Previti.

    Se la Cirielli comprende Previti, NON è una legge salva-Previti.

    Il giornalista gliel'ha detto questo, a Pera?

  9. abcd dice:

    certo che se la Campania ha meno funzionari delle altre regioni siamo messi bene…

    speriamo che la soluzione al tragico evento sia ridurre i funzionari nelle altre regioni e non alzarli in Campania, ma qualcosa mi dice che non sarà  così..

  10. abcd dice:

    Pera fa un ragionamento corretto, se il Parlamento ritiene giusta una norma, secondo me ingiusta, non si comprende perchè questa debba essere formulata in modo da escludere qualcuno. E' la classica vergognosa soluzione all'italiana, peraltro puzza terribilmente d'incostituzionalità .

  11. PIETRO dice:

    Vorrei far notare ad abcd che semplicemente la legge in questione non è stata resa retroattiva, vale solo per i processi futuri, e non per quelli in corso, per tutti gli italiani, non per uno in particolare, le leggi retroattive sono una porcata in assoluto, in quento il comportamento delle persone deve essere di rispetto delle leggi vigenti, scrivere domani una legge che riguarda il mio comportamento attuale è un assurdo da azzeccagarbugli tipico di un parlamento composto da un 40% di avvocati.

    Oltertutto se è certo dell'innocenza di Previti, la legge in questione non puo assolutamente riguardarlo, la prescrizione dei reati serve solo a chi è colpevole, gli innocenti vengono assolti.

    Detto questo rimane il fatto che Pera è un vecchio trombone che dice solo quel che serve al suo padrone, cambiando opinione a secondo delle convenienze del momento ( andatevi a leggere i suoi vecchi discorsi giustizialisti al tempo di tangentopoli o i suoi discorsi da ateo mangiapreti di qualche anno fa ) e quindi non puo essere creduto anche quando dice cose giuste , perchè dmani potrebbe dire tranquillamente il contrario.

  12. Supermagog dice:

    Vorrei far l'avvocato del diavolo- semplicemente per far notare che al Giornale fanno bene il loro mestiere. Loro è l'inchiesta e il casino sul caso Unipol che sta facendo (non poco) rumore; loro l'inchiesta (di ieri?) sugli incarichi professionali attribuiti da Veltroni che vanno al di là  del suo mandato di sindaco (come scandenza) e via di seguito- etc..

    cioè i giornalisti e il quotidiano fanno politica, dalla loro parte e con ogni mezzo che hanno a disposizione: inchieste, editoriali, commenti, elezeviri ecc.. Spesso di molte inchieste non si trova traccia nei giornali ormai omologati a sinistra- insomma, io non lo compro, ma non mi da fastidio che sia in edicola- anzi. E le persone che ci lavorano, alcune di loro almeno, sono grandissimi professionisti. Uomini da macchina del giornale, culi di pietra insostituibili. Vorrei solo invitare a non far di tutta l'erba un fascio- perché generalizzare è sempre una cazzata (lo so, ho generalizzato) -ciao

  13. Domiziano Galia dice:

    Deh Massimo ho comprato anche io il Giornale e volevo scriverci un post, ma poi non ho avuto tempo.

    Il mio si sarebbe però incentrato sulla pagina tre, dove Veltroni viene frontalmente attaccato per aver assunto 16 persone il cui contratto scade tre mesi dopo il suo mandato a sindaco.

    Uuuuuh! Che insolenza! Proiettarsi in un tempo in cui non è certo sarà  lui di nuovo il sindaco!

    Sì certo. E le assunzioni di massa e a tempo indeterminato in Sicilia e Calabria pre elezioni?

    E un governo che scrive riforme che saranno attuate nel 2008?

    Puah.

  14. Supermagog dice:

    @domiziano

    ecco appunto, la questione Veltroni: tutto mondo è paese. L'importante è dirlo e ricordarlo, siamo d'accordo?

  15. abcd dice:

    Grazie Pietro per la puntualizzazione, peccato tu non mi abbia convinto…uno dei principi fondamentali del diritto penale è quello che stabilisce l'irretroattività  della norma penale più sfavorevole, principio che impedisce di condannare una persona che tiene un comportamento che, al momento, non è considerato reato. A questo sacrosanto principio dovrebbe, per motivi di giustizia ed equità , seguirne un altro, quello della retroattività  della norma penale più favorevole, cosiddetto del "favor rei". E' vero che una parte della dottrina sostiene che sono ammesse deroghe a questo secondo principio ma sono comunque situazioni in cui i cosiddetti "garantisti", come giustamente sottolinea Pera, dovrebbero protestare a voce alta.

    Parliamo di principi che hanno sempre fatto parte del patrimonio della sinistra, ma purtroppo parliamo di una volta, tanto tempo fa…..

  16. .mau. dice:

    ammesso e non concesso che il favor rei valga per processi già  cominciati, continuo a non vedere la adpersonaggine della ex-Cirielli così emendata. Insomma, non credo che il Cesarone sia l'unica persona a cui si applicherebbero le condizioni…

  17. Fabio Metitieri dice:

    Vabbe', e intanto Mante ha accusato Cecchi Paone di averlo plagiato, e senza neppure circostanziare la cosa. Typical him… E poi se qualcuno protestasse o minacciasse di quererarlo per diffamazione, si stupirebbe, come al solito.

    Ciao, Fabio.

  18. Pier Luigi Tolardo dice:

    Io sono per il giustizialismo, non me ne frega niente del garantismo, del garantismo di sinistra, etc: Previti in Galera subito, poi se è necessario per motivi di salute la Grazia o l'affidamento ai servizi sociali ma un mese in Galera almeno se lo deve fare.

    Non mi importa come e con quale legge ma se lo deve fare e basta, in cella a Regina Coeli, con la turca in cella e due marocchini e un tossicodipendente e se è ingiusto rispetto alla Cirielli o a qualunque altra norma che si sono inventati in questi anni, dal diritto a saltare le sedute in tribunale grazie alle giustificazioni di Casini, alla depenalizzazione del falso in bilancio, alla revisione delle rogatorie, al "legittimo sospetto", non me ne frega niente. In Galera è basta: ha corrotto dei giudici per salvare i Rovelli che avevano fatto un crack tipo Parmalat e rovinato un sacco di gente, ha confessato di essersi portato i soldi in Svizzera delle parcelle miliardarie e non averci pagato le tasse, ha tenuto inchiodato il Parlamento sui suoi cazzi per anni, ha avuto la sfacciataggine di fare il Ministro, ha anche il coraggio di fare la vittima, basta, va insultato in qualunque posta si muova e si faccia vedere: deve chiedere lui di andare in Galera per sfuggire agli insulti della gente, è aldilà , perfino di Berlusconi, va demonizzato senza pietà , il perdono lo chieda a Dio se ci crede.

  19. abcd dice:

    a proposito del tema, che giornali bisogna leggere per diventare come il signor Pier Luigi Tolardo ?

  20. céline dice:

    Caro Mantellini, immagino tu non legga neppure Diario, il settimanale diretto da Enrico Deaglio che nacque come supplemento de l'Unità .

    Altrimenti sapresti che sono stati loro a fare un'inchiesta (scritta dall'ottimo Gianni Barbacetto) sui rapporti Rcs-Ricucci-D'Alema. In prima pagina il titolo era abbastanza esplicativo "Compagno Ricucci". Da quell'inchiesta sono seguite roventi polemiche – riprese spesso dal Corriere della Sera – tra D'Alema e Deaglio.

    Saluti

    p.s. puoi guardare sul sito http://www.diario.it

  21. Maurizio Benzi dice:

    Mante, sicuro della Padania?

    Secondo me li straccia tutti, in particolare per le sue "mitiche" Lettere al Direttore. Da non perdere!