27
Nov
Contrappunti, su Punto Informatico di domani.
Provo a spiegarvi una questione complessa con parole semplici. Lo faccio per due ragioni: perché si tratta di una partita importante e perché in questa maniera tento di giustificare agli occhi dei lettori di Punto Informatico come mai da quasi un decennio su questo giornale si seguano passo passo le scelte strategiche di Telecom Italia, la principale azienda delle telecomunicazioni italiane. Un monito ed una giustificazione, insomma. (continua)
Novembre 28th, 2005 at 08:46
ho letto il tuo articolo su punto informatico..l'ho trovato interessante esauriente e critico al punto giusto…ciao
odisseus
Novembre 28th, 2005 at 11:57
Concordo: Telecom, una azienda anomala che sfrutta Internet, vende accessi a Internet ma sembra non credere ad Internet. Sono uno dei tantissimi utenti che è stato obbligato a sottoscrivere l'opzione Teleconomy Internet, ossia stare connesso in rete col modem normale 56k quanto mi pare pagando 12 euro al mese. Non per una mia libera scelta, ma perché la zona dove abito non è ancora coperta dal sevizio adsl, e ho dovuto piegarmi a questa specie di "palliativo" per poter stare in rete senza dover pensare sempre alla spesa. E non abito in una zona sperduta in chissà quale remota frazione di chissà quale comune, ma a Poggio Berni, paese a poco più di 10 km da Rimini, quella che si dice la capitale europea del turismo (tra l'altro già cablata con la fibra ottica). Nonostante i miei (e non solo miei) ripetuti solleciti, pare che, almeno nell'immediato, Telecom non sia interessata alla copertura del mio comune perché "non conviene", comne mi spegato un addetto Telecom da me interpellato al 187. Ogni commento mi sembra superfluo.
Novembre 29th, 2005 at 11:09
Ben detto … il problema è se Qualcuno leggerà e, soprattutto, ascolterà quelle che oramai stanno divenendo delle suppliche. Facciamoci un in bocca …
Dicembre 4th, 2005 at 18:18
Caro Andrea, tu pensa che invece io abito a ROMA (periferia ma comunque ROMA) e l'ADSL non si sa se arriverà mai se arriverà nella mia periferia…
Mal comune mezzo gaudio!
Dicembre 11th, 2005 at 14:22
Ciao a tutti,
ho avuto la fortuna di passare tre settimane negli States con un gruppo di editori di quotidiani europei e visitare, unico italiano, molti siti pionieri della Rete: Google, Yahoo, Microsoft e siti di quotidiani delle catene piu' importanti.
Quello che porto indietro è una sensazione di terrore che non credevo mi appartenesse, visto che sono entrato in internet con le BBS nel 1998.
Terrore perchè: queste aziende possono cambiare strategia in 15 giorni,
queste aziende possono fare affidamento sulle piu' fresche e piu' preparate risorse umane mondiali. A Google sono rappresentati 68 paesi diversi. Queste aziende hanno la possibilità di raccogliere finanziamenti ingenti in tutto il mondo.
Per finire, i contenuti in Rete devono essere completamente gratuiti e forniti da aziende sempre meglio preparate e sempre piu' credibili ed affidabili, che avranno in contropartita pubblicità sempre piu' locale, sempre piu' mirata e la raccolta sarà sempre piu' automatizzata.
L'unico evento non chiaro è quanto tempo occorrerà per realizzare tutto questo, nel maggior numero di paesi possibile.
Ovvio che i pachidermici gruppi mettano i bastoni fra le ruote e ovvio che non esistano, al momento, risorse umane per tale cambiamento globale.