09
Nov

Questo pomeriggio sono riuscito finalmente a fare una passaggiata tranquilla per il centro di Trieste. Ora sono in albergo a sfogliare i quotidiani dei giorni scorsi mentre alla CNN e’ in onda la breaking news delle bombe ad Amman. In redazione, in assenza di immagini dal vivo, usano il navigatore di Google Earth per zoomare sulla capitale giordana.

Su repubblica di qualche giorno fa che Giorgio Bocca “dice no alla alta velocita’” in val di Susa cosi’ come nel resto del paese. Posizione rispettabile, anche se in un paio di colonne mi pare non riesca a mettere insieme niente di convincente per sostenerla. Del resto provare a dire che una galleria come quella fra Firenze e Bologna (73 km in galleria su 78 di linea) abbia un dirompente impatto ambientale e’ piuttosto difficile. Non potendo farlo Bocca si dedica a un po’ di benaltrismo del tipo “con quei soldi si poteva portare l’acqua al sud”. L’argomento piu’ solido alla fine mi pare essere : “lo fanno per risparmiare 20 minuti”. Pero’ venti minuti qui e venti la’ fanno la differenza fra il calesse e l’automobile.

Mi si fa presente che friulano e triestino non sono sinonimi. Prendo atto.

Ieri sera ho fatto 4 chiacchere per telefono con Raffale Mastrolonardo che sta scrivendo un pezzo per la rivista Vision sui rapporti fra weblog e politica. Credo si tratti di un argomento del quale in futuro sentiremo parlare spesso.

Stasera mentre tornavo in albergo mi sono fermato dal famosissimo Darko Ban del “Buffet da Pepi” (pare che qui a Trieste ci vadano tutti) a mangiare uno dei suoi famosi panini con la porzina (che sarebbe la spalla del maiale bollita). Ho chiesto a Darko: “Mi fa uno dei suoi panini ma per favore niente rafano”. Lo vuole con la porzina? Si grazie. Senape? No grazie. E ‘na gratada de kren? Si grazie ho risposto dubbioso ignorando cosa fosse il kren (non volevo fare la figura di quello che dice no a tutto). Al primo morso ho scoperto che il kren e’ il rafano.

7 commenti a “TRIESTE NEWS”

  1. Marco dice:

    La galleria dell'alta velocità  nel Mugello ha fatto sparire fonti e falde freatiche. E' pittosto ovvio che una galleria del genere abbia un effetto. Provare a dire il contrario è piuttosto difficile.

    Piuttosto su La Voce provano anche a fare quattro conti per vedere se conviene, operazione che per i malati di ideologia delle grandi opere risulta strana.

    Lascerei come esercizio ai volenterosi di trovare i riferimenti, ma visto come butta è meglio se seguite direttamente l0'articolo inziale: http://www.lavoce.info/news/view.php?id=21&cms_pk=1825&from=index&id=21&cms_pk=1825&n_page=2&id=21&cms_pk=1825&n_page=4&id=21&cms_pk=1825&n_page=5&id=21&cms_pk=1825&n_page=1

  2. matteo torretta dice:

    il rafano tutto sommato non uccide,in Val Susa il pericolo di morte è concreto

    mentre i vantaggi derivanti dalla realizzazione della linea ad alta velocita sono

    teorici,potenziali,difficilmente dimostrabili…

    in bassa valle la presenza di amianto è notevole, i rischi derivanti dalle operazioni

    di sbancamento sarebbero enormi ed immediatamente evidenti.

    http://www.notav.it/allegati/DocUff/Gays_amianto.pdf

    la valle è attualmente percorribile in treno,su autostrada,su strada statale e su

    strada "militare",il che significa che almeno 100m di "larghezza utile" sono gia

    stati sacrificati.

    come se non bastasse,gli enormi costi realizzativi potrebbero non essere compensati

    da un sufficiente incremento del traffico ferroviario.

    dal "rapporto finale – previsione traffico merci 2015 – setec economie "

    "l'impatto dei progetti svizzeri e della Lione-Torino si traduce in un amento del 3.3% della

    quota del traffico ferroviario.Il risultato del secondo test della pagina precedente dimostra che

    l'impatto del solo progetto Lione-Torino sarebbe un aumento del 2.7% del traffico ferroviario,

    mentre rappresenta solo l'1% quando si considerano i progetti svizzeri gia realizzati"

    gli unici a trarre beneficio da tale enorme operazione sarebbero,come sempre in italia,i realizzatori

    dell'opera,impegnati per decenni.

    tanto varrebbe elargire loro qualche centinaio di miliardi ma tenerci la valle cosi com'è ora.

    saluti

    matteo

  3. sapu dice:

    In effetti, l'aspetto dell'argomento che introduce Matteo ('… gli unici a trarre beneficio…') pare essere l'unico davvero determinante: committente ed esecutore dell'opera sono la stessa persona !

    La differenza tra il calesse e l'automobile potrebbe nascere dall'effettiva necessità  prima che dal grado di avanzamento tecnologico…

    Che uno, che compra un panino, non sappia che rafano e kren sono lo stesso è accettabile;

    meno che non lo sappia quello che il panino vende…

  4. alessio dice:

    A proposito del rapporto tra weblog e politica (su cui mi sto formando delle opinioni molto precise), non mi pare di avere letto nulla sulla chiusura un po' stizzita di quello di Scalfarotto.

  5. Cips dice:

    Mi sto scompisciando pensando alla faccia che hai fatto a scoprire che il kren è il rafano.

    Coraggio!

  6. PatBateman dice:

    alessio fammi una cortesia. perchè poi rischio di passare per il flamer della compagnia.

    ripiglia il post su beppe grillo di qualche mese in questo blog, poi leggiti i commenti e quello che è stato scritto rispetto all'impatto politico sociale dei blog.

  7. teo dice:

    ci son stato la scorsa settimana da pepi

    il panin kon la porzina e' una kosa deliziosa!!

    io lo kiedo sempre kon senape e kren

    la leggera lacrimanzione degli okki e la sensazione di pizziko nel naso

    sono kose ke si devon provare una volta nella vita :)

    ps. il kren deve esser grattuggiato…kuello in barattolo sembra un esile e volgare imitazione