Ieri sera Sergio mi ha portato una copia di un formidabile articolo uscito su Europa (un quotidiano romano) firmato da Mario Adinolfi. L’idea proposta dall’autore di una sindrome di stoccolma per blogger e’ di una demenzialita’ tale da meritare un taglia-incolla:

La sindrome di Stoccolma
Sì, perché adesso funziona così: i blogger autonomi si sentono molto gratificati dall’essere in contatto con firme note della carta stampata e quel ruolo di controinformazione tendono a svolgerlo sempre meno, preferendo piuttosto entrare in confidenza con il giornalista già  affermato. Come fare? Il metodo è sempre il solito: l’adulazione. Così, quello che in altri paesi del mondo è il luogo del giornalismo alternativo, in Italia si è trasformato nel luogo degli aspiranti scaldasgabelli di redazione. E’ la sindrome di Stoccolma: il giornalismo tradizionale ha fatto prigioniero il potenziale giornalismo d’assalto dei blogger. E il problema è che ai prigionieri questo tipo di carcere piace moltissimo.

21 commenti a “STOCCOLMA BLOGGERS”

  1. pregnantboy dice:

    Beh magari non è generalmente così e ignoro quanto sia d'assalto il giornalismo dei blogger del resto del mondo, ma per onestà  intellettuale bisogna dire che questa tendenza all'adulazione da parte dei blogger italiani verso i mezzi d'informazione tradizionali talvolta si manifesta. No?

  2. Domiziano Galia dice:

    A me non pare di notare tanta adulazione, a parte quella meritata per il gigantesco Filippo Facci oh nostro signore e padrone. Di norma si riporta una notizia e la si rilegge, a volte se ne dimostra una certa infondatezza.

    Piuttosto la blogosfera italiana mi pare carente, rispetto a quanto si dice di quella americana (si dice dico perché non la conosco bene) ovvero nell'originalità  e profondità  di analisi e nel suo essere più sovente prima fonte di notizia. Certo è nella normalità  delle cose, visto che non siamo noi a trascinare il mondo. Comunque.

    Però qui si entra in un terreno scottante. Si può parlare di blogosfera in toto? Potrebbe essere interessante condurre un'analisi sullo stato della blogosfera italiana. Perché, ad esempio, credo che la stragrande maggioranza dei blog, che non conosciamo perché tendiamo a guardare verso il vertice della piramide, siano "semplicemente" diari personali di giovani a cui piace esprimersi. Questa enorme "base" della blogosfera tende a relazionarsi abbastanza orizzontalmente. C'è poi la fascia di mezzo, quando il blog non è pura fuffa o confessione ma cerca di svolgere un certo "servizio" e alla relazione orizzontale aggiunge una relazione verticale verso la terza fascia, quella al vertice, ovvero di coloro che piuttosto unanimamente sono riconosciuti quali "leader" della blogosfera, per effettiva competenza, dove appunto ci si aspetta di trovare quel plus informativo che rappresenta il valore dello strumento blog. Proprio tipo Mantellini, per fare un esempio.

    Però è una titolo conferito dalla fascia "medio-alta" della blogosfera. Perché quella bassa, quella più personalistica, ha essa stessa i propri "leader". Per fare un esempio terra terra, il "blog di costantino" su iobloggo (e vi lascio immaginare…) ha gli stessi accessi di Macchianera che, bene o male, si può considerare come il vertice, se non altro per notorietà  e visibilità , della blogosfera "medio-alta".

    Quindi parlare di blogosfera italiana non è poi così semplie. Sarebbe bello fare uno studio a tal proposito.

  3. Ulisse Sifossifoco dice:

    Caro Mantellini, son Sifossifoco, ti scrivo in incognito perché Chiaberge e la Masera non se ne accorgano, però mi sembra che questo Adinolfi era un ex blogger.

    Mah!

  4. www.ermagister.blogspot.com dice:

    ha uno dei blog con più accessi del cannocchiale (anche per le abbondanti discussioni nei commenti)

    tutta st'adulazione verso i media tradizionali non è che la veda in giro, comunque

  5. Domiziano Galia dice:

    Ecco, giusto a proposito di quanto si diceva sulla blogosfera:

    Adinolfi non è un ex-blogger, è un blogger ed il suo è il più visitato del Cannocchiale, 500.000 accessi, 30 commenti per post in media, punte di oltre 200.

    Europa non è un quotidiano "romano", è il quotidiano della Margherita.

  6. Fabio Metitieri dice:

    Formidabile!

    Anyway, di solito i bloggher sono troppo occupati a sviolinarsi tra loro, per avere il tempo di sviolinare i giornalisti.

    Detto cio', vero e' che i bloggher dividono in due la massa di coloro che scrivono – partizione che del resto eseguono con lo mondo tutto – da un lato chi e' d'accordo con il Grande Blog e con il Pensiero Unico che vi circola, e costoro sono da corteggiare e da adorare, perche' chissa' mai che si possa avere un po' di attenzione da parte dei media 'quelli veri', e dal lato opposto chi si permette di criticarli, i blog, anche solo ogni tanto, e tali sfortunati vanno attaccati in tutti i modi (ma per il loro bene, ovvio, solo perche' si ravvedano).

    Bo'… possono stare sotto il grande cappello dell'autoreferenzialita', anche questi comportamenti? Tutto sommato mi pare di si'… Non ha usato la parola 'autorefenziale', Adinolfi?

    ;-)

    Ciao, Fabio.

  7. Simo dice:

    son daccordo. magari i toni sono un po' perentori, ma massimo non formalizzarti!

  8. Urbano dice:

    Per Mario Adenoidi: homo sapiens non urinat contra ventum.

  9. mf dice:

    Lungi da me l'aver adulato il uo blog (oggi) per tale sindrome … ma è una coincidenza divertente

  10. Massimo Moruzzi dice:

    quindi, ha un blog ma quando deve dare aria alla bocca lo fa su un giornale? curioso.

  11. sapu dice:

    La supposta demenzialità  è malcolta:

    è un pezzo autobiografico.

  12. A dice:

    Mantellini hai una scuola guida?stai tutto il giorno a dare patenti a destra ed a manca…Non è che volevi fare il giornalista professonista e non ci sei riuscito?

  13. luigi dice:

    buona permanenza in città !!

  14. Fabio Metitieri dice:

    Mr. A, il Mante vuol fare la blogstar, e anche il giornalista, e anche l'opinionista, e anche l'esperto di Internet e di telecomunicazioni, e anche l'esperto di media e di comunicazione di massa, e anche quello capace di esprimere idee politiche autorevoli, e anche…

    Il tutto continuando a fare il radiologo e senza trascurare la famiglia, gli amici, i ristorantini, i whyskini, le gite fuori porta, gli hobby…

    Senza rendersi conto che anche solo per fare il giornalista in modo appena decente e' necessario innanzitutto scegliere un argomento solo di cui occuparsi, e quindi dedicarvisi a tempo pieno, o almeno a 'mezzo tempo pieno', sudandoci sopra con letture e letture, su carta e on line, ma anche con interviste, convegni, fiere, discussioni con esperti di settore, e via cosi'.

    Ma lui ha i superpoteri.

    Peccato che, comunque sia, quando si vuole essere troppo di tutto si finisce spesso con lo sparare tavanate e banalita', oppure con il ripetere piu' o meno sempre le solite quattro cose su cui si pensa di avere un'opinione e su cui si crede di essere aggiornati.

    Direi che il mante soffre di quella stessa malattia che affligge quei giornalisti che fanno del 'generalismo' il loro credo, convinti che se sai scrivere e se sei intelligente puoi occuparti di qualsiasi argomento. Proprio quelli che quando parlano, chesso', di Internet o di blog, Mante detesta e critica di piu'…

    Ciao, Fabio.

  15. sapu dice:

    … ed io che credevo che i troll fossero solo nei blog politici o in quelli dove i toni sono accesi.

    Ed invece ci sono anche qui !

    Che piacevole sorpresa…

  16. Enrico dice:

    Metitieri come si può non essere d'accordo con lei, se c'è qualcosa di insopportabile oggi nel mondo della comunicazione sono i tuttologi presuntuosi e i giornalisti improvvisati che pontificano dal basso della loro incompetenza.

    E nell'universo autoreferenziale dei blogger questa tipologia umana occupa circa il 95% del tutto.

    Però sono divertenti (e tanto democratici e tolleranti…).

  17. Riccardo (Bru) Cambiassi dice:

    Ora, da specialista che sta cercando di liberarsi dei paraocchi e di salire a riveder le stelle, il discorso sulla (im)possibilità  di affrontare più argomenti con proprietà  mi tocca personalmente. Detto questo, posso confermare che la blogosfera italiana è popolata di individui che anelerebbero alla carta stampata. Ma non credo che nel più ampio bacino anglofono la cosa sia diversa, forse semplicemente cambiano i numeri (e di conseguenza il rapporto tra gli aspiranti giornalisti ed i blogger di altra natura, personale o professionale), ed effettivamente credo che il belpaese soffra di una sensibilità  maggiore verso l'inchiostro.

    In fin dei conti, chi se ne frega. Ciò che rende la blogosfera interessante è quello che tutti hanno la possibilità  di esprimere il proprio parere e che chi legge ha la possibilità  quindi (se proprio ci tiene) di valutare l'attitudine al lecchinaggio di una nazione intera. Fenomenale :)

  18. alessio dice:

    radiologo?

  19. Fabio Metitieri dice:

    Be', si alessio, mi risulta che il mante sia un radiologo, anche se lui qui non lo dice mai, manco se ne vergognasse, e non parla quasi mai di questioni mediche.

    Perche', pensavi che avesse basi informatiche? Uno che parla di Ict in modo cosi' pressapochista e scontato? Naaaa….

    Ciao, Fabio.

  20. alessio dice:

    Non è una delle solite occasioni in cui faccio domande retoriche da finto (?) tonto, veramente ho sempre pensato che il tenutario del blog facesse lo scrittore (visto che giornalista non si può dire) a tempo pieno.

  21. Fabio Metitieri dice:

    Alessio, il Mante fatica a scrivere cose diverse una volta alla settimana su Pi… e che potrebbe scrivere, a tempo pieno, se non un blog con i suoi tic?

    ;-)

    Ciao, Fabio.