Secondo uno studio citato da Cnet, Internet e’ la prima fra le cause di perdita di tempo sul posto di lavoro. Il tempo medio speso in rete al-posto-di-lavorare oscillerebbe fra le 2 e le 3 ore al giorno.
Si può navigare in Rete, leggere posta e news, contemporaneamente al farte lavori esecutivi non di concetto. Anzi, nei lavori routinari, ripetitivi, dove prevale lo stress e un rapporto negativo con i clienti, tipo Call Center, e i lavoratori tendono a non lavorare ed è forte l'assenteismo, la navigazione, i free surfing può essere un antidoto ed aiutare a reggere la giornata senza smettere di lavorare ed, infatti, spesso gli stessi datori di lavoro lo tollerano se non l'incentivano addirittura, al massimo mettendo filtri a siti considerati inaccettabili.
Dimenticavo che è uno dei motivi che fa nascere e crescere alcune Intranet aziendali: concoliare navigazione e lavoro, integrare nella vita dell'impresa, sfruttare la propensione a navigare per far passare news, valori aziendali, informazioni utili.
Vi racconto una storiella vera….i manager dell'azienda dove lavora mia cugino volevano bloccare l'accesso ad internet ai propri dipendenti in quanto "causa di perdita di tempo". Hanno chiesto quindi all'amministratore di rete di fare un po' di analisi aggregata e dettagliata (MB scaricati, siti internet visitati, ecc ecc). Tra i siti più visitati (per mb scaricati) c'era in testa "il Sole 24 ore", sezione aggiornamenti titoli (grafici aggiornamenti ogni 5 min. per andamento titoli)…..quindi ….nessuno ha osato più parlare di bloccare l'accesso al web.
Luglio 12th, 2005 at 20:37
2-3 ore… hum. Una ricerca ottimista :)
Luglio 12th, 2005 at 21:43
aah, Cnet, losca associazione col nome di un ricostituente a base di vitamina C, fatti i cavoli tuoiiiiiiiii
Luglio 13th, 2005 at 04:14
mooolto di più…..;-)
Luglio 13th, 2005 at 05:52
Dove sarebbe la novità ? Nelle cifre?
E' un segreto di Pulcinella. Da sempre.
Luglio 13th, 2005 at 08:04
La cosa getterà nello sconforto gli editori dei periodici femminili e della Gazzetta dello sport.
Luglio 13th, 2005 at 08:27
veramente il lavoro e' la prima fra le cause di perdita di tempo fuori da Internet :-)
Luglio 13th, 2005 at 15:58
Si può navigare in Rete, leggere posta e news, contemporaneamente al farte lavori esecutivi non di concetto. Anzi, nei lavori routinari, ripetitivi, dove prevale lo stress e un rapporto negativo con i clienti, tipo Call Center, e i lavoratori tendono a non lavorare ed è forte l'assenteismo, la navigazione, i free surfing può essere un antidoto ed aiutare a reggere la giornata senza smettere di lavorare ed, infatti, spesso gli stessi datori di lavoro lo tollerano se non l'incentivano addirittura, al massimo mettendo filtri a siti considerati inaccettabili.
Luglio 13th, 2005 at 16:00
Dimenticavo che è uno dei motivi che fa nascere e crescere alcune Intranet aziendali: concoliare navigazione e lavoro, integrare nella vita dell'impresa, sfruttare la propensione a navigare per far passare news, valori aziendali, informazioni utili.
Luglio 14th, 2005 at 04:44
Vi racconto una storiella vera….i manager dell'azienda dove lavora mia cugino volevano bloccare l'accesso ad internet ai propri dipendenti in quanto "causa di perdita di tempo". Hanno chiesto quindi all'amministratore di rete di fare un po' di analisi aggregata e dettagliata (MB scaricati, siti internet visitati, ecc ecc). Tra i siti più visitati (per mb scaricati) c'era in testa "il Sole 24 ore", sezione aggiornamenti titoli (grafici aggiornamenti ogni 5 min. per andamento titoli)…..quindi ….nessuno ha osato più parlare di bloccare l'accesso al web.