06
Giu
Sono a meta’ del nuovo libro di Nick Hornby che e’ bello come al solito anche se la storia ha un esordio per conto mio un po’ artificioso (4 persone che si incontrano in cima ad un palazzo la notte di capodanno perche’ vogliono suicidarsi). La traduzione di Massimo Bocchiola e’ bellissima come al solito (Bocchiola traduce anche De Lillo e Auster e altri) eppure ho iniziato a farci caso e mi disturba assai l’abuso della forma indicativa al posto del congiuntivo. Piccoli flash gergali da borgataro che secondo me non sempre rendono.
Giugno 6th, 2005 at 16:23
c'è una cosa che ti invidio: dove trovi la forza e il tempo per divertirti così?
con molto affetto
Luca
Giugno 6th, 2005 at 16:24
L'avevo notato anch'io: in particolare con certi personaggi, in cui l'assenza del congiuntivo è del tutto a sproposito. L.
Giugno 6th, 2005 at 17:00
beh a questo punto credo che Massimo Bocchiola sia il primo borgataro che parla in dialetto pavese..
Giugno 6th, 2005 at 17:23
Leggere Hornby tradotto? Ma non scherziamo.
Giugno 7th, 2005 at 06:44
definirlo "un pò" artificioso mi sembra un eufemismo. comunque resta uno dei grandi.
Giugno 12th, 2005 at 18:38
artificioso? io lo trovo irresistibile.. anche io sto a metà …