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Mag
Ogni tanto mi accade di leggere su questo blog commenti che nella finestrella dei commenti ci stanno davvero stretti:
Riccardo (Bru) a proposito della dashboard di Tiger:
Concordo con chi dice che dashboard è in qualche modo imparentato col concetto di desktop virtuali (che mi chiedo perché Apple si sia sempre rifiutata di implementare nativamente, ma va beh). Allo stesso tempo rappresenta anche un cambio di paradigma. I tipi di applicazioni sono diversi, le funzioni specifiche, insomma cognitivamente parlando è come se attivando il dashboard spostassimo l’attenzione verso la scrivania (quella fisica), dove alloggiano l’orologio, la rubrica, la cornice con la foto delle vacanze, ecc. Sospendi un flusso (tipicamente quello lavorativo) per acquisire un informazione contingente (che ore sono? è arrivata quella mail?) o motivazionale (perché devo lavorare? ah sì, per andare in vacanza in posti come questo) e poi riprendi il flusso principale.
Maggio 26th, 2005 at 22:09
Consiglio di provarlo:
http://www.mesadynamics.com/amnesty.htm
E così i widget fluttuano direttamente sul desktop (funziona anche se usate ancora Panther!).
Maggio 27th, 2005 at 14:26
I desktop virtuali sono solo uno spreco di risorse. In linux te ne ritrovi sempre almeno quattro, ma questo è dovuto alla genetica dell'OS 'per sviluppatori'. Infatti per agli utenti finali si consiglia di eliminarli, come fa per esempio questo articolo:
http://www.linuxjournal.com/article/8308
Maggio 27th, 2005 at 15:00
Storia Filosofica dell'Informatica, Vol.3. :P