Stavo leggendo questo articolo del sole24ore sui dati diffusi come ogni anno dalla BSA sulla pirateria informatica (da notare che anche il sole – ed e’ una ottima notizia – ha iniziato a scrivere che il calcolo di BSA sul lucro cessante e’ una “mera illazione”) quando sono incappato in questo passaggio:
Nel nostro Paese il tasso di pirateria è aumentato, in controtendenza rispetto alla Ue, ed è passato dal 49 al 50,5 e questo vuol dire che un software su due è contraffatto, rubato, craccata, scaricato selvaggiamente, utilizzato in modo abusivo o caricato nei computer in modo illegale.
Ora io mi chiedevo tre cose:
1 se per effettuare scaricamenti “selvaggi” siano necessari software speciali.
2 perche’ mai la craccatura e’ una procedura femminile.
3 capisco i “rafforzativi” ma elencare sei diverse espressioni per dire “piratato” e’ un esercizio retorico che va oltre il dizionario dei sinonimi.
Maggio 18th, 2005 at 20:59
Quello che a me invece ha colpito è la stima dei soldi persi a causa del software piratato, solo per l'Italia si parla di un miliardo e duecento milioni di euro. Come se tutti quelli che hanno sfotware piratato al 100% comprassero copie originali nell'impossibilità di averlo gratis. Ma magari ci fosse qualche difficoltà in più, potremmo assistere alla crescita di software gratuito di ottima qualità , immaginiamo tutto gli office sostituiti dagli open office. In poche parole, tutto questo per dire che queste stime sono leggermente abbondanti.
Maggio 19th, 2005 at 01:47
E aumenterà ancora. Io prevedo, e auspico, un futuro prossimo che preveda l'80% di pirateria informatica e musicale, e un misero 20%, di deficienti.
Maggio 19th, 2005 at 02:17
Secondo me craccatura e' bisex peche' si sente anche dire ho trovato il crack quindi la sessualità e' dubbia. la controtendenza italiana non sara' che dipende dal fatto che come al solito in Italia il software ha prezzi elevati ? Per concludere forse certi giornali farebbero meglio ad occuparsi di argomenti a loro piu' congeniali …
Maggio 19th, 2005 at 03:02
ieri ho scaricato selvaggiamente un paio di software gratuiti: sarò un pirata o una cracker?
Maggio 19th, 2005 at 04:25
In Italia si scarica software illegalmente perché la percezione dell'illegalità della cosa è nulla ("tanto che vuoi che ti succeda"). Se questa pratica diventasse minimamente pericolosa, la gente comincerebbe ad utilizzare le alternative gratuite. E questo è ciò che qualcuno teme fortemente.
Maggio 19th, 2005 at 06:18
Bisogna essere cattivi a chiacchiere, almeno.
Maggio 19th, 2005 at 06:46
La BSA mi ricorda tanto la RIIA, cartelli di multinazionali che invece di evolversi abbassando i prezzi e trovando nuove forme di distribuzione, restano degli informi dinosauri. E magari si fanno fregare il mercato da un Itunes Music Store o da un Firefox qualunque.
Maggio 19th, 2005 at 09:19
Un domani le aziende accuseranno il software libero delle stesse cose di cui sarebbe colpevole la pirateria, vedrete.
Maggio 19th, 2005 at 10:16
Se il "tasso di pirateria" è passato dal 49 al 50,5%, considerato che trattasi probabilmente di larghe stime, direi che è sostanzialmente invariato e che anche l'anno scorso si sarebbe potuto dire che "1 sw su 2 è contraffatto … etc."
In pratica non c'è la notizia.
Maggio 19th, 2005 at 10:17
Non ho firmato. Sono Apis.
Maggio 23rd, 2005 at 03:23
come figura retorica, DEVE andare oltre i normali rafforzativi.
Churchill lo usava molto.