Contrappunti, su Punto Informatico di domani.

Qualche giorno fa la Procura di Roma ha chiesto – e non è la prima volta che accade – il sequestro del sito italiano di Indymedia. Quali le ragioni di una simile iniziativa? La presenza sul web antagonista di un fotomontaggio di Papa Benedetto XVI in abiti nazisti. I reati ipotizzati sono vilipendio della religione cattolica e vilipendio del figura del Papa. (continua)

12 commenti a “ANTEPRIMA PUNTO INFORMATICO”

  1. LockOne dice:

    e son gli stessi magistrati che metton fuori uno come angelo izzo.

    ma gia', la legge lo consentiva, bla bla bla.

  2. Belinda dice:

    Mi piacerebbe ispirare un ipotetico pezzo alla pessima satira, da sempre manifestazione di scarso fair play. Al tempo in cui Benedetto era giovine hitleriano, non c'era proprio nessuno in Baviera che non potesse non esserlo, fonti storiche assicurano. Gli unici che si azzardarono a porre dei miseri volantini anti regime nell'androne dell'università  di Monaco furono i famosi fratelli Scholl, che vennero per ciò ghigliottinati, ed al cui nome è oggi intitolata la piazza principale dell'università . La Baviera, locus amenus e di formazione del partito di Hitler, non lasciava alcuno spazio ai dissociati; e se in Italia, non avendo il tesserino del fascio non lavoravi, in Baviera venivi semplicemente soppresso. Non malmenato, né costretto a bere olio di ricino quindi. In virtù di ciò non me la sento di scagliare la lancia acuminata contro qualunque ragazzino che fosse stato inquadrato nella colonia del regime.

    Insomma, pessima satira. Come quella della Guzzanti che prende in giro la Fallaci: d'accordo, ma perché farlo sul suo tumore maligno? I tumori sono una cosa terribile per tutti; compresa la Fallaci, indipendentemente dal fatto che quello che scrive ci piaccia oppure no.

  3. bussola dice:

    Tra le righe dell'articolo, c'è un messaggio che a me sembra non essere allo stesso livello delle interessanti argomentazioni che vengono presentate. Il passaggio è questo: " Il sito web di Indymedia è spesso il ricettacolo di brutture e punti di vista estremi ed impresentabili. La soluzione al problema è molto semplice: ignorarne l'esistenza".

    Ignorare l'esistenza di Indymedia, ritengo sia un errore: sarebbe come ignorare che esistono le piazze, i bar, i luoghi di incontro dove la gente parla, spesso dice le prime cose che gli vengono in mente, altre volte fa interessanti considerazioni, a volte rivela informazioni che in altre situazioni non ha potuto o non è riuscito a rivelare. Indymedia è esattamente lo specchio della popolazione italiana, non altro. Per considerare il suo elevato potenziale, non dobbiamo considerarlo per quello che non è. Non è per esempio un sito di informazione, o se vogliamo di controinformazione o informazione alternativa. Indymedia è solo un media e va preso per quello che è, vale a dire un sito che offre la possibilità  a tutti di dire qualcosa. Inutile giudicare il sito per quel qualcosa che viene detto. E' meglio domandarsi in quale società  siamo e semmai fare in modo che un mezzo che è disponibile per tutti possa essere utillizzato nel migliore dei modi.

  4. xlthlx dice:

    d'accordo, pessima satira. ma invece di censurarla, criticarla [magari in modo anche intelligente]?

    mi chiedo: a che cosa serve la censura se non a fare pubblicita' di quello che in realta' andrebbe preso per quello che e' (ovvero, solo pessima satira)?

    gli si sta dando piu' spazio di quello che meriterebbe…

  5. Lion dice:

    Belinda (e un po' anche il marziano). Non esiste la pessima satira. Non esiste l'ottima satira.

    La censura invece è sempre "pessima": chi ha bisogno di balie? Vogliamo crescere, una volta per tutte? No, vero?

  6. Paolo dice:

    Chissà  perché Lei, sig. Mantellini, muove sempre le sue critiche quando vengono toccati organi d'informazione che stanno sempre da una parte politica ben precisa. Ormai le abbiamo capite le Sue simpatie politiche.

    Ma la cosa peggiore è che PI sta perdendo la propria credibilità  continuando a pubblicare questi articoletti che sono solo portatori di messaggi subdoli e che fanno trapelare una ben precisa simpatia politica.

  7. Belinda dice:

    Una risposta per Lion: sull' irragionevolezza della censura, possiamo certamente parlare. Ma sul fatto che non esiste la pessima satira, non sono affatto d'accordo. Sarebbe come dire che non esiste la pessima letteratura…..Entrambe esistono, indipendentemente da chi le fa.

  8. Anonimo dice:

    Lion ha ragione a dire che non dovremo avere bisogno di balie, che decidano cosa si puo dire e cosa no.

    Purtroppo c'è tanta gente che non sapendo valutare col proprio cervelo non puo fare a meno di balie o Uomini della provvidenza.

    C'è gente che parla di tolleranza e civilta superiore e poi va a dare fuoco alle baracche degli immigrati ( come Borghezio ).

    Non è questione di destra o sinistra, Celine e Pond sono stati grandissimi anche se filonazisti, ma solo di capire che certe affermzioni su Indymedia non sono peggio di quel che uomini di governo dicono quotidianamente.

  9. massimo mantellini dice:

    caro paolo,

    io ogni volta che sento dire "fuori la politica da Pi" non riesco a replicare. Mi cadono le braccia e non riesco piu' ad avvicinarle alla tastiera.

    Quanto alle idee politiche, immagino che anche tu avrai le tue. Il che – ti assicuro – non ha nulla di disdicevole.

  10. Lion dice:

    Belinda cara… che dire? E allora?

  11. Bricke dice:

    L'articolo di Mantellini è stato riportato anche dall'UAAR

    http://www.uaar.it/news/index.php?entry=entry050502-170751

  12. Giorgio dice:

    "Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani." – Costituzione Italiana, Art. 7.

    Ah ah ah ah ah ….

    Saluti