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Apr
Contrappunti, su Punto Informatico di domani.
L’alfabeto dell’informatica può sostituire quello della penna e dell’inchiostro? Si tratta di un problema importante e dibattuto, riportato alla nostra attenzione in questi giorni perche’ il governo brasiliano e il MIT, con due progetti completamente distinti, lo hanno fatto tornare di attualità . (continua)
Aprile 10th, 2005 at 22:32
Ti diro'… malgrado la confusione zuppesca del tuo pezzo (dove volevi andare a parare?), una volta tanto concordo con le tue ultime righe (se le ho capite).
L'iniziativa di Negroponte mi perplisce parecchissimo.
Il Wi Fi nei Paesi in via di sviluppo dove sta? Non ce l'abbiamo in Europa e ce l'hanno in Africa? E l'inchiostro elettronico, tecnologia costosa e non ancora usata neppure nel mondo industrializzato, come entra in un Pc da 100 dollari, e in tempi ragionevoli?
Tutte domande che la compiacente intervista di Longo non ha fatto….
Su questo terreno, mi pare molto piu' ragionevole il Personal internet communicator lanciato lo scorso novembre da Amd. Almeno, quello esiste. E il fatto che costi 249 dollari – senza Wi Fi – mi fa dubitare ancora di piu' del progetto di Negroponte.
Ciao, Fabio.
Aprile 10th, 2005 at 22:37
Aggiungo… di grandi guru che toppano e' piena Internet. Basti ricordare Tim Berners-Lee, che promette dal 1997 un semantic Web che 8 anni dopo ancora non si vede.
Si vede che ne azzeccano una, poi vanno in tilt, si montano la testa e anticipano di troppi anni l'imprevedibile.
Ciao, Fabio.
Aprile 11th, 2005 at 15:33
Ciao!
Onestamente non ho ben capito il significato di questo pezzo. L'alfabetizzazione informatica passa sia attraverso la connettività che la disponibilità di hardware a prezzi accettabili. L'una senza l'altra non ha molto significato. Perche' allora dubiti di chi sta cercando di indirizzare una metà del problema? Mi sembra un caso analogo al problema dell'uovo e della gallina… dobbiamo creare prima la rete o dobbiamo mettere a disposizione dei calcolatori? Mah…
Ciao! michele.