A seguito di verifiche informatiche, infatti, il Campidoglio ha accertato che la società  Laziomatica, soggetto giuridico espressione appunto della Regione Lazio, avrebbe più volte violato il sistema informatico dell’Anagrafe centrale di Roma. La Procura attende la denuncia del comune per aprire una inchiesta.

(repubblica.it)

6 commenti a “STORACE E’ UN HACKER”

  1. Il Veleno dice:

    Questione da seguire con attenzione. Questa oparazione era usata spessissimo negli anni passati, solo che avveniva "a voce". Questa è la prima volta che le traccie vengono lasciate non in tasca di un funzionario comunale ma su un server del comune di Roma… L'arroganza della poltica si manifesta anche in questo modo. Ti lamentavi degli inni al Duce? Altro che questo a Roma.

  2. Domiziano Galia dice:

    Mmmm… chissà  perché proprio l'Anagrafe.

    Non certo perché dall'Anagrafe si possono ottenere tutti i dati fondamentali, essendo la firma non verificata di norma, per compilare le liste di raccolta firme per la presentazione alle elezioni.

  3. Kaspar Hauser dice:

    E' un bene, che sia scoppiato lo scandalo delle firme false. Scandalo che va avanti da tanto, nel silenzio generale, denunciato solo dai Radicali.

    Queste elezioni regionali, però, ormai, sono palesemente irregolari, visti i pesanti dubbi su come siano state raccolte le firme. Ci vorrebbe qualcuno che esportasse qui, la democrazia – ma da dove?

  4. Domiziano Galia dice:

    Kaspar il caso è scoppiato unicamente perché a "qualcuno" è convenuto scoppiasse. Tra un mese non se ne riparlerà  più.

    Anche perché il reato è stato depenalizzato nel 2003, sai che deterrenza.

  5. Kaspar Hauser dice:

    Il reato è stato depenalizzato, ma ci sono proposte in campo, per ri-penalizzarlo.

    E sarebbe proprio il caso.

    C'è gente che si è trovata candidata senza nemmeno saperlo.

    E gente che si trova ad aver firmato, senza nemmeno essere mai stata avvertita. E' una indecenza degna della repubblica delle banane che siamo.

  6. Sandro kensan dice:

    > Ci vorrebbe qualcuno che esportasse

    > qui, la democrazia – ma da dove?

    Questa è molto divertente, io suggerirei una esportazione concreta e penso alla "democrazia" cinese.

    Scrivo democrazia tra virgolette non perchè la nostra sia migliore della loro. Il nostra vantaggio tattico è che da noi non si fanno che pochi morti in nome della nostra "democrazia" (i pestaggi del G8 di Genova per esempio), mentre in Cina ci vanno giù pesante con i pestaggi, le intimidazioni, il carcere e pure con diversi morti per chi non accetta il sistema attuale e vuole passare a un altro sistema.

    Rimane il fatto che la Cina offre un sistema diverso da quello euroamericano e quindi la vedo come l'unica importazione possibile.