Come nella miglior tradizione retorica italiana ora Nicoletti minimizza. Nei commenti qui e poi, non contento perche’ nessuno se lo fila, anche sul suo blog. Prossima volta per attirare un po’ di attenzione suggerisco uno spogliarello.

27 commenti a “E CHE SARA’ MAI?”

  1. quattropassi dice:

    Pessimo suggerimento, poi magari lo fa davvero :)

    P.S. commentare sul tuo blog a volte è snervante. Nel senso che è impossibile, non si apre la finestra pop up

  2. Fabio Metitieri dice:

    Non mi pare che minimizzi. Dice solo che vi prendete troppo sul serio, e che non tollerate che qualcuno vi imiti sulla carta per sfottervi un po'. E in effetti, a giudicare dalle reazioni dei bloggher pare quasi che quell'articolo abbia commesso un reato di lesa Maesta', o peggio.

    E che nessuno se lo fili non direi proprio…

    A parte il fatto che avere la prima pagina di Tuttolibri non e' da tutti, anche nella blogopalla, ricevere attenzione da diversi blog, compreso qualcuno cosiddetto "mainstream", e con 70 commenti solo in uno dei post qui… Fosse vero che "nessuno si fila" me allo stesso modo per quello che scrivo o che vorrei scrivere, io ci metterei la firma.

    E, Mante, ma non e' un po' faticoso ignorare sempre i fatti e distorcere sistematicamente la realta'? ;-)

    Ciao, Fabio.

  3. Massimo Moruzzi dice:

    o che, Vota Silvio anche lui? ;-))) (no, non ho letto nè il suo articolo scritto su alberi morti nè i suoi commenti e non so se minimizza o meno e non me ne può fregare di meno…)

  4. uno dei tanti dice:

    Piaccia o no al tenutario e al suo entourage, Nicoletti ha ragione su molti argomenti, eccetto (forse) quello della depressione. E lo confermano moltissimi tra i commentatori di manteblog.

  5. Pier Luigi Tolardo dice:

    Non c'è nessuna ironia in quello che diro ed in cui credo: un uomo coltissimo, preparatissimo, che non spara mai cazzate, tanto meno a vanvera, che è per noi tutti un Mito di cultura, di buongusto, di potenza sessuale come Fabio Metitieri passa la sua vita a demolire l'ideologia bloggheresca con i suoi dogmi, i suoi totem, sfidando Massimo e la sua corte e nessuno lo caga.

    Poi arriva un Nicoletti qualsiasi, un pennivendolo che non ha cominciato ad occuparsi di Rete quando ha iniziato Metitieri, che non scrive per riviste iperspecializzate ma fa talkshow frivoli, che forse non ha neanche un po' della potenza sessuale di Metitieri, che non è nemmeno laureato in Agraria, che non si era mai preoccupato di combattere il clericalismo Blog prima d'ora, insomma uno così e gli dedicano tutta questa attenzione.

    Che merda l'Italia, Fabio, se la dovessi lasciare, non potrei darti torto.

  6. luciano giustini dice:

    Sul "di potenza sessuale" sono scoppiato a ridere :-D

    O Pier luigi, ma lo sa che hai una vena ironica non indifferente?

  7. Fabio Metitieri dice:

    Tolardo, dovrai rendertene conto, prima o poi: ormai riesci a divertire soltanto Topo Gigio Giustini.

    Ciao, Fabio.

  8. leo dice:

    anche io mi sono divertito, e si sappia

  9. .mau. dice:

    dai, Ciao Fabio, non prendertela. Prima o poi la prima pagina di tuttolibri (*) riuscirai ad averla anche tu.

    (*) si vede il nostro zoccolo duro che si rifiuta di chiamare l'inserto ttl :-)

  10. AdRiX dice:

    Breve riassunto:

    1) Nicoletti scrive su tuttolibri un falso post (se ci fate ben caso scrive l'articolo come se fosse un post su un blog della sottospecie arcipolemica), avente per bersaglio tutto il bloghisferio in apparenza e solo un suo sottoinsieme molto visibile nella realtà . Il suo scopo è provocare una reazione forte.

    2) La tesi sviluppata nel post di Nicoletti è la rifrittura in olio vecchio della solita visione dall'esterno dei blog: spazio autoindulgente di pipparoli conventicolari della scrittura. Due palle. Ma ha il pregio di essere vestito dalla prosa rococò del Nicoletti, il che lo rende un cicinino più interessante.

    3) Quando si scrive un post polemico molto visibile, si genera un flame. Non avendo tuttolibri un popup di commenti, il flame si distribuisce nel bloghisferio stesso, e il post viene giudicato per quello che è, il Nicoletti si stupefà , così dice lui, delle reazioni nervosette.

    4) Noi, come allocchi, ne stiamo ancora parlando.

  11. Max dice:

    Le tesi di MAntellini sono, in questo caso, ridicole. E manicheiste in mdo carampano. Nicoletti ci mangia in un boccone, non ha bisogno di visibilità .

  12. vic dice:

    Tanto per la cronaca, Nicoletti di rete se ne occupa da lungo tempo: nel 1995 o giù di lì doveva condurre (o forse ha condotto per poche puntate?) la prima edizione di MediaMente, poi fu rimpiazzato da Massarini.

    Ora faccio il gradasso: una volta mi telefonò per chiedermi maggiori lumi su cose di modem, internet e roba simile.

  13. L'invidioso dice:

    Minimizza???

  14. L'invidioso dice:

    Nessuno se lo fila??? Lol, Mante, non e' che per caso ti stai un filo rodendo, eh? Giusto un filino, un alito, un accenno, poca roba.

  15. Fabio Metitieri dice:

    Moruzzi, pure tu? Mi era sfuggito il tuo intervento…

    Corollario al Pensiero Unico della Blogopalla: chi dissente non solo e' ignorante, si deve curare, non ha capito nulla, scrive sciocchezze e cerca solo visibilita', ma vota anche Silvio. Perche' altrimenti proprio non si spiega perche' non si associ al coro di ammirazione per la merda di produzione bloggarola, che quando prodotta dai bloggher – come e' noto – profuma alla vaniglia e sa di cioccolato fondente.

    Ciao, Fabio.

  16. mark dice:

    A Fabio, ma chissenefrega della prima pagina di Tuttolibri

  17. mark dice:

    Posso aggiungere, ma come si prendono sul serio i giornalisti professionisti, hanno paura che i blogger gli portino via il lavoro?

    La mia proposta e chi iscriviamo tutti all'albo :))))))

  18. La Lipperini dice:

    L'analisi di AdRiX, e quella di Mantellini che mi sembra sulla stessa linea, sono impeccabili. In realtà  volevo dire un'altra cosa: Tolardo ha fatto ridere anche me.

  19. MenodiZero dice:

    Io continuo a pensare che "impeccabile" sia soltanto la tesi di Nicoletti, prosa rococò a parte. E tuttavia, meglio una prosa rococò che tanto sciattume linguistico che riscontro nei blog. Punti di vista, ovviamente.

  20. Stefano Hesse dice:

    A me il pezzo di fango (beh si firma cosi') non dispiace affatto. Semplicemente ha raccontato solo una parte del fenomeno, tutto qua. A livello stilistico ok, e' un po' tronfio e centrifugo, ma chisenefrega. Sinceramente preferisco un pezzo cosi' a quelli scopiazzati che fanno assurgere i blogger a nuovo fenomeno stilistico o peggio ancora. Il lettore medio di TTL, nel caso qualcuno conservasse quelle pagine, avra' modo, forse, di farsi la sua opinione, anche se non supportata da esempi elencati dal giornalista, che cosi' e' un po' come se sparasse nel nulla. Infine, mi sembra una reazione eccessiva. Lo stile del pezzo e' talmente protodidattico che fa ben poco male. Se quello era l'intento. Volemose bene.

  21. ALG dice:

    Potrei dire molte cose ma mi permetto un piccolo OT:

    Si vede che la blogsfera in generale e questo blog in particolare è frequentato da ben pochi piemontesi veraci.

    Un buon Piemontese di fronte ad un articolo simile apparso sulla "Busiarda" (vabbè un suo inserto) si sarebbe limitato a commentare (molto bobbianamente, invero) "Esageruma Nen"

    Basta! Tutto quì! Non una virgola di più!

  22. tant dice:

    Gente non capisco, uno scrive su un blog, non vende nulla, non promuove nulla, ha trovato un luogo dove esprimersi in libertà , chi lo vuole leggere lo fa, chi non lo vuole leggere evita, quale è il problema? Non mi sembra che qualche blogger voglia candidarsi al Pulitzer. Tanto livore è davvero sospetto. Qualcun'altro mi sembra abbia la coda di paglia. Liala ha il suo bacino di lettori, la buonanima di Shakespeare pure, ma prendetevela con Emilio Fede e lasciate in pace questi poveri sfaccendati :))))

  23. Fabio Metitieri dice:

    Tant, Ok, ti metto i sottotitoli per non udenti. Vi sono numerosi bloggher – tra cui Mante – che ci stanno spiegando da almeno due anni che i blog sono rivoluzionari. Mante a parte, leggiti il libro di Gillmor, o i blog piu' famosi oltre oceano, o da noi l'appena uscito libro di Granieri. Ed e' questo che contestava Nicoletti nel suo pezzo, relativamente al panorama italiano, ed e' di questo che si sta discutendo qui, cosa che peraltro capita molto spesso. Ma tu in quale blogosfera vivi?

    Ciao, Fabio.

  24. tant dice:

    Fabio, non ti devo rispondere Mantellini ha postato un articolo straordinario: Internet la grande provincia, leggitelo e impara qualcosa anche dagli altri, tutto quello che dici è vero ma assolutamente irrilevante. Sei tu che hai bisogno del televideo.

    Un caro saluto.

    tant

  25. tant dice:

    Voglio veramente esagerare. Mi rifiuto categoricamente di leggere un libro o un articolo sui blog. La rete è fatta di gente che vive e che comunica. Non imparerò mai nulla da un osservatore che si sostituisce alla mia esperienza diretta. Ah questi giornalisti che scrivono, assomigliano tanto ai consulenti.

    Eh si un consulente come diceva qualcuno è colui che conosce 45.000 modi innovativi di fare l'amore, ma non ha nemmeno la fidanzata.

    Ossequi

    tant

  26. Fabio Metitieri dice:

    Tant, ma quale post straordinario? Mante ha solo messo un titolo a un pezzo tratto da un articolo di Leonardo. Articolo neppure carino, tra l'altro, una cosa tipo temino delle medie…

    ;-)

    Ciao, Fabio.

  27. tant dice:

    cavolo ma sei duretto di comprendonio :) non hai ancora capito che non è importante la qualità , ma le emozioni che vengono evocate? non lo sai che non vince mai il migliore, non capita ai concorsi di bellezza, non capita nel business, non capita mai; vince chi riesce a costruire empatie oppure chi bara ma questo è un altro film. Ma lo hai mai letto Goleman, o è un cretino anche lui, ma quando scendi tra la gente e smetti di fare il professore?

    Non hai capito che nessuno ti sta dando torto, solo che quello che predichi è irrilevante. Non sottovalutare le persone che ti circondano, perché non sai mai con chi hai a che fare. Conosco e apprezzo moltissime persone che sono nate e si sono sviluppate professionalmente in rete. Ho formato molte decine di manager e ora nessuno ragiona più come prima. Esiste una catena di negozi di dischi a Cape Town che ha scelto un brand davvero bellissimo: listen without prejudice. Un giorno ti spiegheremo cosa è la rete, ma quando sarai pronto ad ascoltare. Frequentare non vuole dire essere scelti o meglio essere "amati".

    Adesso puoi infierire con un bel commento al vetriolo ma ti assicuro non sarà  produttivo.

    Un caro saluto

    Tant